Truffa dei diamanti, anche Materazzi e Montella tra le vittime

La vicenda si trascina da diversi anni e coinvolge anche diversi nomi illustri dello sport, dell’imprenditoria e dello spettacolo: indagano le Procure

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Redazione

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C’è un’inchiesta che va avanti ormai da diverso tempo, divenuta di dominio pubblico già prima della pandemia da coronavirus, con i magistrati che però ancora oggi non sono riusciti a chiudere il cerchio delle responsabilità. Ma nemmeno quello delle persone coinvolte, visto che ciclicamente la vicenda torna a riemergere sulle pagine dei giornali, delineando nuovi profili anche molto noti che contestano di essere stati raggirati.

C’è poi un istituto bancario, tra i più conosciuti nel nostro Paese, che in tutti questi anni si è visto oggetto di forti critiche e gravi accuse da parte di chi aveva deciso di diventare cliente e investire i propri soldi, convinto di fare la cosa giusta. Stiamo parlando di Banco BPM (la sigla che sta per Banco Popolare di Milano), nato tra il 2016 e il 2017 dall’unione di due enti già esistenti, ossia il Banco Popolare e la Banca di Milano: un gruppo di origine cooperativa, dal forte radicamento nel Nord Italia (soprattutto tra la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna) ma presente con le sue filiali in tutte le Regioni. Banco BPM vanta ad oggi 3,8 milioni di clienti, oltre 22 mila dipendenti attivi in tutta Italia e una quota di mercato del 7%, numeri che lo rendono il terzo polo bancario più grande del Paese dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Truffa dei diamanti, le indagini delle Procure e i tentativi di risarcire le vittime

Infine ci sono ben cinque Procure coinvolte (Milano, Roma, Siena, Verona e Trieste), che da allora non hanno mai smesso di lavorare, trovando sempre nuove rivelazioni e soprattutto nuove vittime di quella che gli addetti ai lavori hanno rinominato “la truffa dei diamanti“: una vicenda che continua a riservare inediti colpi di scena, arricchendosi di nuovi capitoli e mostrandosi molto più ampia di quanto si sarebbe potuto immaginare all’inizio.

Tutto parte da una società, la Intermarket Diamond Business, che concorda con Banco BPM la vendita di diamanti e pietre preziose da proporre ai clienti come investimento in un bene rifugio ritenuto da molti assai sicuro e che permette ottimi profitti. Lo ripetiamo, siamo negli anni precedenti alla crisi da Covid-19: molte famiglie italiane hanno accumulato grandi cifre che però tengono ferme nei conti bancari, aspettando l’occasione giusta per acquistare qualcosa di poco rischioso e dal buon guadagno.

Da Vasco Rossi a Materazzi, ma anche Diana Bracco e Montella: tutte le vittime della truffa dei diamanti

Decine di migliaia le sottoscrizioni in tutta Italia. Sono soprattutto artigiani, imprenditori, partite Iva, pensionati. Insieme a loro però anche alcuni nomi molto conosciuti, provenienti dai contesti più diversi, come il cantante Vasco Rossi e l’imprenditrice farmaceutica Giovanna Maria Diana Bracco. Il meccanismo si incrina quando si scopre che il prezzo a cui sono state vendute le pietre è gonfiato, che il loro valore non è quello di acquisto e che anche il loro “appeal” sul mercato è in netto calo rispetto a quanto raccontato ai creditori da Banco BPM, che però risulta esso stesso come soggetto danneggiato da Intermarket Diamond Business.

Partono le indagini, che negli anni si accavallano ai tentativi di rimediare messi in atto dall’istituto nel tentativo di non perdere i clienti, che nel frattempo hanno capito di aver speso i propri soldi in qualcosa che si è rivelato tutt’altro che un bene rifugio. Il tutto fino alla notizia di questi ultimi giorni: le indagini non sono ancora concluse e l’autorità giudiziaria ha disposto la riapertura dei sigilli (messi fin da subito sotto sequestro) e l’estrazione di ogni documento riguardante la vicenda. Sono comparsi anche nuovi personaggi famosi finiti vittime della truffa, tra cui gli ex calciatori Marco Materazzi (campione del mondo con l’Italia ai Mondiali del 2006) e Vincenzo Montella, oggi allenatore.