In attesa che arrivi il nuovo mese, è già tempo di dare un’occhiata anche alla data per il pagamento degli assegni pensionistici per maggio 2024. Molti pensionati si domandano già quando avverrà il versamento e quali sono le disposizioni del calendario di Poste Italiane in base alla prima lettera del cognome.
Ma attenzione, perchè al momento della ricezione del cedolino è fondamentale esaminare attentamente eventuali modifiche e tenere conto anche di eventuali cambiamenti relativi all’addizionale regionale. Potrebbero essere state introdotte nuove impostazioni per coloro che attendono l’applicazione delle nuove aliquote Irpef ridotte.
Le novità nel cedolino
Nel cedolino potrebbero essere presenti nuove indicazioni per coloro che ancora attendono l’applicazione delle nuove aliquote Irpef ridotte. È tuttavia essenziale verificare se compare la dicitura dell’Inps: “La tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni”.
Inoltre, sempre all’interno del cedolino potrebbe esserci la voce “arretrati”. Se presente, coloro che hanno un reddito superiore a 28mila euro potrebbero ricevere fino a 100 euro aggiuntivi netti. Tuttavia, per i pensionati con un reddito annuo fino a 15mila euro, non è previsto alcun importo aggiuntivo.
Alla fine del 2023, è stato infatti effettuato un ricalcolo delle ritenute fiscali applicate nel corso dell’anno precedente, prendendo in considerazione l’ammontare totale delle prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps. Queste includono l’Irpef e le addizionali regionali e comunali. Nel caso in cui le ritenute fiscali mensili applicate alle pensioni durante il 2023 fossero risultate inferiori all’importo dovuto per l’intero anno, l’Inps ha recuperato le differenze trattenendo le somme dovute dalle pensioni di gennaio e febbraio 2024.
Se l’importo trattenuto dalle pensioni di gennaio e febbraio 2024 non è stato sufficiente per coprire interamente il debito, l’Inps ha continuato a trattenere le somme dovute dalle pensioni mensili successive fino a quando il debito non è stato completamente saldato.
Il ricalcolo e le eventuali trattenute
La rateazione viene estesa fino al mese di novembre solo per i pensionati il cui importo annuo totale dei trattamenti pensionistici sia fino a 18mila euro. Per questi soggetti, se il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione è estesa fino a novembre.
Le prestazioni come l’invalidità civile, le pensioni, gli assegni sociali e altre soggette a esenzione fiscale per motivi specifici (come la detassazione per residenza estera o per vittime del terrorismo) non sono soggette a trattenute fiscali.
Per quanto riguarda l’addizionale regionale, un disegno di legge proposto dalla Giunta regionale in Liguria prevede un’azione mirata per circa 800.000 contribuenti liguri con redditi fino a 50.000 euro. Questa misura comporta l’eliminazione totale (per redditi fino a 28.000 euro) o la riduzione della maggiorazione regionale dell’Irpef nelle loro buste paga, con un impatto finanziario compreso tra 50 e 150 euro all’anno.
Il calendario delle pensioni
Il pagamento delle pensioni di maggio 2024 avverrà il primo giorno bancabile del mese, ossia giovedì 2 maggio 2024. Coloro che ritirano la pensione in contanti presso gli uffici postali potranno farlo seguendo il calendario stabilito in ordine alfabetico, a partire sempre dal primo giorno bancabile del mese.
Nel dettaglio, il calendario prevede che il pagamento inizi il giovedì 2 maggio 2024. Poste Italiane informa inoltre che i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare contanti dagli 8mila sportelli ATM Postamat in Italia, evitando la necessità di recarsi allo sportello.
Ecco, nel dettaglio, il calendario per il pagamento delle pensioni di maggio 2024:
- dalla A alla C: 2 maggio;
- dalla D alla K: 3 maggio;
- dalla L alla P: 4 maggio (solo la mattina);
- dalla Q alla Z: 6 maggio.
Per quanto riguarda il ritiro in contanti presso gli uffici postali, tutti i pensionati potranno presentarsi in uno dei 12.800 uffici postali sul territorio nazionale dal 2 al 6 maggio, seguendo la turnazione alfabetica indicata all’esterno di ciascun ufficio.