Pasquale Tridico, Presidente dell’Inps, si è detto favorevole all’introduzione del riscatto della laurea gratuito. Lo ha annunciato nel corso dell’audizione alla commissione lavoro della Camera, anticipando come il nuovo Istituto potrebbe di fatto uniformarsi al modello tedesco, già attivo.
Riscatto della laurea gratuito, cos’è e cosa cambia
Attualmente, in Italia è possibile ricorrere al riscatto della laurea versando un contributo economico (ecco come si calcola e quanto costa).
Per il 2021, per esempio, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti è pari a 15.953 euro. A questo importo va applicata l’aliquota del 33%. Quindi, per le domande presentate nel corso del 2021, il costo per riscattare un anno di corso al momento è pari a 5.264,49 euro, a carico del contribuente.
Se dovesse passare la proposta di Tridico, quindi, tale onere sarebbe totalmente a carico dell’Inps.
Questa idea nasce con l’obiettivo di incentivare i giovani e contribuire all’aumento delle skills “in un Paese dove il tasso dei laureati è tra i più bassi dell’Unione Europea – ha spiegato il Presidente Inps. Oltre a pareggiare una sorta di discriminazione che potrebbe denunciare chi resta di più tra i banchi di scuola rispetto all’ingresso mercato nel mercato del lavoro”. Ovviamente, si trascinerebbe dietro tutta una serie di conseguenze, anche e soprattutto economiche: dii fatto, si tradurrebbe in un esborso per le casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi l’anno.
Come funziona e chi può richiedere il riscatto della laurea gratuito
Requisiti e modalità di riconoscimento per il riscatto della laurea, però, anche nel caso di gratuità rimarrebbero le stesse.
Il riscatto della laurea è oggi valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio. Il servizio è rivolto a tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato. La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.
Nelle ipotesi di riscatto di laurea richiesto da soggetti inoccupati, l’onere è costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo degli artigiani e commercianti moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), vigente nell’anno di presentazione della domanda. Il contributo è versato all’Inps in apposita evidenza contabile separata del Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti (FPLD) e viene rivalutato secondo le regole del sistema contributivo, con riferimento alla data della domanda.
I requisiti necessari per il riscatto di laurea sono i seguenti:
- aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
- i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, decreto legislativo 184/1997;
- essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto nel caso di domanda presentata da soggetti inoccupati.
Spiega l’Inps: “Ipotizzando che un soggetto voglia riscattare quattro anni di laurea e che abbia presentato domanda di riscatto nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti il 31 gennaio 2021; considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 32.170 euro l’importo da pagare per riscattare quattro anni è pari a 42.464,4 euro (32.170×33% =10.616,1 x 4 anni = 42.464,4)”.
Riscatto della laure: come fare domanda
Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto laurea direttamente online all’Inps attraverso il servizio dedicato.
Il montante maturato è trasferito, su domanda dell’interessato, presso la gestione previdenziale nella quale l’interessato sia o sia stato iscritto. L’onere di riscatto dei periodi del corso di studi universitario è determinato con le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.
Una volta comunicata l’autorizzazione dell’addebito, l’Inps invierà una lettera di conferma indicante il mese di attivazione del servizio e gli importi relativi alle scadenze dell’anno. In attesa della lettera di conferma spedita dall’Istituto, si dovrà continuare a effettuare i pagamenti utilizzando con le altre modalità di pagamento indicate, rispettando le scadenze mensili.