La tensione è alta in questo 25 aprile 2024, e non soltanto per le discussioni politiche, giornalistiche e televisive. Allerta del Viminale in tutta Italia, in vista di eventuali disordini. Di seguito riportiamo il piano di sicurezza delineato.
Cortei in tutta Italia
La tradizione vuole che il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, siano in programma cortei in tutte le Regioni. Sguardo rivolto soprattutto sulle principali città italiane, con un livello d’attenzione massimo del Viminale.
Non si può escludere, infatti, che le celebrazioni di quest’anno possano accogliere differenti temi. Dalle dure critiche al governo di Giorgia Meloni, con alcuni suoi rappresentanti che faticano a definirsi antifascisti, alla divisione sulla guerra in Medio Oriente. È certo, infatti, che in piazza salirà la tensione in seguito a manifestazioni connesse a quanto sta accadendo a Gaza.
In diverse città è già scattata da giorni l’allerta, con dispositivi di sicurezza avviati tra Roma, Milano e Torino. La speranza è di non veder trasformata questa giornata in qualcosa di deplorevole, riconoscendo eventuali manifestazioni in nome della pace per ciò che sono, evitando di ripetere le scene atroci di Napoli, Pisa e non solo.
Piano sicurezza a Roma
Va da sé che Roma sia la città più controllata d’Italia in questo momento. Oltre 600 agenti schierati a monitorare la situazione. Nella capitale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premeir Giorgia Meloni sono attesi all’altare della Patria, così come i presidenti delle Camere.
Il piano è stato studiato da un Comitato provinciale per la sicurezza in Prefettura e da un tavolo tecnico in Questura.
Sono già stati condotti dei controlli approfonditi nell’area di Porta San Paolo e nelle zone adiacenti, così come “bonifiche”. Verificate le condizioni anche delle aree dove sono in programma iniziative per la Festa della Liberazione dal nazifascismo.
Massima allerta alle 8 del mattino a Porta San Paolo, in occasione della deposizione di una corona da parte della comunità ebraica, con 200 partecipanti circa e figure di spicco della comunità. Alla stessa ora, in piazzale Ostiense, si sono invece dati appuntamento studenti palestinesi e movimenti, così come collettivi universitari, per quello che è stato definito il “25 aprile antifascista e antisionista”.
Attesi in 2mila, invece, al corteo dell’Anpi, al via alle ore 10 da Largo Bompiani e destinato a raggiungere Porta San Paolo, con interventi di vario genere su un palco, tra i quali spicca quello di Roberto Salis. Manifestazione che vede assente la comunità ebraica, come ormai da anni. Una capitale bloccata in questa giornata di celebrazioni, con un corteo dei movimenti “Liberarsi ora Liberarsi ancora”, che da Villa Gordiani arriverà al Quarticciolo.
Piano sicurezza a Torino
Allo stato attuale, è però Torino la città che desta maggiori preoccupazioni al Viminale. Nella giornata di martedì 23 aprile ci sono stati dei disordini, proseguiti con tensioni mercoledì 24, in occasione della fiaccolata organizzata per le celebrazioni della Liberazione, come di consueto. Aggressioni per le quali è intervenuta la Digos, che ha riportato la calma e oggi è pronta a presidiare ogni punto cardine della città.
Piano sicurezza a Milano
Ampio dispiegamento di forze anche a Milano, dove la manifestazione sarà aperta, come di consueto, da deportati e brigate antifasciste. Spazio anche a quella ebraica, che negli ultimi anni ha sopportato dure contestazioni. Alla luce della strage in atto a Gaza, però, l’allerta degli agenti è massima su tale fronte.
Una giornata delicata, com’era immaginabile, con l’associazione palestinesi d’Italia che ha promesso di portare in piazza circa 5mila persone. Uno striscione campeggia dietro i partigiani, con la scritta “Cessate il fuoco dovunque”. Non poche polemiche in merito e si attendono le parole delle forze politiche presenti, considerando la partecipazione della segretaria del Pd Elly Schlein.
Il piano sicurezza prevede inoltre un presidio anche in piazza Duomo, dove i giovani palestinesi si ritroveranno alle 13.30, insieme ad alcuni centri sociali, con l’intenzione di riempire l’area con tutti i simboli possibili della Palestina.
Considerando lo scandalo avvenuto in Rai negli ultimi giorni, non è da escludere che possa salire sul palco anche lo scrittore Antonio Scurati, così da leggere quel monologo che è ormai conosciutissimo in tutt’Italia e letto, in differenti università, come forma di protesta.