Mesi in più nella simulazione della pensione Inps, quando arriva l’aumento

Il simulatore di pensioni dell'Inps torna a funzionare senza aumenti, ma potrebbe davvero crescere l'età pensionabile nel 2027

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 12 Gennaio 2025 10:57

Dopo la manutenzione, torna operativo il servizio di calcolo della pensione “La mia pensione futura” di Inps. La risoluzione dell’errore è avvenuta dopo la verifica di quanto denunciato dalla Cgil, che aveva scoperto una modifica degli applicativi che prevedevano uno scatto di 3 mesi in più a partire dal 2027.

Inps e governo hanno smentito l’applicazione di nuovi criteri pensionistici, e l’istituto ha confermato l’uso delle tabelle attualmente pubbliche. L’ente ha infatti spiegato che la manutenzione era prevista da tempo e che è stata solo una “sfortunata coincidenza”. Secondo il sindacato, però, “è una retromarcia”. Ezio Cigna spiega che l’Inps deve aver modificato nuovamente le tabelle, eliminando gli aumenti sull’aspettativa di vita.

In ogni caso, un aumento dell’età pensionabile è ancora possibile e, per avere un quadro di cosa accadrà in futuro, si dovranno attendere i dati previsti per la primavera 2025 da Istat.

Simulazione “La mia pensione futura” torna online

Si calmano le acque agitate dalla denuncia della Cgil sull’aumento dei requisiti pensionistici. Il simulatore di Inps torna a funzionare dopo la manutenzione e un breve messaggio che smentisce l’aumento di tre mesi per la pensione di vecchiaia e di un mese per la pensione anticipata.

Il servizio di simulazione è quindi tornato a funzionare, ovvero a dare un’idea indicativa di quando si dovrebbero avere i requisiti per lasciare il lavoro. Lo strumento, ricordiamolo, non basta per avere l’ok. Infatti, per confermare o meno la stima, è necessario il lavoro degli uffici dell’Inps, che erogano la certificazione. Questa si basa non sulla simulazione, ma sui requisiti effettivamente in vigore (ovvero “le tabelle attualmente pubblicate” nella nota di Inps).

Un aumento è ancora possibile?

Un aumento dei requisiti di età per il pensionamento è ancora possibile. Per legge, infatti, alla crescita dell’aspettativa di vita segue un adeguamento dei requisiti pensionistici. L’aumento dell’età pensionabile è stato bloccato per operazioni politiche o per colpa della riduzione dell’aspettativa di vita durante il periodo della pandemia. Ma già a giugno 2024 la Ragioneria generale dello Stato aveva stimato che nel prossimo futuro ci sarebbe stato un aumento, non nel 2027, ma nel 2029.

Pochi mesi dopo, nell’ottobre 2024, il presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli è tornato sul tema, parlando di aumenti significativi nei prossimi anni. Sulla stima dell’Istat, un aumento dell’età pensionabile di 3 mesi è già possibile nel 2027, mentre nel 2029 si potrebbero aggiungere ulteriori tre mesi.

Durante un’audizione, il presidente dell’Istat ha spiegato:

Le ipotesi sulle prospettive della speranza di vita a 65 anni, contemplate nello scenario mediano, presagiscono una crescita importante, a legislazione vigente, dell’età al pensionamento.

Il calcolo sarebbe il seguente:

  • nel 2027 si passerebbe a 67 anni e 3 mesi:
  • nel 2029 a 67 anni e 6 mesi;
  • dal 2031 a 67 anni e 9 mesi;
  • dal 2051 a 69 anni e 6 mesi.

In ogni caso, la decisione finale spetta al governo, che deve discuterne e produrre un decreto in cui si ufficializza l’aumento o meno dei requisiti. Nel corso del 2025 si tornerà a parlare di età pensionabile, visto che ci vuole almeno un anno di tempo e il decreto per il 2027 è atteso proprio nel corso di quest’anno, molto probabilmente in seguito al rapporto primaverile dell’Inps sull’aspettativa di vita.