Vacanze in Italia, 300mila euro per una settimana: i prezzi record

Dal rooftop di Verona alle ville in Costa Smeralda, l’indagine Codacons mostra prezzi da capogiro per l’estate 2025, lontani anni luce dai redditi medi degli italiani

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

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Un soggiorno estivo in Italia, tra ville panoramiche, suite di hotel a cinque stelle e chalet in montagna, può arrivare a cifre da vertigine, ben oltre la portata della maggior parte delle famiglie. Lo evidenzia una nuova indagine del Codacons, realizzata attraverso il sito Booking.com, che ha analizzato le proposte più costose disponibili dal 23 al 30 agosto, fotografando un lusso spesso fuori dalla realtà quotidiana.

“Si tratta ovviamente di casi limite, non certo di prezzi medi, ma tali cifre esorbitanti danno l’idea di come le tariffe turistiche in Italia abbiano raggiunto livelli elevatissimi negli ultimi anni” scrive l’associazione, evidenziando un divario sempre più netto tra l’offerta di lusso e la domanda reale del mercato interno.

Codacons, la classifica delle tariffe più alte

Prima di entrare nel dettaglio delle singole mete, ecco l’elenco stilato dal Codacons con i casi più eclatanti di tariffe per una settimana ad agosto:

  • Verona (Veneto), rooftop – 297.573 euro;
  • Baja Sardinia (Sardegna), villa con piscina – 125.870 euro;
  • Positano (Campania), villa con vista mare – 123.099 euro;
  • Firenze (Toscana), appartamento – 84.117 euro;
  • Vieste (Puglia), intera casa – 71.435 euro;
  • Taormina (Sicilia), suite in hotel – 64.726 euro;
  • Sanremo (Liguria), appartamento – 63.196 euro;
  • Sorrento (Campania), villa – 56.932 euro;
  • Cortina d’Ampezzo (Veneto), appartamento – 52.375 euro;
  • Venezia (Veneto), suite in hotel – 49.424 euro;
  • Porto Cervo (Sardegna), suite in hotel – 43.575 euro;
  • Arzachena (Sardegna), villa – 39.342 euro;
  • Selva di Val Gardena (Trentino-Alto Adige), chalet – 38.520 euro;
  • Ortisei (Trentino-Alto Adige), chalet – 35.725 euro.

Verona in vetta alla classifica delle mete più costose

Il primato spetta a Verona: per un attico con terrazza nei pressi di piazza delle Erbe, due persone devono mettere in conto 297.573 euro per sette notti. Scrive a tal proposito il Codacons:

Una somma che potrebbe sembrare un errore o un refuso: peccato che lo stesso appartamento, per uso singolo, venga proposto sui siti specializzati a 267.809 euro.

L’host della struttura però, riporta l’Ansa, parla di un errore di caricamento sul portale, precisando che le tariffe reali sono molto più basse.

Sardegna e Costiera amalfitana: tariffe record

Manco a dirlo, la Sardegna si conferma tra le mete più costose e non certo per un errore presunto di Booking: una villa con piscina a Baja Sardinia tocca 125.870 euro per una settimana, mentre una suite a Porto Cervo costa 43.575 euro e una villa ad Arzachena arriva a 39.342 euro.

La Sardegna accanto alle località di lusso offre soluzioni accessibili come postazioni in spiaggia a 20-25 euro al giorno e un’ampia disponibilità di arenili ancora fortunatamente liberi e non colonizzati dall’ennesimo lido esclusivo. La presidente regionale del Sib Claudia Comida ha detto che a luglio l’afflusso è stato migliore rispetto al 2024, anche grazie alla presenza di molte spiagge libere.

E poi c’è l’emblema della Dolce Vita. In Campania, a Positano si arriva a 123.099 euro per una villa con vista mare, con altre strutture simili tra 70 e 86mila euro. A Sorrento, una proprietà di pregio viene proposta a 56.932 euro per sette notti, nello stesso periodo di fine agosto preso in esame dal Codacons. Tutto proibitivo, considerata la Ral media lorda italiana che si aggira intorno ai 30.000 euro e che quest’anno c’è stato anche il problema delle spiagge vuote a causa dei prezzi.

Toscana, Puglia e Sicilia: il lusso oltre i 60mila euro

Non è finita qui. A Firenze un appartamento esclusivo raggiunge quota 84.117 euro. In Puglia, a Vieste, un’intera casa viene affittata a 71.435 euro. Un confronto che stona con il dato di Federalberghi Puglia che dice:

Il prezzo medio di pernottamento registrato a luglio è di 134,25 euro, al di sotto del prezzo medio italiano (156,20 euro).

Un divario che restituisce bene l’immagine di un mercato turistico spaccato tra strutture d’élite e un’offerta più accessibile, con cifre da capogiro che restano, di fatto, fuori portata per la maggioranza dei redditi italiani.

Il vicepresidente nazionale Francesco Caizzi spiega che una pianificazione accurata e una gestione oculata hanno evitato rincari sproporzionati e casi eclatanti di servizi a costi eccessivi.

Scendendo a sud, in Sicilia, Taormina conferma la sua esclusività: una suite in un rinomato hotel costa 64.726 euro per sette notti.

Liguria e mete alpine: il caro-prezzi non risparmia nessuno

Il caro prezzi non risparmia neanche il nord-ovest. In Liguria, Sanremo si distingue con un appartamento che arriva a 63.196 euro a settimana.

Ma nonostante questo, per il ponte di Ferragosto la regione registra quasi il tutto esaurito, con Savona al 98,3% di camere occupate, seguita da Imperia, Genova e La Spezia.

L’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi ricorda che i dati positivi non riguardano solo il mare ma anche l’entroterra e le città d’arte, grazie a eventi culturali, feste tradizionali, escursioni e proposte enogastronomiche.

In montagna, il lusso ha costi importanti: a Cortina d’Ampezzo un appartamento tocca 52.375 euro, a Selva di Val Gardena uno chalet 38.520 euro e a Ortisei 35.725 euro. Venezia entra in classifica praticamente in punta di piedi con una suite da “soli” 49.424 euro.