McDonald’s, Renault e le altre: i grandi marchi che hanno lasciato la Russia

Decine di aziende hanno scelto di protestare contro la guerra chiudendo negozi e stabilimenti. Tra questi, quelli con più dipendenti russi sono McDonald's (che continua a pagarli), Renault e PepsiCo

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Redazione

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La guerra tra Russia e Ucraina non sembra ancora arrivata a un punto di svolta. Se nelle prime settimane l’attacco russo era diffuso in buona parte della nazione, nel corso del tempo la strategia è cambiata. Ad essere attaccate ora sono le zone più a est dell’Ucraina.

Al netto di questo cambiamento, rimangono attive le sanzioni imposte in seguito all’invasione avvenuta il 24 febbraio. All’azione dei governi, nel tempo si sono aggiunte anche quelle di marchi e brand: molte società private hanno infatti deciso di chiudere i propri negozi e interrompere le proprie attività nella Federazione Russa.

Ma quali sono queste aziende e quale il numero dei loro dipendenti?

McDonald’s, Renault e PepsiCo: un blocco che riguarda quasi 130.000 dipendenti russi

Secondo le stime pubblicate in diversi siti tra cui Kommersant e Statista, sono decine e decine le società del mondo che hanno deciso di abbandonare la Russia dopo l’invasione ai danni dell’Ucraina. Stilando una classifica per numero di dipendenti in vetta troviamo McDonald’s. La nota catena di fast food fondata oltre 81 anni fa in California è arrivata per la prima volta in Russia sul finire della Guerra Fredda: il primo store del colosso americano è stato aperto nel 1990. Da allora, si stima che il numero di dipendenti della catena in terra russa sia arrivato a quota 62 mila. Questo fa di McDonald’s la prima società al mondo per numero di dipendenti “sospesi” dopo l’invasione russa.

In seconda posizione troviamo il gruppo Renault che nel 2022 contava 45 mila dipendenti in Russia. Alle sue spalle, sul gradino più basso del podio, c’è un’altra società legata al settore del food and beverage: PepsiCo con 20 mila lavoratori. Tra le altre società conosciute in tutto il mondo, che hanno scelto di lasciare la Russia, troviamo poi marchi come Ikea, H&M, Siemens, L’Oreal.

McDonald’s continua a pagare i suoi 62mila dipendenti

Ad aver deciso di abbandonare le attività in Russia non sono quindi solo grandi marchi di singoli settori, ma veri e propri simboli dell’economia globale di diversi settori: dal cibo alla moda, fino alla produzione di auto. Nel caso di McDonald’s è interessante notare che la società ha deciso di continuare a pagare i propri dipendenti nel periodo in cui i negozi rimarranno chiusi. Tra le compagnie che hanno “abbassato le serrande” nel 2022, Philip Morris International è quella che aveva registrato un guadagno maggiore in Russia nel 2020.