Gli ottoni al piombo sono una produzione strategica per l’industria delle leghe di rame a livello europeo e mondiale. L’eccezionale lavorabilità di queste leghe ha reso la loro diffusione capillare. L’Italia ne è uno dei principali produttori, grazie anche alla stretta cooperazione tra le industrie metallurgica e meccanica.
Gli ottoni al piombo sono diventati nel tempo dei materiali essenziali per la produzione di rubinetterie e valvolame, di componenti per l’impiantistica civile e per l’industria automobilistica, tra gli altri. Ma oggi tutto il settore è chiamato ad affrontare una nuova sfida. E i principali player, come Eredi Baitelli, stanno rivoluzionando il loro modo di lavorare guardando alla sostenibilità ambientale.
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Obiettivo zero piombo nelle leghe di ottone: lo chiede l’Unione Europea
Nelle leghe di ottone è sempre stato aggiunto il piombo al fine di migliorarne il taglio, creare una buona rottura del truciolo e usurare meno i macchinari. Tuttavia la riduzione del piombo è diventata una priorità negli ultimi anni per tutelare sia l’ambiente che la salute pubblica. In particolare la direttiva dell’Unione Europea nota come la drinking water directive, o DWD, ha introdotto dei requisiti minimi per i materiali che sono a contatto con l’acqua destinata al consumo umano.
La normativa UE è entrata in vigore il 12 gennaio 2021 e prevede che ogni Paese membro si adegui nel giro dei prossimi anni, rivedendo la propria normativa nazionale. Eliminare il piombo però significa che non sarà più possibile produrre i materiali e componenti di ottone come oggi. Le leghe prive di piombo, oltre a una minore lavorabilità, rendono difficile continuare a operare nel ciclo virtuoso dell’economia circolare che contraddistingue l’industria dei metalli.
Le criticità della transizione a zero piombo nelle leghe di ottone
L’obiettivo è arrivare nei prossimi anni a una concentrazione di piombo dello 0,1%. Esistono già delle leghe che soddisfano i requisiti imposti dall’Unione Europea. Si tratta della CW510L e della CW724R, che comportano tempi di produzione più lunghi e costi più elevati. E soprattutto un grave problema di smaltimento nell’immediato.
Lo “sfrido”, inteso come rottame residuo da lavorazione, andrebbe buttato o inviato fuori dall’Europa per essere ulteriormente lavorato, con ingenti perdite per tutta la filiera dell’ottone, a iniziare da un deficit di materie prime, che ridurrebbe la circolarità dell’economia del settore.
Questo avrebbe un impatto devastante sullo sfruttamento delle risorse naturali come il rame e lo zinco, necessari per produrre il 95% dell’ottone, e su un aumento del consumo di energia, e quindi dell’impronta di carbonio necessaria per trasformare queste risorse naturali. Per passare dall’attuale range di piombo che va dall’1,5% al 3,5% a quello previsto dalla normativa dello 0,1%, sarà necessario dunque procedere gradualmente e sostituendo le leghe a poco a poco.
Eredi Baitelli in prima linea per l’ambiente e la transizione: l’impegno
Eredi Baitelli, nata nel 1945 nel Bresciano, con 200 milioni di pezzi prodotti all’anno, con un processo svolto internamente e interamente Made in Italy, ha come obiettivo quello di creare prodotti torniti di alta qualità e su misura per qualsiasi tipo di applicazione e nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute e del mercato. Sostenibilità è la parola chiave di questa eccellenza italiana, che esporta ben il 70% della sua produzione in tutti i continenti.
Per sviluppare prodotti innovativi per ogni tipo di settore e applicazione, l’azienda di Zocco di Erbusco si concentra continuamente sull’acquisizione di nuove tecnologie e competenze. Nel corso degli anni Eredi Baitelli ha effettuato costanti aggiornamenti tecnologici mirati a prevenire e ridurre ogni effetto negativo sull’ambiente e razionalizzare l’utilizzo delle risorse non rinnovabili.
Dopo gli impianti per l’abbattimento dei fumi, del consumo energetico, delle emissioni sonore, la gestione controllata dei rifiuti prodotti e il controllo dell’inquinamento atmosferico, l’azienda in questi anni si sta preparando alla transizione verso leghe di ottone senza piombo, investendo grandi quantità di denaro in nuove tecnologie, in particolare in torni CNC di vari modelli, mono e plurimandrino.