Riuscire a essere vincente sia nel mondo dello sport sia in quello degli affari non è di certo cosa da tutti, ma LeBron James è ormai diventato un fuoriclasse in entrambi i campi. Quattro volte campione Nba, due volte oro olimpico e per ben 18 volte all star della pallacanestro americana, il cestista 37enne continua a stupire per il suo fiuto negli affari diventando il primo giocatore Nba in attività a diventare miliardario.
LeBron James è miliardario, il traguardo
Al termine di un altro anno caratterizzato da guadagni super, con oltre 120 milioni di dollari incassati nel solo 2021, LeBron James è diventato ufficialmente miliardario. A renderlo noto è stato Forbes, che dopo aver fatto i conti in tasca alla star Nba, tra gli sportivi più pagati al mondo, ha sottolineato come il conto in banca dello sportivo abbia toccato i nove zeri di recente.
Tra sport e affari, James infatti è stato capace di portare al suo mulino milioni e milioni di dollari ogni anno, raggiungendo il patrimonio netto di un miliardo mentre è ancora in attività. Il traguardo lo proietta nell’olimpo dei paperoni del basket davanti all’idolo indiscusso Michael Jordan, che il miliardo lo ha raggiunto solo nel 2014 a più di dieci anni dal ritiro.
“Il mio grande obiettivo è massimizzare i profitti, se diventerò un atleta da miliardi di dollari sarò felice” aveva detto LeBron a GQ in una profetica intervista del 2014. Ora può festeggiare e aprire le bottiglie di champagne più pregiate.
I guadagni di James tra Nba, sponsor e affari
Ma come ha fatto LeBron James a diventare il giocatore di basket più ricco nella storia? Nato in una famiglia povera in Ohio, James si è rimboccato le maniche sin dall’adolescenza viaggiando e cambiando città più e più volte per inseguire il sogno della pallacanestro. Nel 2003, a 18 anni, ha firmato il primo contratto di sponsorizzazione con Nike e nel 2015 ha sottoscritto un contratto a vita con l’azienda americana che gli vale ogni anno decine di milioni di euro.
Il mondo del basket ha dato tanto al 37enne, con oltre 385 milioni di dollari di stipendio ricevuti dai Cleveland Cavaliers, Miami Heat e Los Angeles Lakers, ma anche oltre 900 milioni di dollari di entrate tra sponsorizzazioni e iniziative imprenditoriali.
Tra queste c’è quella di Spring Hill, una società di produzione televisiva e cinematografica creata da James e dal socio Maverick Carter venduta ad ottobre per 725 milioni di dollari a una manciata di investitori, tra cui RedBird Capital Partners (i nuovi proprietari del Milan campione d’Italia). Altra fonte di guadagno, di circa 90 milioni, è la partecipazione alla Fenway Sports Group che gli permettere di avere circa l’1% del gruppo che possiede i Boston Red Sox, Fenway Park e Liverpool, più metà della Roush Fenway Racing e l’80% del New England Sports Network.
Importanti investimenti poi sono arrivati nel settore immobiliare, con lo sportivo americano che ha acquistato tre proprietà il cui valore oggi si aggira intorno agli 80 milioni. Non bastasse tutto ciò, dopo aver chiuso i rapporti con McDonalds’s, James ha puntato forte su Blaze Pizza, promuovendone il marchio e acquistando il 10% della partecipazione della catena che lo ha portato ad avere 18 negozi in franchising in Florida e Illinois che valgono 30 milioni di dollari.
Nel corso degli anni sono stati poi tanti gli affari chiusi da James: dalla vendita ad Apple di Beats by Dre nel 2014 alla vendita delle azioni della società di fitness quotata in borsa Beachbody. Tutto ciò, numeri alla mano, ha permesso a James di arrivare a oltre 1,2 miliardi di dollari di guadagni al lordo delle imposte.