Se all’inizio degli anni Novanta vi fosse capitato di visitare il Witzli-Poetzli cafè di Anversa, situato proprio dietro la Cattedrale, avreste incrociato con buona probabilità un giovanissimo laureato in design industriale, impegnato a discutere con i suoi amici di temi quali la freschezza della moda belga di Helmut Lang o l’approccio rivoluzionario di Martin Margiela. Il suo nome è Raf Simons e proprio in quel periodo stava svolgendo uno stage presso l’ufficio dello stilista Walter Van Beirendonck, uno dei cosiddetti “Antwerp Six”.
Ed è stato proprio Walter Van Beirendonck, durante questo stage, a portare con sé Raf Simons alla settimana della moda di Parigi per partecipare alla prima sfilata di Maison Margiela, la Spring-Summer 1990. Quello è stato per Raf un momento catartico e rivelatore, che gli ha cambiato la vita per sempre. Lui stesso ha raccontato di essersi sentito in imbarazzo durante quella sfilata, e di aver pensato: “Oh Dio, guarda per terra, guarda per terra, altrimenti tutti vedranno che stai piangendo – e quanto è stupido piangere ad una sfilata di moda!”. Dopo essersi guardato un po’ attorno, il giovane Raf Simons ha scoperto però che buona parte del pubblico era già in lacrime.
In questo episodio di JUMP. Il grande salto, il nuovo podcast in esclusiva su QF Lifestyle, scopriamo la storia di Raf Simons.