Trasformare i rifiuti inerti in arredi urbani di eco-design

Ricoeso è il nome della startup italiana che ricicla i materiali inerti delle attività di costruzione e demolizione e li trasforma diverse tipologie di arredo

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Panchine, lampioni, fontanelle, porta bici, pavimentazioni e marciapiedi, questi sono alcuni dei prodotti di arredo urbano di eco-design che la neo nata startup Ricoeso riesce ad ottenere dal riciclo dei rifiuti inerti prodotti dalle attività di costruzione e demolizione.

Ricoeso nasce a Roma dall’esperienza di 4 partner che coniugano passione ed esperienza ultradecennale nel campo della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare: Eco Logica 2000 (uno dei principali operatori del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione del centro Italia), Sol.Pre.A. (azienda leader nel settore dell’edilizia civile e industriale), Interprogetti (società di ingegneria marittima, civile e ambientale) e l’architetto Francesco Andreani, esperto di urbanistica ed edilizia privata.

La nascita di Ricoeso

Come spiega Paolo Barberi, Co-founder di Ricoeso, l’idea è stata quella di sostituire i materiali inerti che abitualmente vengono utilizzati per realizzare prefabbricati, quindi gli inerti naturali come la sabbia e la ghiaia estratti dagli alvei dei fiumi con sabbia e ghiaia proveniente dai rifiuti inerti provenienti da costruzioni e demolizioni. Le quattro aziende sopra citate lavoravano a quest’idea da diverso tempo e, a febbraio del 2022, hanno costituito la startup Ricoeso che ha iniziato a produrre oggetti per l’arredo urbano.

Il risultato sono prodotti di arredo urbano e di eco-design che, con un occhio guardano allo stile contemporaneo e con l’altro allo sviluppo sostenibile di città sempre più green. Staccionate, cestini, blocchi per la realizzazione di pareti armate, tutti prodotti realizzati al 100% con materiali riciclati, ideali per arredare gli spazi esterni in sicurezza in modo ecologico e in armonia con il contesto urbano. Inoltre, i manufatti realizzati dalla startup italiano presentano caratteristiche pari, se non superiori per qualità e prestazioni, agli stessi arredi prodotti con materie prime vergini frutto delle attività estrattive.

Nella prefabbricazione usuale e, anche nella prefabbricazione e nella produzione di manufatti di Ricoeso, normalmente per ogni cento chili di prodotto, novanta chili sono costituiti da materiali inerti. I restanti dieci chili sono costituiti dal legante, quindi ad esempio dalla polvere di cemento.

Questo vuol dire che, realizzare pezzi di città con i manufatti di Ricoeso, consente di risparmiare il 90% in peso degli oggetti che si realizzano di risorse naturali non rinnovabili.

Un progetto di economia circolare

L’idea di Ricoeso si bassa su un processo circolare che dà vita agli arredi: i rifiuti inerti provenienti dai cantieri edili vengono conferiti presso l’impianto di trattamento che li trasforma in aggregati riciclati, sotto forma di sabbia e breccia; con queste ultime, attraverso un processo di lavorazione, vengono creati arredi urbani dal design accattivante, messi poi sul mercato.

In questo modo sabbia e ghiaia non devono più essere estratti dai fiumi o dalle cave, ma possono essere sostituiti da sabbia e ghiaia riciclati. Oltre a questo importante risparmio ambientale si sviluppa un altro aspetto positivo, l’apertura di un nuovo mercato per i prodotti che derivano dal riciclo dei rifiuti che derivano dalle attività di costruzione e demolizione. Oggi più che mai si sente parlare di termini come raccolta differenziata, riciclo, massimizzazione del riciclo ma, tutti questi processi che compongono l’insieme dell’economia circolare, se alla fine non trovano un mercato pronto a recepire, ad acquistare e ad andare incontro all’uso dei prodotti circolari, si blocca tutto.

L’apertura di nuovi mercati

Il progetto tanto più sostenibile alla luce di un processo di riciclo dei rifiuti inerti che coinvolge l’Italia con numeri importanti. Infatti, il nostro Paese produce ogni anno circa 68 milioni di tonnellate di rifiuti inerti, di questi, circa 40 milioni di tonnellate vengono riciclati per tornare nuovamente prodotti, ma non tutti trovano adeguato mercato. Il progetto di Ricoeso è quello di proporre un nuovo mercato per gli aggregati riciclati e l’idea è quella di realizzarlo appunto con un occhio anche all’aspetto estetico, quindi al design e alla funzionalità dei prodotti.

Il battesimo della nuova azienda si è tenuto nei giorni scorsi nel corso della manifestazione “Il Festival del Verde e del Paesaggio” (tenutasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 13-14-15 maggio), dove Ricoeso all’interno del proprio stand ha riprodotto una vera e propria “città circolare” (vedi foto allegata), mettendo in mostra tutti gli arredi urbani presenti nel suo catalogo.

La vocazione di Ricoeso è rivolta alla ricerca di nuovi mercati e di nuove frontiere da raggiungere e superare per trovare nuovi mercati per i prodotti che derivano dal riciclo. Per questo la startup è aperta a nuove possibilità e a nuove prospettive. Proprio in quest’ottica nei prossimi mesi l’azienda ufficializzerà partnership con primari operatori della grande distribuzione con cui sono in via di definizione accordi per la diffusione dei prodotti a marchio Ricoeso.