Pietro Verri

Pietro Verri è un economista del Settecento, tra i fondatori dell'Illuminismo milanese.

Pietro Verri
Fonte: IPA

Pietro Verri, nato a Milano, è un economista e filosofo, considerato con il fratello Alessandro il fondatore dell'Illuminismo milanese. È inoltre ritenuto il precursore dell'economista Adam Smith, del marginalismo e di John Maynard Keynes. In una delle sue opere più famose si è pronunciato contro la tortura.

Nome completo: Pietro Verri
Nascita: 12 dicembre 1728
Luogo di nascita: Milano
Morte: 28 giugno 1797
Luogo di morte: Ornago, Monza
Professioni: filosofo, storico, economista, illuminista
Partner:

Marietta Castiglioni Vincenza Melzi d'Eril

BIOGRAFIA

Pietro Verri nasce a Milano il 12 dicembre 1728, nell'allora Impero asburgico.

Suo padre è il conte Gabriele, magistrato e politico conservatore. Sua madre è Barbara Dati della Somaglia, membro della nobiltà milanese. Ha tre fratelli: Alessandro, Carlo e Giovanni.

Inizia gli studi nel Collegio dei gesuiti di Brera e poi nell'Accademia dei Trasformati dove conosce Giuseppe Parini.

Fra il 1759 e il 1760 si arruola nell'esercito imperiale e per un breve periodo prende parte alla Guerra dei Sette Anni.

Si ferma a Vienna e inizia a scrivere le Considerazioni sul commercio nello Stato di Milano, pubblicate nel 1763. Lo stesso anno pubblica anche le Meditazioni sulla felicità.

Nel 1761 rientra a Milano dove fonda, insieme con il fratello Alessandro, e ad alcuni amici come Cesare Beccaria, l'Accademia dei pugni, nucleo del periodico Il Caffè. Presto la rivista diventa punto di riferimento del riformismo illuministico italiano.

Contemporaneamente inizia la scalata politico-amministrativa del governo viennese di Milano, con l'obiettivo di attuare alcune riforme.
Diventa quindi membro della Giunta per la revisione della "ferma" (appalto delle imposte ai privati) e nel 1775 del Supremo consiglio dell'economia. Nel 1778 contribuisce a fondare la Società patriottica milanese.

Progressivamente gli spazi per i riformisti milanesi si riducono: a partire dal 1786 Verri lascia ogni incarico pubblico.
Nel frattempo pubblica la Storia di Milano.

Con l'arrivo di Napoleone partecipa, con i compagni Alfonso Longo e Luigi Lambertenghi, alla fondazione della Repubblica cisalpina.

CARRIERA

Pietro Verri ha dato fondamentali contributi alla nascita del pensiero illuministico milanese e all’evoluzione dell'economia.

Negli Elementi del Commercio e nella sua più grande opera economica, Meditazioni sull'economia politica, ha enunciato le leggi della domanda e dell'offerta. Inoltre ha spiegato il ruolo della moneta come merce universale e ha appoggiato il libero scambio.

Ha anche sostenuto che l'equilibrio nella bilancia dei pagamenti è assicurato da aggiustamenti del prodotto interno lordo e non del tasso di cambio, ovvero il prezzo. Per questo è considerato come precursore dell'economista Adam Smith, del marginalismo e di John Maynard Keynes.

Verri riteneva fra le altre cose che solo la libera concorrenza fra eguali possa distribuire la proprietà privata.

È stato comunque favorevole principalmente alla piccola proprietà, per evitare il risorgere delle disuguaglianze.

Con le Osservazioni sulla tortura si è pronunciato contro questa pratica, in linea con il pensiero dell’amico Cesare Beccaria.

VITA PRIVATA

Pietro Verri, di discendenze nobili, si sposa con Marietta Castiglioni Vincenza Melzi d'Eril.

Muore a Milano il 28 giugno 1797 poco dopo aver presieduto la commissione che assegna a Melchiorre Gioia il premio del concorso di idee sul futuro italiano.

Le sue spoglie sono conservate nella cappella di famiglia, visibile al pubblico, che si trova al lato del santuario della Beata Vergine del Lazzaretto, a Ornago, in provincia di Monza Brianza.

Il fratello minore, Giovanni, secondo qualcuno sarebbe il padre naturale di Alessandro Manzoni.

L'8 marzo del Duemila il ministero per i Beni e le attività culturali ha avallato un'edizione nazionale delle opere di Pietro Verri. Il comitato, finanziato pubblicamente dalla fondazione Cariplo e da banca Intesa Sanpaolo, è presieduto da Carlo Capra e composto da una ventina di studiosi.

INCARICHI

Pietro Verri ha svolto alcuni ruoli pubblici, oltre ad aver scritto innumerevoli pubblicazioni.

Fra gli incarichi più noti ci sono:

  • membro della Giunta per la revisione della "ferma"
  • membro del Supremo consiglio dell'economia
  • fondatore della Società patriottica milanese

Con i suoi scritti ha contribuito in maniera rilevante al pensiero illuministico italiano.

Fra i libri più importanti ci sono:

  • Elementi del commercio
  • Sul tributo del sale nello Stato di Milano
  • Sulla grandezza e decadenza del commercio di Milano
  • Meditazioni sulla felicità
  • Il Caffè
  • Osservazioni sulla tortura
  • Storia di Milano
  • Sull’indole del piacere e del dolore.

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