Al via le domande per richiedere il contributo a fondo perduto previsto ancora dal vecchio decreto Sostegni bis approvato dal governo Draghi. Si tratta di una nuova tranche di aiuti che era stata decisa con il decreto del 25 maggio 2021, poi convertito in legge il 23 luglio 2021, per determinate categorie di imprese, per far fronte alle perdite subite in seguito alle restrizioni Covid. Vediamo bene di cosa si tratta e chi può richiederli.
Indice
Decreto Sostegni bis, nuovi contributi a fondo perduto
I nuovi contributi a fondo perduto che si possono richiedere tra novembre e dicembre spettano alle imprese che:
- esercitino come attività prevalente una di quelle individuate dai codici ATECO:
– 56.10: ristoranti
– 56.30: bar
– 93.11.2: gestione di piscine
– 56.21: catering per eventi
– 96.09.05: organizzazione di feste e cerimonie - abbiano registrato nel 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40% rispetto a quelli del 2019. Per le imprese costituite nel corso del 2020 la riduzione del 40% è determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021 rispetto all’ammontare medio mensile dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita Iva
- siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda
- abbiano sede legale o operativa in Italia.
Contributo a fondo perduto, come fare domanda
Per compilare e inviare la domanda si può utilizzare:
- servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, oppure
- vari software di mercato che rispettino le specifiche tecniche emanate con il provvedimento, inviando la domanda tramite i canali telematici Entratel o Fisconline dell’Agenzia.
La domanda può essere trasmessa da:
- richiedente
- intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale “Fatture e corrispettivi”
- altri soggetti in presenza di specifica delega.
Nella domanda vanno indicati questi dati:
- codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo:
– nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius
– nel caso in cui il soggetto richiedente abbia posto in essere operazioni aziendali di trasformazione, la partita IVA del soggetto cessato - codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che richiede il contributo, nei casi in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica, o, nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto, il codice fiscale del rappresentante legale
- dichiarazione di non essere un soggetto destinatario di sanzioni interdittive o che si trova in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche
- dichiarazione di avere come attività prevalente una di quelle individuate dai codici ATECO 2007: 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30, 93.11.2;
- attestazione di essere un soggetto iscritto nel Registro delle imprese e attivo alla data di presentazione dell’istanza
- dichiarazione di essere in possesso di tutti i requisiti previsti
- indicazione che i ricavi o compensi dell’anno 2019 sono inferiori o uguali a 400 mila euro, superiori a 400 mila euro e fino a 1 milione di euro, o superiori a 1 milione di euro
- attestazione di aver subito una riduzione dei ricavi dell’anno 2021 di almeno il 40% rispetto a quelli del 2019 o, nel caso di impresa costituita nel corso del 2020, la dichiarazione di aver subito una riduzione dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021 di almeno il 40% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita IVA
- attestazione di avere esercizi fiscali non coincidenti con l’anno solare
- IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo
- codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza e l’eventuale dichiarazione sostitutiva, resa da quest’ultimo, relativa al conferimento di una specifica delega, da parte del richiedente, per l’invio della domanda
- data di sottoscrizione e firma della domanda
- dichiarazioni in relazione all’ammontare complessivo degli aiuti concessi all’impresa unica nell’ambito del regime de minimis (l’Agenzia delle entrate ha precisato che va indicata separatamente la quota di aiuti imputabili all’eventuale attività di trasporto merci su strada per conto terzi)
- quadro A per l’indicazione dei codici fiscali dei soggetti in relazione di controllo con altre imprese, rilevante ai fini della definizione di impresa unica secondo la nozione europea di impresa utilizzata ai fini degli aiuti di Stato.
Quando fare domanda
Le domande possono essere inoltrate a partire da martedì 22 novembre e fino a martedì 6 dicembre.
Trascorso il termine per la presentazione delle domande, l’Agenzia delle Entrate suddividerà i finanziamenti disponibili per il contributo stabiliti dal Dl n.73/2021. L’importo del contributo per ciascuna impresa sarà pari al minore tra la somma determinata a seguito della ripartizione e quella residua di aiuti ancora fruibili, determinata in base all’ammontare di aiuti in regime de minimis riportato nella domanda.
Il contributo a fondo perduto viene accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario nella domanda.
Sempre tra il 22 novembre e il 6 dicembre è possibile, in caso di errore, presentare una nuova richiesta, in sostituzione di quella precedentemente inviata. L’ultima istanza trasmessa sostituisce integralmente tutte quelle precedentemente inviate.
È possibile anche presentare una rinuncia alla domanda precedentemente trasmessa, che si intenderà come rinuncia totale al contributo. Anche la rinuncia può essere presentata da un intermediario, con delega di consultazione del Cassetto fiscale del richiedente o al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi”.
La rinuncia può essere trasmessa anche dall’intermediario che ha trasmesso, per conto del soggetto richiedente, una istanza per il contributo a fondo perduto inserendo nella precedente domanda anche la sua dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale ha attestato di aver ricevuto la delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’istanza stessa.
I criteri per la determinazione dei ricavi/compensi relativi agli anni 2019 e 2021 e del fatturato e corrispettivi relativi agli anni 2020 e 2021 sono contenuti nelle istruzioni al modello per la compilazione della domanda.