Il ministero della Salute ha chiesto di aumentare i controlli in ingresso dalla Repubblica Democratica del Congo. Nella lettera si chiede agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute (Usmaf) di fare attenzione ai punti di ingresso, in particolare per i voli diretti provenienti dal Paese sotto osservazione. Mentre le autorità locali stanno lavorando per capire l’origine della malattia sconosciuta, le organizzazioni sanitarie, come l’Oms, stanno monitorando il nuovo focolaio che ha già causato oltre 100 vittime. Cosa cambia per i viaggiatori?
Malattia misteriosa dal Congo: aumentano i controlli
La scoperta della nuova malattia di “origine sconosciuta” ha subito preoccupato gli esperti. A distanza di circa un mese, l’Italia ha deciso di alzare il livello di attenzione in merito a quella che è a tutti gli effetti un’epidemia sconosciuta. Nella Repubblica Democratica del Congo (non solo “Congo”) sono già oltre 100 le vittime dichiarate 79 sono state registrate solo nel mese di novembre e 380 sono le persone infette con sintomi simil-influenzali.
Per questo il Ministero della Salute, con una lettera, ha chiesto agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera di fare attenzione su tutti i punti di ingresso.
La lettera, resa nota dall’agenzia di stampa Ansa, ha chiarito che al momento non c’è alcun allarme, ma è necessaria una maggiore cautela per gli ingressi. Usmaf infatti si occupa di controlli su merci e passeggeri alle frontiere, così da evitare l’ingresso di un nuovo misterioso virus.
Non c’è pericolo concreto: cosa cambia per i viaggiatori
Le autorità sanitarie italiane, interpellate in merito, hanno ribadito che non c’è alcun pericolo concreto per l’Italia al momento. La maggiore attenzione alle frontiere, in particolar modo per i voli diretti, è una precauzione necessaria.
Ma perché non c’è allarme? Al momento, in assenza di ulteriori informazioni sul virus (non si conoscono le dinamiche di diffusione, né la platea interessata dal virus) è inutile far scattare il panico. Si tratta inoltre di una presenza piuttosto circoscritta del virus, ovvero nella provincia sud-ovest di Kwango.
Per i viaggiatori, al momento, non cambia nulla. Dal sito Viaggiare Sicuri del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si leggono le informazioni in merito alla situazione sanitaria della Repubblica Democratica del Congo, ma nessun limite in ingresso e in uscita.
Si raccomanda però, ove possibile, di evitare le aree colpite e di tenersi informati sulle disposizioni emanate dalle autorità sanitarie locali, adottando ogni necessaria precauzione. Al momento, l’unica indicazione del ministero della Salute del Paese è quella di evitare gli assembramenti o, se impossibile, mantenere le distanze.
Ricordiamo inoltre che nel Paese la nuova malattia non è l’unica emergenza sanitaria. Ancora ad agosto sono state registrate diverse varianti del vaiolo delle scimmie, con oltre 11.000 casi e 445 decessi. Come nel caso della nuova malattia misteriosa, il vaiolo delle scimmie è particolarmente mortale per i bambini e i giovani. Per questo sono sconsigliati i viaggi non necessari nella Repubblica Democratica del Congo e, in particolar modo, nelle province interessate da allerte sanitarie o di sicurezza a causa della presenza di gruppi ribelli armati.