Viaggi in treno a rischio nel 2025, quali tratte bloccate dai cantieri

Nel 2025 la rete ferroviaria italiana affronterà interruzioni su molte tratte chiave a causa di cantieri e lavori di manutenzione straordinari

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 23 Febbraio 2025 15:57

Il 2025 si preannuncia un anno complicato per chi viaggia in treno in Italia. Cantieri, lavori di manutenzione straordinaria e potenziamento delle infrastrutture rischiano di trasformare i viaggi in un vero percorso a ostacoli, con chiusure, rallentamenti e ritardi su molte tratte chiave.

A fare chiarezza su cosa aspettarsi nei prossimi mesi è stato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato del Gruppo FS, che ha spiegato come l’infrastruttura ferroviaria stia attraversando un profondo rinnovamento. Un’operazione necessaria per adeguare la rete a un utilizzo sempre più intenso. Ma a che prezzo?

Piano treni 2025-2029: si prevedono (tanti) disagi

Chi ha in programma di viaggiare in treno nel 2025 farebbe bene a prepararsi a qualche disagio. I lavori in corso interesseranno alcune delle tratte ferroviarie più trafficate e strategiche del Paese. Alcuni esempi:

  • la Battipaglia-Potenza sarà completamente chiusa per 90 giorni, dal 1° aprile al 30 giugno, saranno dispobili bus sostitutivi per spostarsi;
  • il nodo di Genova sarà bloccato dal 2 al 31 agosto, periodo critico per chi si muove verso il mare o rientra dalle vacanze;
  • la Roma-Napoli via Cassino subirà un’interruzione dal 5 agosto al 12 settembre;
  • tra Milano e Genova rallentamenti significativi dal 1° giugno al 28 settembre, con tempi di percorrenza che potrebbero allungarsi di un’ora;
  • la Milano-Venezia, dal 5 al 25 agosto, con ritardi fino a 90 minuti in più:
  • la Milano-Bologna subirà invece ritardi dall’11 al 17 agosto;
  • per la Roma-Firenze i tempi di percorrenza aumenteranno di circa 40 minuti dall’11 al 22 agosto.

Perché così tanti cantieri?

La domanda che sorge spontanea è perché ci saranno così tanti cantieri. La risposta è legata al massiccio piano di investimenti di 100 miliardi di euro annunciato dal Gruppo FS per i prossimi dieci anni. Il progetto mira a trasformare la rete ferroviaria italiana, tra estensione dell’alta velocità, potenziamento dei collegamenti regionali e una maggiore sicurezza per i passeggeri.

Secondo Stefano Antonio Donnarumma ha spiegato come “la rete ferroviaria italiana è tra le migliori d’Europa, ma anche una delle più antiche”. L’esigenza di modernizzazione (ne abbiamo parlato in un approfondimento) è evidente soprattutto sulle linee Alta velocità, che oggi gestiscono 100 treni in più al giorno rispetto a soli sette anni fa. La saturazione dei principali nodi ferroviari, come Roma, Milano, Napoli, Torino e Firenze, ha reso necessari interventi strutturali per evitare il collasso del sistema.

Inoltre, molti dei cantieri attivi sono legati a progetti del Pnrr. Nel 2025 si toccherà un picco di 345.000 interruzioni programmate, più del doppio rispetto al 2023.

Estate complicata per i viaggi in treno

L’estate del 2025 sarà particolarmente critica per chi si sposta in treno. Le chiusure e i rallentamenti programmati coincidono infatti con il periodo di maggiore afflusso turistico, rendendo gli spostamenti più complicati per milioni di italiani e turisti stranieri.

Il Gruppo FS ha già annunciato che verranno messi a disposizione bus sostitutivi per le tratte completamente chiuse, ma non sarà sempre facile evitare disagi. Per minimizzare l’impatto sui viaggiatori, sarà avviata una campagna di informazione dal 1° aprile 2025, con QR Code nelle stazioni per verificare lo stato dei lavori e le alternative di viaggio in tempo reale.

Cosa aspettarsi dopo il 2025, il piano fino al 2029

Nonostante i disagi previsti e annunciato, il Gruppo FS prova a vendere il piano come ambizioso. È certamente vero, ma forse arriva in ritardo e con il rischio di creare una stagione di disagi e una maggiore spesa per tutti. Il costo dei ritardi infatti è già enorme.

Il 2025 sarà sicuramente un anno di transizione, ma il piano proseguirà fino al 2029. C’è da sperare nell’inizio e nella fine dei cantieri nelle tempistiche annunciate.