Raffaele Fitto ce l’ha fatta: nella Commissione europea sarà vicepresidente esecutivo con la delega a Riforme e Coesione. Il ruolo è stato ottenuto dopo settimane di trattative e risiko politici, con il pressing serrato di Giorgia Meloni su Ursula von der Leyen. La squadra è stata presentata all’europarlamento di Strasburgo nella mattinata di martedì 17 settembre. Dei 26 commissari scelti, 11 sono donne e 6 i vicepresidenti esecutivi, tra i quali anche l’italiano Fitto.
Raffaele Fitto nella nuova Commissione europea
Fitto “porterà la sua grande esperienza per modernizzare e rafforzare gli investimenti per la coesione e le politiche di crescita”, ha spiegato la presidente della Commissione europea da poco rieletta. Raffaele Fitto gestirà i fondi dei Pnrr insieme a Valdis Dombrovskis.
Il 55enne ex ministro per gli Affari Europei del governo Meloni era stato indicato dal Consiglio dei ministri a fine agosto. Con la nomina giunta al termine di settimane di serrati confronti Rafaele Fitto diventa vicepresidente esecutivo con delega alle Politiche di coesione, riforme, sviluppo regionale e città.
Sulla candidatura di Fitto si era spaccata la maggioranza europea, con il secco no di socialisti, liberali e verdi. Il Pd, in controtendenza, aveva invece difeso l’eventualità di “un ruolo di peso” per l’Italia.
Il Gruppo dei Socialisti e Democratici aveva lanciato il suo avvertimento a von der Leyen: “Portare proattivamente Ecr (i Conservatori e Riformisti di cui fa parte FdI, ndr) nel cuore della Commissione” avrebbe rappresentato la “ricetta per perdere il sostegno dei progressisti”. Ciò aveva contribuito a infiammare il dibattito. Il nodo si è infine sciolto il 17 settembre.
Le reazioni
La Repubblica scrive un retroscena sulle nomine dei nuovi vicepresidenti esecutivi: il quotidiano ha sondato le reazioni all’interno del Parlamento europeo e secondo alcuni le nomine sarebbero funzionali a creare un circolo di persone politicamente deboli, in grado di consentire a von der Leyen di ottenere “i pieni poteri” e governare indisturbata. Secondo tale logica, in una Commissione debole, senza esponenti di rilievo, la presidente potrebbe spiccare con facilità nel suo secondo mandato.
Durissime le reazioni delle sinistre in Parlamento europeo: “Il fatto che un candidato di un governo di estrema destra venga nominato vicepresidente della Commissione Ue resta una grande preoccupazione per il gruppo dei Verdi”, ha dichiarato la co-presidente dei Verdi Ue, Terry Reintke, sulla nomina di Raffaele Fitto. Nomina che potrebbe “creare un pericoloso spostamento verso l’estrema destra nella Commissione e mettere a repentaglio la maggioranza pro-democratica”. Il gruppo, ha aggiunto, “non darà vita facile a Fitto” durante le audizioni di fronte all’Eurocamera.
Gli eurodeputati del gruppo di Renew Europe si preparano a interrogare Raffaele Fitto “su riforma fiscale, questione dei balneari e sul ritardo italiano alla transizione verde“.
“Vorrei conoscere l’impegno di Fitto nei confronti dei valori europei. C’è un problema politico nell’assegnare una vicepresidenza esecutiva” ad un candidato di Ecr ma “è necessario fare chiarezza. Noi lavoreremo con responsabilità pensando quale sia il meglio per l’Ue. Vogliamo valutare che tutti i candidati abbiano un impegno saldo nei confronti dei valori europei”, ha dichiarato la capogruppo dei Socialisti Ue Iratxe Garcia Perez.
Chi è Raffaele Fitto
Raffaele Fitto è nato a Maglie (Lecce) il 28 agosto 1969. È figlio del politico democristiano Salvatore Fitto, presidente della Puglia dal 1985 al 1988, data della sua morte. Nello stesso anno iniziò la militanza nella Dc del giovane Raffaele. L’elezione in consiglio regionale arrivò nel 1990. Nel 1994 la laurea in Giurisprudenza. Dopo la fine della Dc, Fitto passò al Partito popolare italiano di Rocco Buttiglione. Nel 1995 la riconferma in Regione, dove divenne assessore e vicepresidente. Nel 1999 divenne parlamentare europeo con Forza Italia e nel 2000 lasciò dopo essere stato eletto presidente della Regione Puglia. Alle Regionali del 2005 venne sconfitto da Nichi Vendola. Nel 2006 l’ingresso in Parlamento come deputato Fi e nel 2008 la nomina a ministro per gli Affari regionali nel governo Berlusconi IV. Nel 2014 l’elezione al Parlamento di Strasburgo. Dopo una breve esperienza in Direzione Italia, l’approdo in Fratelli d’Italia. Nel 2020 il braccio di ferro regionale in Puglia venne vinto da Michele Emiliano. Alle Politiche del 2022 divenne deputato con Fratelli d’Italia. Nel governo Meloni fu nominato ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr.
Le congratulazioni di Giorgia Meloni
Per Meloni si tratta di una vittoria personale. Non nascondendo l’entusiasmo, la premier ha pubblicato un messaggio augurale sui social: “Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a Vice Presidente Esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue. L’Italia torna finalmente protagonista in Europa. In bocca al lupo Raffaele, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia”.
Vicepresidenze esecutive
Di seguito i nomi e le nazionalità dei nuovi vicepresidenti esecutivi nella squadra di Ursula von der Leyen:
- Kaja Kallas (Estonia): alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza e vicepresidente esecutiva dell’Unione;
- Raffaele Fitto (Italia): vice presidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Coesione e alle Riforme;
- Henna Virkkunen (Finlandia): commissaria alla Sicurezza e alla Sovranità tecnologica.
- Teresa Ribera (Spagna): commissaria per la Concorrenza;
- Roxana Minzatu (Romania): commissaria responsabile per i talenti e le competenze;
- Stéphane Séjourné (Francia): commissario per la Strategia Industriale.
I nuovi commissari europei
Qui i nomi e le nazionalità dei nuovi commissari e delle nuove commissarie nella squadra di Ursula von der Leyen:
- Maroš Šefčovič (Slovacchia): commissario per il Commercio e sicurezza economica;
- Andrius Kubilius (Lituania): commissario per la Difesa e lo Spazio;
- Piotr Serafin (Polonia): commissario per il Budget;
- Magnus Brunner (Austria): commissario agli Affari interni e alle migrazioni;
- Wopke Hoekstre (Olanda), commissario uscente per il Clima, continuerà a mantenere il portafoglio per l’Azione climatica anche nel prossimo collegio dei commissari;
- Oliver Varhelyi (Ungheria): commissario alla Salute e al benessere animale (in precedenza era Commissario all’Allargamento);
- Valdis Dombrovskis (Lettonia): commissario all’Economia e alla semplificazione;
- Dan Jorgensen (Danimarca): commissario all’Energia.