Sondaggi politici: Meloni perde terreno, Schlein regge e Conte accelera

I sondaggi elettorali certificano la frenata di FdI dopo mesi di corsa. Il PD mantiene la posizione. Il M5S aumenta il consenso

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

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I sondaggi politici certificano la brusca frenata di Fratelli d’Italia: il partito della premier Giorgia Meloni retrocede del -0,7% andando al 29,7%.

Sostanziale stabilità per il Partito Democratico di Elly Schlein, che con il +0,1% va al 22%. È in forte accelerazione il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che con il +0,8% sale al 12,8%.

Chi sale e chi scende nei sondaggi politici

In basso c’è la Supermedia Youtrend per Agi dei sondaggi sulle intenzioni di voto (con la variazione rispetto al 27 novembre):

  • Fratelli d’Italia – 29,7% (-0,7%);
  • Partito Democratico – 22% (+0,1%);
  • Movimento 5 Stelle – 12,8% (+0,8%);
  • Forza Italia – 8,7% (-0,2%);
  • Lega – 8,3% (=);
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 6,6% (+0,1%);
  • Azione – 3,2% (-0,2%);
  • Italia Viva – 2,5% (-0,3%);
  • +Europa – 1,8% (+0,3%);
  • Noi Moderati – 1% (-0,1%).*

* Non rilevato da Tecnè.

La Supermedia Youtrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna include sondaggi realizzati dal 27 novembre al 10 dicembre ed è stata effettuata l’11 dicembre sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. Qui i sondaggi della settimana precedente.

I sondaggi considerati sono stati realizzati da Demopolis (data di pubblicazione 4 dicembre), Emg (28 novembre e 4 dicembre), Eumetra (27 novembre e 4 dicembre), Ipsos (30 novembre), Ixè (27 novembre), Noto (29 novembre e 2 dicembre), Swg (1 e 8 dicembre), Tecnè (28 novembre e 5 dicembre) e Youtrend (10 dicembre).

I risultati mostrano che il campo progressista (centro-sinistra e M5S) è in crescita e ha raggiunto quota 43,2%, mentre la coalizione di centro-destra è a quota 47,7%.

La situazione delle coalizioni è la seguente:

  • centro-destra – 47,7%;
  • centro-sinistra – 30,4%;
  • Movimento 5 Stelle – 12,8%;
  • Terzo Polo – 5,7%;
  • altri – 3,4%.

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

  • centro-destra – 46,4%;
  • centro-sinistra – 32,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 9,8%;
  • Terzo Polo – 7,1%;
  • altri – 4,7%.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

  • centro-destra – 43,8%;
  • centro-sinistra – 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 15,4%;
  • Terzo Polo – 7,8%;
  • altri – 6,9%.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Il Rosatellum stronca i piccoli partiti che non superano la soglia di sbarramento del 3%. Se oggi si andasse a votare sarebbero tre i partiti a restare fuori dal Parlamento:

  • Italia Viva di Matteo Renzi (2,5%);
  • +Europa di Riccardo Magi (1,8%);
  • Noi Moderati di Maurizio Lupi (1%).

Resterebbero fuori dal Parlamento anche i piccoli partiti inclusi nella voce “altri”: Partito Liberaldemocratico, Democrazia Sovrana Popolare, Partito della Rifondazione Comunista, Movimento Drin Drin e Potere al Popolo, fra gli altri. Purché, come detto, dovessero rifiutarsi di correre in una coalizione.

Astensionismo e indecisione

L’astensionismo in Italia continua ad essere fortissimo. Le ultime elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto lo hanno confermato. Il sondaggio Ipsos del 27 novembre stima che il 41,5% degli aventi diritto al voto siano astenuti o indecisi, oppure voterebbero scheda bianca o nulla. Tolto il non-voto, è questo il quadro relativo alle preferenze degli elettori italiani:

  • Astenuti / indecisi / schede bianche o nulle – 41,5%;
  • Fratelli d’Italia – 17,4%;
  • Partito Democratico – 12,9%;
  • Movimento 5 Stelle – 7,5%;
  • Forza Italia – 5,1%;
  • Lega – 4,9%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 3,9%;
  • Azione – 1,9%;
  • Italia Viva – 1,5%;
  • +Europa – 1,1%;
  • Noi Moderati – 0,6%.

Il referendum sulla Giustizia

Only Numbers ha realizzato un sondaggio sulla Giustizia per Porta a Porta, che è stato diffuso in data 12 dicembre.

La domanda: “Se il referendum confermativo sulla Giustizia si tenesse oggi, Lei come voterebbe?”.

Le risposte:

  • voterei SÌ, per confermare la riforma – 38,3%;
  • voterei NO, per bocciare la riforma – 29,4%;
  • sono indeciso – 32,3%.

Utilizzo degli asset russi congelati

Sempre Only Numbers per Porta a Porta ha chiesto agli intervistati se fossero favorevoli o contrari “all’utilizzo dei beni finanziari congelati della Russia per finanziare il riarmo e la ricostruzione dell’Ucraina”.

Le riposte:

  • favorevole 46,1%;
  • contrario 33,1%;
  • non sa/non risponde 20,8%.