Roberto Cingolani è il fisico-politico scelto da Mario Draghi per guidare il nuovo ministero della Transizione ecologica. Uno scienziato che, per conto dell’Italia, si occuperà di guidare l’Italia nel percorso che la porterà a diventare – si spera – uno Stato a emissioni zero. Un nuovo compito, un nuovo obiettivo, che in futuro giocherà un ruolo cruciale per il Paese.
Chi è Roberto Cingolani, la carriera accademica prima di entrare in politica
Roberto Cingolani è un volto nuovo per la politica italiana (qui trovate tutti i redditi dei parlamentari). Il suo curriculum, infatti, è costellato di progetti e collaborazioni soprattutto in ambito accademico. Nato a Milano nel 1963, è a Bari che trascorre la sua infanzia, nella stessa città dove poi continuerà gli studi. Si laurea infatti in Fisica all’Università di Bari e lì, nel 1988, consegue il dottorato. Due anni dopo, nel 1990, si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Dal 1988 al 1991 è stato membro dello staff del Max Planck Institut di Stoccarda, sotto la direzione del Premio Nobel per la Fisica Klaus von Klitzing. Dopo questa esperienza diventa prima ricercatore e poi professore associato di Fisica presso il Dipartimento di scienza dei materiali dell’Università del Salento. Fra il 1997 e il 2000 è stato professore in visita presso l’Università di Tokyo e poi presso la Virginia Commonwealth University, negli Stati Uniti.
Nel 2000 (e fino al 2005) torna in Italia per ricoprire il ruolo di professore ordinario di Fisica generale presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università del Salento, dove ha fondato e diretto il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce. Nel 2001 ha anche lavorato come perito per la Procura di Roma, effettuando alcune perizie relative al caso Marta Russo e al caso Unabomber.
A dicembre 2005 diventa direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e nel 2015 vince il Premio Roma per la Scienza. Nel 2016 lavora alla nascita dello Human Technopole di Milano, il progetto per un istituto di ricerca per le scienze della vita, nato per continuare l’eredità di Expo 2015.
Roberto Cingolani nuovo ministro della Transizione ecologica: il suo incarico
Il ministero della Transizione ecologica, voluto fortemente da Beppe Grillo e annunciato dalla presidente di Wwf Italia Donatella Bianchi, all’uscita dalle consultazioni con Mario Draghi, dovrebbe includere al suo interno il ministero dell’Ambiente, nato in Italia dal 1986, e le funzioni del ministero dello Sviluppo economico.
Roberto Cingolani, sotto la sua direzione, avrà il compito di portare il sistema produttivo verso un modello più sostenibile, che renda meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia, la produzione industriale e, in generale, lo stile di vita delle persone. Un’impresa ardua, che per la prima volta sarà tentata dall’Italia che, con il nuovo Governo Draghi, è stata affidata ad uno scienziato estraneo (finora) al mondo della politica.