Esami di riparazione, Ministero ci ripensa: quando saranno

Una circolare chiariva la data limite, ma le scuole si sono opposte e hanno alzato un polverone contro il Ministero: ecco le date ufficiali per gli esami

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Pubblicato: 25 Luglio 2023 21:00

Prima una comunicazione, poi un’altra ancora per il ripensamento e ora quella decisiva. Al Ministero dell’Istruzione e del Merito le ultime vissute sono state ore concitate in tema di esami di riparazione, col ministro Giuseppe Valditara che è stato protagonista prima di una tirata d’orecchie agli istituti italiani per poi subirla lui stesso, o per meglio dire il dicastero guidato, per trovare un compromesso. I “rimandati a settembre”, infatti, hanno seguito con attenzione la discussione dalla quale, soltanto dopo l’ennesima correzione del tiro, è venuta fuori l’effettiva data limite entro cui poter far affrontare gli esami sui debiti scolastici.

Dalla circolare al ripensamento

Nel giro di poche ore sono state rimescolate le carte in tavola sugli esami di riparazione per tutti quegli studenti rimandati per alcuni debiti a scuola. Da sempre noti come gli esami di settembre, con la famosa dicitura “rimandato a settembre”, a dir la verità il Ministero ha sempre previsto delle date entro cui le scuole avrebbero dovuto comunicare gli esiti finali degli alunni, ma sono sempre arrivati in ritardo.

Già dal decreto Fioroni del 2007, infatti, era richiesto che la comunicazione degli esiti degli esami di recupero avvenisse tra il 16 e il 31 agosto al massimo, ma l’iter è sempre andato per le lunghe e il ritardo è sempre stato accettato. Ma con una circolar del 13 giugno, firmata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per conto del ministro Valditara, è arrivata la richiesta di seguire il tempo limite entro cui svolgere gli esami di riparazione invitando gli istituti a svolgere il recupero dei debiti formativi entro la fine di agosto e non oltre.

E nella circolare, si legge, si fa riferimento alle nuove date come necessità nel contesto del “Piano di semplificazione per la scuola”, presentato in data 20 aprile 2023 dal Ministro dell’istruzione e del merito al Consiglio dei Ministri, che tra gli obiettivi prevede, in particolare, la realizzazione di un’unica piattaforma online grazie alla quale famiglie e studenti possono “consultare informazioni e dati necessari per scegliere in modo consapevole il percorso scolastico e post-scolastico; fruire in modo organico e personalizzato di tutti i servizi digitali per l’orientamento, le iscrizioni, i pagamenti e le comunicazioni; seguire facilmente tutto il ciclo scolastico, la carriera ed i principali traguardi di studentesse e studenti”.

Una decisione, quella di calcare ancora di più il limite per la comunicazione, che non ha fatto piacere alle scuole tanto da portare il ministro al dietrofront permettendo di comunicare l’esito degli esami di riparazione “successivamente alla data del 31 agosto p.v., entro e non oltre l’8 di settembre p.v.”.

Quando saranno gli esami di riparazione

Insomma, c’è una data limite, ma c’è chi si è già attrezzato per anticipare come aveva voluto il Governo. Infatti il calendario delle operazioni scolastiche viene stabilito a inizio anno, a settembre dello scorso anno per il 2022/2023, e la circolare del 13 giugno ha messo in bastoni tra le ruote a diversi istituti che avevano già programmato tutto nel minimo dettaglio.

C’è chi avvierà gli esami di riparazione la penultima settimana di agosto, dal 24, richiamando in servizio i docenti, altri ancora invece avevano già deciso di posticipare tutto nella prima settimana di settembre, dall’1 al 6, rimanendo comunque in linea con le richieste nel dietrofront del Ministero.

Ma addirittura c’è chi l’esame di riparazione l’ha già fatto e superato. Parliamo degli studenti dell’istituto Federico Caffè di Roma, con indirizzi di liceo scientifico e istituto tecnico, che hanno svolto gli esami dal 10 al 12 luglio per ottemperare alle nuove disposizioni. Una scelta condivisa anche dal liceo classico Vincenzo Lanza di Foggia, dove l’iter si è concluso lo scorso 14 luglio.