Cash catch, cos’è la caccia al tesoro digitale che trasforma le città in terreni di gioco

Cash Catch combina digitale e reale, nascondendo denaro in città con indizi sui social, trasformando la caccia in un gioco virale a cui partecipano in migliaia

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Nonostante il predominio dei pagamenti digitali, il contante non è ancora sparito, almeno finché c’è qualcuno che continua a nasconderlo tra cespugli, panchine e aiuole. Una nuova tendenza sta prendendo piede nelle città italiane (ed europee), trasformando la quotidianità in un’occasione per mettersi alla prova e, perché no, guadagnare denaro reale. Si tratta di Cash Catch, un fenomeno che combina il mondo digitale con quello reale, attirando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto.

Il gioco è semplice: alcune banconote vengono nascoste in luoghi urbani, e attraverso brevi video pubblicati sui social, gli organizzatori forniscono indizi su dove trovarle. Ricorda altre modalità di gioco “caccia al tesoro”, come quello che era andato virale nel 2016, Pokemon Go, dove le persone, armate di telefono-Pokédex, dovevano girare la città per trovare i Pokémon e sfidare altri partecipanti.

Nata nei Paesi Bassi, questa particolare forma di intrattenimento è arrivata anche in Italia, coinvolgendo città come Milano, Brescia e Firenze, dove i partecipanti si sfidano per aggiudicarsi somme che variano dai 10 ai 100 euro. Ma cosa spinge così tante persone a partecipare? Sicuramente l’idea di un guadagno immediato, unita al fascino di una competizione che si svolge a colpi di intuito e velocità. In effetti, trovare le banconote richiede una certa abilità nel decifrare rapidamente i video e individuare il luogo preciso del nascondiglio.

Dal mondo digitale alle piazze italiane

Il meccanismo è semplice, ma efficace: si nascondono banconote, si pubblicano brevi video sui social con qualche indizio criptico e si aspetta che qualcuno le trovi. Un gioco che si muove alla velocità dei social media, capace di catalizzare l’attenzione di migliaia di persone in pochi minuti. Ogni post diventa virale, e chi partecipa sa di dover essere veloce: le banconote non restano nascoste a lungo. Non è un caso che molte persone abbiano accusato gli organizzatori di ritirare il denaro subito dopo averlo nascosto.

Nato nei Paesi Bassi, Cash Catch ha fatto il suo debutto in Italia in città come Milano, Brescia e Firenze, dove il gioco ha rapidamente guadagnato popolarità. Milano, con la sua dimensione metropolitana e la connessione frenetica tra reale e virtuale, si è rivelata il terreno ideale per questo fenomeno, mentre Brescia e Firenze, città con un ritmo di vita meno caotico, stanno sperimentando forme più locali e community-based di Cash Catch. In ogni caso, la regola è sempre la stessa: chi trova, tiene.

Un fenomeno alimentato dai social: la viralità come leva di successo

Il segreto del successo di Cash Catch è la sua capacità di sfruttare la viralità dei social media. Le cacce al tesoro, annunciate con video criptici su Instagram, scatenano una corsa contro il tempo in cui ogni partecipante deve essere il più veloce. Ogni post diventa rapidamente virale, e le storie di vincite e successi si moltiplicano sulle bacheche degli utenti. In Italia, Cash Catch Milano ha già raggiunto 11.000 follower, mentre Brescia, con i suoi quasi 7.000 seguaci, dimostra come questo fenomeno stia rapidamente espandendo il proprio bacino di pubblico.

Ma è l’Olanda a dominare la scena: l’account olandese di Cash Catch ha quasi mezzo milione di follower e rappresenta la punta di diamante del fenomeno in Europa. La sua crescita è stata tanto rapida quanto travolgente, facendo di questa forma di intrattenimento un esempio di come il mondo digitale possa essere sfruttato per creare eventi che coinvolgono direttamente la vita quotidiana.

Collaborazioni e iniziative locali

Un altro aspetto che contribuisce alla diffusione del fenomeno è la collaborazione con realtà locali. A Brescia, ad esempio, il gioco ha stretto una partnership con la pagina satirica “Il Bresciano Malmostoso”, riuscendo così a coinvolgere un pubblico più ampio. Anche a Milano, gli esercizi commerciali partecipano all’iniziativa offrendo premi aggiuntivi, come drink gratuiti o sconti. In un’occasione, l’attore Jacopo Sarno ha addirittura messo in palio un suo plettro, a testimonianza di come il gioco stia diventando anche un’opportunità di visibilità per personaggi noti.

La dinamica del gioco ha permesso una diffusione rapida grazie alla combinazione tra social network e vita quotidiana, attirando persone che cercano un modo diverso di passare il tempo, con la possibilità di ottenere piccoli guadagni. Tuttavia, proprio la velocità con cui il denaro viene spesso ritrovato ha portato alcuni partecipanti a lamentarsi, sostenendo che i premi siano talvolta inaccessibili per chi non riesce a seguire costantemente i social.

Il caso di Colonia: un anonimo ha regalato 10mila euro

A Colonia, un account Instagram ha dichiarato di voler regalare ben 10.000 euro alla città, nascondendoli un po’ alla volta in vari luoghi urbani. Il misterioso benefattore afferma di aver fatto fortuna durante la pandemia, gestendo centri di test per il Covid-19, e ora vuole restituire parte dei suoi guadagni alla comunità. Un’operazione che sa di marketing quanto di altruismo, ma che funziona: il profilo ha raccolto in poco tempo migliaia di follower, e uno dei video pubblicati ha superato rapidamente il milione di visualizzazioni.

Anche Bonn ha il suo canale dedicato a questa nuova caccia al tesoro urbana, seppure con somme più modeste. Qui, il protagonista del gioco, un uomo che si fa chiamare “Alex”, nasconde ogni giorno cinque euro. Un’iniziativa meno ambiziosa rispetto a quella di Colonia, ma che ha comunque raccolto più di 1.000 follower. Alex, che preferisce rimanere anonimo, racconta che il suo obiettivo è semplice: condividere la gioia con chi trova il denaro. Non grandi cifre, certo, ma quanto basta per creare un movimento che unisce social media e realtà quotidiana.

Denaro, sconti e visibilità: un modello che si evolve

Cash Catch non si limita a distribuire denaro. In molti casi, i premi consistono in buoni sconto o promozioni messe a disposizione dalle attività locali che vedono in questo fenomeno un’opportunità per attirare nuovi clienti. È un modello che evolve e si adatta alle dinamiche del territorio, unendo la viralità dei social con la necessità di visibilità delle piccole e medie imprese. E se i premi in denaro spesso spariscono nel giro di pochi minuti, il semplice fatto di partecipare diventa per molti un’esperienza appagante.

È una pratica legale?

In Italia, la pratica di nascondere denaro per giochi come Cash Catch sembra legale, a condizione che venga rispettata la normativa vigente. Sembra che non esista una legge che vieti espressamente la distribuzione di denaro tramite questi giochi, purché si tratti chiaramente di donazioni volontarie e non di scambi commerciali o attività che violano la legge sulla privacy o altre normative civili.

Inoltre, non si applica l’obbligo di denuncia per denaro ritrovato, dato che questi fondi non sono considerati oggetti smarriti, ma regali intenzionali da parte degli organizzatori.