Le temperature in queste ultime settimane hanno superato anche i 40 gradi in alcune zone d’Italia e una delle principali conseguenze di queste ondate di calore sempre più frequenti è la siccità. In alcune regioni, soprattutto al Sud e nelle isole, l’acqua inizia a scarseggiare e già a giugno la Coldiretti Puglia ha lanciato l’allarme. Dai dati diffusi, infatti, è emerso che in tale regione già un mese fa si è perso un terzo dei raccolti ma la situazione più preoccupante riguarda i dati sulle riserve idriche con dighe al limite e invasi che trattengono solo il 40% della loro capacità media. Come fare allora per risparmiare acqua nel proprio piccolo?
Ci sono alcune buone pratiche che possono essere adottate anche dalla famiglie, che valgono tanto per l’orto e il giardino che per il consumo a livello personale. Vediamo le meno note e più promettenti.
Indice
Sistemi di irrigazione per la casa
I sistemi di irrigazione interrata sono degli impianti grazie ai quali l’acqua viene distribuita direttamente sotto la superficie del terreno e quindi vicino alle radici delle piante. Il vantaggio di tale sistema è che dà alla pianta la quantità di acqua necessaria e nel punto giusto senza che vi siano degli sprechi.
È utile per:
- il risparmio idrico, perché come detto l’acqua arriva solo nel punto dove serve;
- la comodità, perché funziona in automatico;
- l’estetica, perché gli irrigatori non si vedono;
- l’adattabilità, in quanto si possono progettare per qualsiasi giardino.
Il sistema conviene per i grandi prati (l’investimento si ripaga poi nel tempo) e per i giardini che hanno delle piante delicate. Non conviene invece per piccoli giardini o per terreni che hanno molti ostacoli come radici o rocce.
Chi dispone di vasi su un balcone o un terrazzo può utilizzare invece la microirrigazione a goccia che fornisce acqua alle radici goccia dopo goccia senza sprechi. I principali pregi sono quindi il basso consumo di acqua rispetto all’irrigazione classica, in quanto bagna solo dove serve per cui si evitano perdite e l’evaporazione.
Ecco un esempio:
Giacomo ha 10 vasi sul balcone con pomodori, basilico e peperoncino. Con l’annaffiatura a mano sprecherebbe molta acqua e le piante soffrirebbero molto nel caso lui andasse in vacanza. Con la microirrigazione, invece, Giacomo dovrà acquistare e installare il kit e collegare i gocciolatori a ogni vaso. Le piante riceveranno solo l’acqua che serve senza inutili sprechi. Inoltre il terreno resterà umido e non fradicio.
Riciclo delle acque grigie
Le acque grigie sono quelle che provengono da lavatrici, docce, lavandini, vasche da bagno e non dai wc o dai bidet.
Contengono soprattutto residui di detersivi, shampoo o cibo sporco e non materie fecali o urine come le acque nere del water (che devono essere trattate prima di essere riutilizzate). Possono quindi essere impiegate per diversi scopi non potabili come l’irrigazione dei giardini, il lavaggio dell’auto oppure gli scarichi dei wc.
Riciclarle significa:
- risparmiare acqua, anche il 50% di quella potabile;
- ridurre il prelievo da fiumi o falde;
- far funzionare l’economia circolare.
Il riciclo delle acque grigie avviene mediante una rete di tubi separati che sono progettati per evitare contaminazioni con le acque nere.
Consigli per risparmiare in casa
Non si risparmia acqua solo con i sistemi di irrigazione interrata o con il riciclo delle acque grigie. Esistono infatti anche altri soluzioni che si possono adottare in casa senza sostenere dei costi alti.
Riutilizzo di acqua piovana
Uno dei modi per risparmiare acqua ed evitare sprechi è quello di recuperare l’acqua piovana mediante un sistema che la raccoglie quando scorre dai tetti attraverso le tubazioni e le grondaie.
L’acqua passa attraverso dei filtri che eliminano foglie e detriti e la convogliano in un serbatoio.
Se serve, poi, una pompa elettrica la preleva e la distribuisce sia per un uso domestico che esterno. Il sistema riesce a coprire anche il 50% del fabbisogno domestico per il wc, la lavatrice, l’irrigazione e le pulizie esterne, per cui si può davvero risparmiare in bolletta.
Riduttori di flusso
Si può consumare meno acqua anche mediante l’utilizzo di rubinetti e docce con riduttori di flusso. Sono dei dispostivi che costano poco e regolano la quantità di acqua che viene erogata riducendone la portata ma non il comfort.
Funzionano in questo modo: limitano il volume dell’acqua, che passa mediante un miscelatore che la mescola con l’aria, così da ottenere una buona pressione.
Per quanto riguarda il lavaggio, è lo stesso. La differenza è che si consuma meno acqua (fino al 50%) senza che la persona che la utilizza avverta una reale differenza.
Una famiglia di quattro persone, quindi, grazie ai riduttori può risparmiare circa 6.000 litri di acqua all’anno se vengono installati in docce e rubinetti. Ciò si traduce in un risparmio sulla bolletta sia dell’acqua che del gas se quest’ultima è riscaldata.
Elettrodomestici di nuova generazione
Anche le classi energetiche superiori degli elettrodomestici fanno consumare meno acqua. Lavatrici e lavastoviglie, ad esempio, sono progettati per ottimizzare ogni ciclo di lavaggio con l’impiego di meno acqua senza che si ottengano risultati meno efficaci.
Quelle di ultima generazione fanno risparmiare anche fino a 40 litri per lavaggio, nel caso di una lavatrice di 8 chili, e fino a 20 litri, nel caso della lavastoviglie.
Per ridurre il consumo di acqua quotidiano si potrebbe anche optare per un wc a doppio scarico, dotato di due pulsanti distinti, uno dei quali è per il getto ridotto di circa 3 litri mentre l’altro per un getto più potente di circa 6 litri.
Ogni famiglia dovrebbe dotarsi di tale dispositivo perché l’utilizzo del water rappresenta circa il 30% del consumo idrico giornaliero di una persona e perché con questo sistema i consumi si abbattono di molto.
Tecnologia e domotica
Ci sono poi i sistemi di domotica che aiutano a controllare i consumi dell’acqua. Grazie a essi è possibile spegnere in automatico l’irrigazione quando piove, chiudere i rubinetti a distanza nel caso vi siano delle perdite e attivare dei timer intelligenti.
Risparmiare acqua significa ricordare sempre che essa è una risorsa preziosa e non eterna, soprattutto in una clima come quello odierno segnato da frequenti ondate di calore e siccità prolungata.