Alla SS26 donna di D&G, il pigiama maschile diventa il capo essential

Dal Metropol di Milano, Domenico Dolce e Stefano Gabbana celebrano il fascino del pajama dressing, tra lingerie sensuale, tailoring rilassato e un front row da cinema

Foto di Matteo Calzaretta

Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

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Per la Spring/Summer 2026, Dolce&Gabbana trasformano il Metropol in un palcoscenico di libertà, dove il pigiama diventa protagonista assoluto. Le note di Patty Pravo, icona di indipendenza e stile, accompagnano una collezione che invita la donna a vivere il pajama dressing non più solo tra le mura della camera da letto, ma come scelta di daywear e eveningwear.

La collezione, dal titolo “PJ Obsession”, racconta l’incontro tra rigore maschile e seduzione femminile, mescolando lingerie e tailoring sartoriale. È un lessico nuovo, capace di attraversare con ironia i confini tra boudoir e città.

Il pigiama come nuova forma di eleganza

Il pigiama si declina in numerose versioni: linee dritte e morbide, tagli a sbuffo, stampe striped a righe colorate e motivi gessati, in perfetta armonia con l’estetica della maison. Impreziosito da gioielli e decorazioni preziose, diventa un capo pensato per conquistare lo spazio urbano.

D&G show SS26, Milano
Ufficio stampa D&G
D&G show SS26, Milano

Accanto ai pigiami, emerge la lingerie, cifra stilistica di Dolce&Gabbana, che si intreccia con pizzo romantico e blazer che sembrano dissolversi nel comfort delle sete fluide. Ai piedi, tra un look e l’altro, si alternano sandali con tacco, parigine, calze corte e persino pantofole di pelo, ironiche e sofisticate.

D&G show SS26, Milano
Ufficio stampa D&G
D&G show SS26, Milano

Come nella collezione maschile presentata a giugno, anche qui il percorso segue la transizione dal giorno alla sera: le tonalità luminose si spengono lentamente in un nero profondo, simbolo dell’universo estetico della maison. Le giacche sartoriali perdono rigidità, lasciando spazio a una silhouette più rilassata e contemporanea, che unisce sensualità e potere.

Un front row da film

La sfilata è stata segnata da un momento epico: l’ingresso di Meryl Streep e Stanley Tucci nei panni di Miranda Priestly e Nigel Kipling, direttamente dal set del sequel de “Il Diavolo veste Prada”, in corso a Milano. Tra applausi e flash, il pubblico ha assistito a un incontro memorabile, con Anna Wintour che, divertita, non ha nascosto un sorriso.

Il parterre, come da tradizione, è stato un mosaico di star internazionali: da Naomi Campbell a Simone Ashley, da Gavin Casalegno a Mun Kayoung, fino a Achille Lauro, Michele Morrone e molte altre icone dello spettacolo e della moda.

La donna di PJ Obsession

La donna immaginata da Dolce&Gabbana è sicura, indipendente, capace di attraversare con disinvoltura mondi diversi: dal letto alla strada, dal club al red carpet. Interpreta i codici del maschile con ironia e li mescola alla sensualità più autentica, costruendo un linguaggio personale e senza regole.

Con PJ Obsession, la maison celebra la libertà di ridefinire i confini tra intimo e pubblico, tra potere e seduzione, invitando ogni donna a scegliere ogni giorno quale lato mostrare.