Ryanair verso l’addio ai banchi check-in in aeroporto, posti di lavoro a rischio

La compagnia, che si appoggia a società di handling per il servizio in aeroporto, starebbe valutando il taglio della voce in bilancio. Verso tariffe più basse per i passeggeri?

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Pubblicato: 10 Ottobre 2024 15:15

Ryanair starebbe puntando a dire addio ai banchi check-in in aeroporto, favorendo maggiormente il check-in online eliminando di fatto il biglietto cartaceo per le partenze. A riferirlo è stato l’amministratore delegato della compagnia low cost, Michael O’Leary, che ha fissato l’obiettivo: entro maggio 2025 tutto sarà fatto tramite app.

Stop ai banchi check-in

O’Leary, che da mesi è chiamato a rispondere di tutte le mosse della compagnia, non ha nascosto l’obiettivo di Ryanair, con tanto di “data di scadenza”. Sì, perché ad andare verso il tramonto sarebbero i banchi check-in della low cost in giro per gli aeroporti di tutto il mondo, per evitare di sentirsi ancora una volta sotto accusa.

Da anni, infatti, la compagnia ha rivoluzionato il modo di approcciarsi ai viaggi di milioni di passeggeri, chiedendo il check-in anticipato online anziché quello fisico negli scali aeroportuali. L’unico passaggio, ovviamente imprescindibile, è quello legato all’imbarco dei bagagli che però, con la rivoluzione pensata dall’azienda irlandese, non dovrebbe essere toccato.

Quello che invece potrebbe scomparire è il banco per ottenere la carta d’imbarco che, a oggi, se fatta in aeroporto costa 55 euro. Una sorta di “sanzione” da pagare per chi è sbadato o non sa dove mettere le mani, o ancora per chi preferisce avere la carta in mano perché riluttante alla tecnologia. Un prezzo extra, come quello per i bagagli a mano e il posto scelto in sede di prenotazione del volo, che fa storcere il naso a tanti e che è oggetto di polemiche sempre più aspre.

“Tolti i banchi i banchi non ci sarà più ragione per noi di chiedere una spesa extra alle persone” ha spiegato O’Leary che ha sottolineato: “Stiamo lavorando perché dal 1° maggio 2025 tutto possa essere fatto sull’app, non ci sarà più nulla di cartaceo. In realtà funziona tutto così bene sul telefonino”.

Le conseguenze sui posti di lavoro

Ma cosa succederà ai lavoratori dei banchi check-in Ryanair? È la domanda che tutti si stanno ponendo una volta appresa la decisione della compagnia di intraprendere il cammino verso l’eliminazione del servizio per i propri passeggeri, ma urge un chiarimento. Ryanair, infatti, non ha in organico personale di terra e tutti coloro che a oggi lavorano ai banchi sono dipendenti di altre società.

La low cost, infatti, si appoggia a società di handling e al loro personale che, di fatto, con la decisione della compagnia di non ricorrere al servizio dovranno trovare un’altra sistemazione. Toccherà quindi alle società risistemare i lavoratori venendo meno l’impegno di Ryanair.

Risparmio per Ryanair e passeggeri

Una mossa, quella dell’azienda irlandese, che ha a che fare con i conti. Eliminare il servizio fisico dei banchi check-in, infatti, si traduce in un risparmio. Vengono infatti meno voci di spesa importanti per la compagnia che non richiedendo il servizio a società terze (da pagare) e non dovendo mettere a bilancio il costo dell’affitto dei banchi, taglia spese “superflue”.

E per i passeggeri? La speranza è che il risvolto positivo arriverà anche per i viaggiatori che scelgono di partire col vettore irlandese, con tariffe che potrebbero quindi subire un ribasso. Che è, tra l’altro, quello che è stato promesso da O’Leary: “In questo modo potremo anche tenere le tariffe basse”.