Tagliatore, l’eleganza della contemporaneità senza eccessi

Incontro con Pino Lerario, fondatore e Direttore creativo di un brand Made in Italy.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Pubblicato: 12 Dicembre 2024 17:29

Il nome del brand Tagliatore parte da molto lontano, le sue origini risalgono al 1940 in una piccola cittadina della Puglia esattamente a Martina Franca in provincia di Taranto, l’ispiratore fu il capostipite della famiglia Vito Lerario, un artigiano che tagliava e cuciva tomaie per calzature, Il brand fa parte della “Confezioni Lerario” società nata nel 1982 da Franco il figlio di Vito e oggi gestita insieme ai suoi figli che sono la seconda generazione ad affrontare con professionalità ed entusiasmo l’avventura in questo segmento. Sarà nel 1999 che Pino Lerario figlio di Franco di professione designer decide di sfruttare al meglio l’eredità dell’azienda di famiglia, dando valore a tutto il background e il know-how sino allora acquisito, fondando il brand Tagliatore, un marchio nato per diffondere lo stile e il design attraverso giacche maschili e capispalla.

Capi eleganti e raffinati nella costruzione, dove design e innovazione si affiancano per dar vita a collezioni di rara raffinatezza capaci di rappresentare nel loro insieme “il saper fare” del nostro Made in Italy con una impronta di stile inglese, un’azienda quella pugliese capace di selezionare al meglio i tessuti più pregiati con un attenzione spasmodica alla cura del dettaglio e del design, un brand dallo spirito contemporaneo e sartoriale, requisiti che gli hanno permesso di acquisire in pochi decenni importanti quote di mercato in Italia e all’estero e di essere apprezzato dai consumatori finali, arrivando a conquistare Hollywood e a raccogliere consensi e approvazione di stilisti affermati come Nino Cerruti, nel 2007 il brand sino a quel momento prettamente maschile, lancia con successo la sua prima collezione donna.

Oltre a produrre e distribuire il marchio Tagliatore, le Confezioni Lerario come gruppo contribuisce in modo serio a dare lustro al territorio pugliese, attraverso la formazione di tutti quei giovani o artigiani che vogliono affacciarsi a questo settore senza dover abbandonare la propria terra, un valore aggiunto per un territorio ricco di creatività, passione e grande spirito artigianale, perché le tanto applicate delocalizzazioni delle produzioni qui alle Confezioni Lerario non hanno mai preso piede, tutto viene pensato, realizzato e costruito nella terra d’origine, dove la filiera è tutta Made in Italy, il valore del territorio, della sua gente e della sartorialità rimarranno sempre un grande punto fermo e fonte d’ispirazione.

Per l’occasione QF Lifestyle ha incontrato Pino Lerario fondatore del brand Tagliatore per farsi raccontare qualche dettaglio su un brand tutto Made in Italy.

Il nome del brand parte da molto lontano, vogliamo approfondire?
In effetti la storia ha inizio nel 1940 con Vito Lerario – mio nonno – uomo profondamente legato all’artigianalità e titolare di una bottega di calzolaio. Grazie alla fama di miglior tagliatore di tomaie del distretto di Martina Franca, acquisisce il soprannome di “Tagliatore” che viene ereditato poi dal figlio Franco conosciuto quindi come “Franchino il Tagliatore”. Franco Lerario, ovvero mio padre, decide però di dedicarsi alla sartoria e nel 1982 apre la Confezioni Lerario, realtà che inizialmente lavora per conto terzi. E nel 1999 che scelgo di iniziare a produrre con il marchio Tagliatore.

Quanto del vostro successo è legato al territorio?
Il territorio per me e per la mia famiglia è estremamente importante, fonte di ispirazione delle collezioni, ma anche memoria dalla quale attingere. Devo anche riconoscere che il nostro successo è legato anche a Bob Ringwood, costumista che in cerca di ispirazioni per il film Batman di Tim Burton, si innamora di una nostra giacca in vetrina a Londra e da qui ci affida la realizzazione degli abiti per il film.

Quali sono le caratteristiche più eclatanti del brand Tagliatore?
Nelle mie creazione vive il mix tra tradizione italiana e inglese interpretato attraverso il mio sguardo e un’estetica contemporanea dove il fil rouge è l’eleganza. dettagli sono sempre importanti, nulla è lasciato al caso, anche la scelta dei bottoni racconta uno stile. L’obiettivo è comunque quello di trasmettere l’amore e la passione che mettiamo nelle nostre proposte.

Quali sono i tessuti con cui vi trovate meglio nel creare i vostri abiti? Come selezionate i tessuti?
I tessuti giocano un ruolo fondamentale nella costruzione di un capo. Lavoro molto con le fibre nobili e tessuti di alta qualità sia per le collezioni invernali che estive.
Spesso intervengo in modo diretto con i miei fornitori facendo richieste specifiche. Mi capita che avendo in mano un tessuto pensi già a quello che sarà il capo finito, ovvero non scelgo il tessuto per il capo, ma immagino e poi creo il capo per il tessuto.

Come è cambiata la vestibilità e lo stile maschile negli ultimi anni?
Gli ultimi anni hanno visto crescere l’estetica legata al confort, ovvero essere eleganti ma mai costretti nei propri abiti. Le giacche e i pantaloni sono più loose fit e in generale le silhouette più rilassate. Se penso anche al cappotto, il connubio tra il classico e il contemporaneo è davvero tangibile.

Chi disegna le vostre collezioni?
Il nostro è un family business, oggi alla seconda generazione, e ognuno di noi ha il suo ruolo. Io disegno direttamente le collezioni, scelgo i tessuti e gli accessori, insomma tutta la direzione creativa.

Da abiti a un total look, cosa vi ha portato in questa direzione?
É stato tutto fisiologico, abbiamo assecondato le esigenze dei nostri clienti e del mercato. Stessa cosa è accaduta per l’introduzione della collezione donna che ha debuttato nel 2007.

In tema di sostenibilità come vi state muovendo?
La scelta dei fornitori è fondamentale e il nostro network è attento e ovviamente i nostri prodotti sono Made in Italy. Oggi sostenibilità ed etica vanno di pari passo e teniamo in grande considerazione il capitale umano.

Chi è l’uomo che veste Tagliatore?
Sicuramente l’uomo Tagliatore è cosmopolita, è un uomo che ama viaggiare, curioso e gli piace essere vestito bene. La scelta del proprio stile è strettamente legata alla cultura del vestire e in qualche modo per stile mi sento sempre vicino a ciò che vedo ogni volta che vado a Parigi.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Oggi vantiamo una buona presenza nel territorio nazionale e internazionale, ad esempio il brand Tagliatore ha una buona notorietà in Giappone. Puntiamo ad avere una presenza più impattante nel mercato USA.

Oggi manifestazioni come il Pitti Immagine Uomo sono ancora fondamentali?
Noi siamo stati presenti a Pitti Immagine Uomo per molti anni e sicuramente è stato importante esserci. Oggi le nostre esigenze sono cambiate e lo showroom House of Tagliatore, affacciato su Piazza Missori è il luogo che meglio ci racconta e rappresenta. É stato molto importante per accelerare la presenza nei principali mercati della moda.

Mi dica 3 motivi per scegliere Tagliatore?
Il nostro brand è attento alle esigenze del consumatore, ma strettamente legato al heritage. Oggi l’attenzione per la qualità è importante, noi ci distinguiamo proprio per la scelta delle materie e la manifattura dei capi. Un uomo vestito Tagliatore è elegante anche quando il suo outfit è informale.