Dopo critiche e proteste in piazza, il nuovo Codice della strada è ormai ufficialmente in Gazzetta. L’approvazione, arrivata la scorsa settimana, si concretizza con la pubblicazione del nuovo testo. Tante le novità, strette ad alcol, droga e uso del telefono. Le nuove regole entreranno in vigore poco prima di Natale e da quel momento sarà possibile rischiare il ritiro della patente fino a tre anni, anche senza essere stati colti in stato alterato.
Ricordiamo infatti che basterà la presenza di tracce, relative anche ai giorni precedenti, per essere a rischio di maximulte e sospensione della patente. Attenzione, quindi, alle festività natalizie e a Capodanno, giorni nei quali gli italiani tendono ad alzare il gomito. Nei giorni successivi, un normale controllo da parte delle forze dell’ordine potrebbe avere gravi conseguenze.
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Nuovo Codice della strada: più restrizioni a partire da metà dicembre
La riforma del Codice della strada è ormai ufficiale. A partire da metà dicembre, con lo scopo di diminuire gli incidenti stradali e le vittime della strada, alcune norme si fanno molto stringenti. Il focus è sull’utilizzo di alcol, sostanze stupefacenti e telefonino al volante. Maximulte anche in caso di velocità elevata e abbandono di animali.
Manca pochissimo all’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Dopo la conferma ufficiale attraverso il voto e l’inserimento nella Gazzetta, avvenuto nella giornata del 29 novembre, il prossimo passaggio (e anche l’ultimo) è l’entrata in vigore. Questa è prevista per il 14 dicembre, a circa 10 giorni dall’inizio delle festività natalizie.
Controversia sull’uso di sostanze
Una delle norme più controverse del nuovo Codice della strada è quella relativa all’uso di alcol, sostanze stupefacenti e telefonino alla guida. In particolar modo l’uso delle sostanze stupefacenti sembra essere quello più criminalizzato. Secondo associazioni e gruppi per la legalizzazione della sostanza stupefacente leggera, proibire l’uso (anche giorni prima del controllo) delle sostanze alteranti non ha nulla a che fare con la sicurezza stradale. Questa norma in particolare è stata accusata di essere mera propaganda per il ministro Matteo Salvini, da sempre molto critico sul tema della legalizzazione.
Il problema è che a rimetterci sono anche tutti quegli italiani che utilizzano la cannabis non a scopo ricreativo, ma terapeutico. In Italia, infatti, per alcune patologie molto dolorose è permesso l’uso di cannabinoidi. Queste persone, facendone un uso continuativo, ma sempre a distanza di alcune ore da quando devono mettersi alla guida (come da prescrizione medica) rischiano di vedersi cancellato il diritto alla guida per un controllo.
Sarà quindi molto difficile attuare questa norma in maniera rapida, perché andrà analizzata caso per caso la positività alle sostanze stupefacenti (il cui effetto svanisce entro poche ore), costringendo chi ne fa uso a scopo terapeutico o ricreativo a una vera e propria battaglia legale per non perdere la patente.
Stretta all’uso del telefonino e dell’alcool: cosa sapere
Altre due importanti strette fanno riferimento alla guida in stato di ebbrezza e all’uso del telefonino al volante. Nel primo caso c’è la cosiddetta “tolleranza zero”. Questo si traduce in una sanzione che scatta con un tasso alcolemico compreso tra 0,51 e 0,8 g per litro. In questo caso la multa varia dai 500 ai 2.170 euro, con una sospensione della patente dai 3 ai 6 mesi.
Ma può peggiorare se il tasso alcolemico è compreso tra 0,81 e 1,5 g per litro. In questo caso la punizione è doppia sia da un punto di vista della sanzione pecuniaria, che per la sospensione della patente che arriva fino a un anno. Infine, se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g per litro si rischia l’arresto e una multa fino a 6mila euro, con sospensione della patente fino a 2 anni.
Attenzione, quindi, a quanto si può bere. Dipende dal peso, dall’altezza e dalla pienezza dello stomaco. Un bicchiere di vino o una lattina di birra sono “sicuri”.
Peggiorano le sanzioni anche per chi guida con il telefono in mano. La sanzione va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro, ma con il nuovo Codice della strada viene inserita anche la sospensione automatica di una settimana se si viene sorpresi con il telefono al volante. In caso di recidiva la multa aumenta fino a 1.400 euro e la sospensione arriva fino a 3 mesi. Attenzione inoltre alla decurtazione dei punti dalla patente che può arrivare fino a -10. In caso di incidente sanzioni, tempi di sospensione e punti decurtati sono da raddoppiare.
Tutte le norme stringenti: velocità, abbandono di animali e monopattini
Abbiamo già discusso dei nuovi limiti all’uso di monopattini elettrici, per cui scatta l’obbligo di targa, casco e assicurazione. Il nuovo Codice della strada cerca però di tutelare anche i ciclisti, per i quali aumenteranno le piste ciclabili e scatterà l’obbligo per le automobilisti di mantenere 1,5 metri di distanza durante il sorpasso.
Per quanto riguarda la grande piaga dell’abbandono degli animali in strada, il Codice della strada si fa più punitivo: revoca o sospensione della patente da 6 mesi a un anno. In caso l’abbandono dell’animale comporti un incidente con morti o feriti di altre persone, si rischiano fino a 7 anni di carcere.
Alto tema cruciale è l’eccesso di velocità, per cui la sanzione varia da 173 a 694 euro per chi supera di oltre 10 km/h (non di oltre 40 km/h) i limiti massimi di velocità. Ci sono però delle aggravanti: se la violazione è compiuta all’interno di un centro abitato, ed è reiterata nel tempo, la sanzione passa può variare da 220 a 880 euro, più sospensione della patente per un massimo di 30 giorni.