PMI, al via le domande per investimenti nelle rinnovabili: come fare

Al via, per le imprese, le domande per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo

Al via, per le imprese, le domande per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo, per il sostegno di programmi coerenti con gli obiettivi del PNRR. Le risorse a disposizione, stanziate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono pari a circa 360 milioni di euro.

Cosa sono i Contratti di sviluppo e cosa finanziano

Ma vediamo di capire bene cosa sono i Contratti di sviluppo, chi li può avere e come funzionano. Operativi dal 2011, sono oggi il principale strumento di agevolazione dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici e innovativi di grandi dimensioni.

Oggi vengono finanziati in generale:

  • programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
  • programmi di sviluppo per la tutela ambientale
  • programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.

Nell’ambito di questi programmi, si possono finanziare anche programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, ma anche opere infrastrutturali.

I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta e anche mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, o a 7,5 milioni di euro nel caso in cui il programma riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Le spese ammissibili al finanziamento

Fermo restando l’importo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni previsto per il complessivo programma di sviluppo, il programma del soggetto proponente deve presentare spese ammissibili non inferiori a:

  • 10 milioni di euro per quanto riguarda i programmi di sviluppo industriali e per la tutela ambientale
  • 3 milioni di euro per quelli che riguardano esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
  • 5 milioni di euro per i programmi di sviluppo delle attività turistiche o 3 milioni di euro per i programmi di sviluppo delle attività turistiche che riguardano le aree interne del Paese o il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.

Gli investimenti proposti, compresi i programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, devono presentare spese non inferiori a 1,5 milioni di euro.

Come vengono concessi gli aiuti

Le agevolazioni sono concesse, anche in combinazione tra loro, attraverso:

  • finanziamenti agevolati, nei limiti del 75% delle spese ammissibili
  • contributi in conto interessi
  • contributi in conto impianti
  • contributi diretto alla spesa.

Le cifre sono fissate sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa, fermo restando che l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.

La gestione dei Contratti di sviluppo è affidata a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che fa capo al Ministero dello sviluppo economico.

Qui i nuovi contributi a fondo perduto per le imprese che si possono richiedere dal 22 novembre 2022.

Contratti di sviluppo rinnovabili e batterie: come fare domanda

Dalle ore 12 di lunedì 28 novembre è stato riaperto lo sportello per la presentazione delle domande per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie, che può contare su una dotazione di 358.251.807,14 euro.

Possono essere finanziati programmi di sviluppo relativi a questi ambiti:

  • Tecnologia PV (fotovoltaico): sostiene investimenti privati nel settore della produzione di pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento, con una dotazione finanziaria di 400 mln di euro
  • industria eolica: sostiene investimenti privati nel settore della produzione di aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande, con una dotazione finanziaria di 100 mln di euro
  • settore batterie: sostiene investimenti privati nel settore della produzione di batterie, con una dotazione finanziaria di 500 mln di euro.

In caso di progetti di investimento presentati da grandi imprese con spese pari o superiori a 10 milioni di euro occorre compilare anche la relazione di sostenibilità ambientale.

Le domande di agevolazione per le PMI dovranno essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura, entro le ore 17:00 del 28 febbraio 2023.

Qui tutto sul Bonus energia per le imprese.