Leonardo, colosso italiano dell’industria della difesa e dell’aerospazio, ha scelto una via non convenzionale per attrarre nuovi talenti. Per sopperire alla cronica difficoltà nel trovare candidati qualificati, l’azienda ha proposto ai propri dipendenti un incentivo: fino a 1.500 euro per chi porta in azienda nuovi assunti.
Nella mail inviata ai collaboratori, il messaggio è semplice e diretto: “Caro collega, aiutaci ad assumere. Se trovi il candidato giusto ti diamo un premio fino a 1.500 euro”. Un incentivo che fa gola e che spiega bene la difficoltà nel trovare candidati qualificati.
Leonardo a caccia di talenti rari: il reclutamento passa dai dipendenti
Leonardo non cerca semplici lavoratori, ma specialisti introvabili: Program controller, addetti al collaudo, CTO specialist e Delivery system engineer sono solo alcuni dei profili nel mirino dell’azienda. Figure tecniche tanto qualificate quanto elusive, che hanno portato l’azienda a tentare una carta inusuale: premiare chi tra i suoi già dipendenti riesce a scovare nuovi talenti. Una mossa audace che svela l’urgenza di trovare competenze che oggi sembrano quasi un lusso, persino per i colossi.
Leonardo ha già aumentato l’organico di circa 3.000 persone negli ultimi due anni, ma la crescita non si ferma qui: entro il 2028, l’azienda punta ad assumere altri 6.000-7.000 dipendenti. Un piano ambizioso, supportato anche da un pacchetto retributivo allettante: secondo la società, i suoi stipendi superano del 20% la media nazionale, persino per le posizioni meno remunerate.
Il comparto aerospaziale e della difesa in Piemonte sta vivendo una fase di forte espansione, tanto che molte aziende del settore automotive stanno valutando la riconversione per diventare fornitori nell’ambito spaziale e dell’elicotteristica.
Leonardo, con una presenza significativa nella regione, impiega circa 4.000 persone e collabora con un indotto di 400 imprese, generando un valore aggiunto di 1,3 miliardi di euro. L’azienda è attualmente impegnata nello sviluppo dei caccia del futuro e sta effettuando assunzioni nei siti produttivi di Caselle, corso Francia e Cameri, nel Novarese.
La strategia di Leonardo sotto la guida di Roberto Cingolani
Alla guida di Leonardo, c’è Roberto Cingolani, ex ministro e figura di punta del governo Draghi, che ha ereditato la sfida di potenziare l’azienda in un settore in piena espansione. Ma la crescita esponenziale del comparto aerospaziale sembra aver messo in crisi la capacità di reperire profili altamente specializzati.
Leonardo ha quindi scelto di affidarsi ai propri dipendenti per rintracciare tecnici e operai competenti, offrendo loro un premio per ogni segnalazione che si tramuti in una nuova assunzione. Una mossa che punta a ridurre i tempi e le complessità di un processo di selezione sempre più arduo.
La reazione dei sindacati: un reclutamento “privato” che divide
Non tutti hanno accolto favorevolmente l’idea di Leonardo. I sindacati, in particolare, hanno espresso perplessità verso questa modalità di selezione. Ugo Bolognesi della Fiom Cgil di Torino, parlando al Corriere della Sera, ha commentato: “Siamo contenti che il settore aerospace cresca e assuma operai e tecnici specializzati. Tuttavia non ci piace il metodo utilizzato perché instaura relazioni industriali lontane dalla logica della trattativa sindacale”.
L’iniziativa, infatti, sembrerebbe bypassare le consuete trattative sindacali, in un momento in cui la questione dei contratti di lavoro è già particolarmente spinosa. Le nuove risorse, una volta entrate, vengono spesso inquadrate con “contratti di somministrazione anche se poi quasi tutti vengono confermati”. Ed è proprio la temporaneità iniziale di questi accordi che rappresenta un aspetto controverso, alimentando dubbi e tensioni tra le rappresentanze sindacali.