Per produrre elettricità dalle correnti marine ora ci sono gli aquiloni subacquei

Grazie a questa nuova tecnologia è possibile sfruttare le correnti di marea a basso flusso per produrre energia rinnovabile ed economica per le piccole isole

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 17 Gennaio 2023 15:30

La società Minesto ha inventato un modo per produrre energia pulita a basso costo dal mare, chiamato “Sea Dragon”. Questo sistema, che somiglia ad un aereo ma si comporta come un aquilone, è già stato collaudato con successo per oltre un anno nelle isole Faroe dell’estremo nord Europa.

Il sistema Sea Dragon della Minesto utilizza la corrente marina per far muovere una turbina a elica, che trasforma l’energia cinetica in elettricità. L’elettricità viene poi trasferita alla terraferma attraverso un cavo di ancoraggio. La dimensione della Sea Dragon varia dai 4 ai 12 metri di larghezza e può produrre una quantità di energia compresa tra 50KW e 1.2MW. Questo sistema è molto più efficiente e conveniente rispetto alle vecchie dighe mareomotrici, che sfruttano le maree per produrre elettricità.

La manta come modello

Il prototipo Sea Dragon è stato progettato per “muoversi” nelle correnti di marea e fluviali, ispirandosi alla forma di una manta. Il cuore del sistema è un aquilone realizzato in schiuma e fibra di vetro, ancorato ad un generatore dotato di un motore elettrico, che è a sua volta fissato al fondale. La forza della corrente fa muovere l’aquilone nella direzione del flusso, mentre il movimento del cavo genera energia elettrica che può essere immagazzinata in una batteria o immessa direttamente nella rete municipale. Quando l’aquilone raggiunge l’estensione massima del cavo, si richiude per offrire un profilo più snello alla corrente, mentre il motore riavvolge il cavo.

L’energia prodotta dagli aquiloni

Il principio alla base del sistema Sea Dragon di Minesto è simile a quello di un aquilone che vola nel vento, ma con l’ala sott’acqua che utilizza la forza della portanza idrodinamica creata dalla corrente marina. Un sistema di controllo a bordo con timoni guida gli aquiloni in una traiettoria a forma di otto, mentre l’acqua scorre attraverso la turbina del sistema generando elettricità con potenze nominali comprese tra 50 kW e 1,2 MW.

L’energia delle maree

Rispetto ad altre fonti di energia rinnovabile come l’eolico, l’energia delle maree è più stabile. Per questo motivo, i dispositivi come Sea Dragon di Minesto rappresentano una soluzione promettente per il futuro dell’energia rinnovabile, in grado di offrire prestazioni ancora maggiori con costi più contenuti.

Il collegamento alla rete

Nel novembre 2018, Minesto ha firmato un accordo di collaborazione con il principale produttore e distributore di energia delle isole Faroe, SEV, per l’installazione, la messa in servizio e la gestione di due unità connessa alla rete del modello DG100 di Minesto, parte della tecnologia unica dell’azienda chiamata Deep Green. L’accordo include anche un accordo di acquisto di energia elettrica in cui SEV si impegna ad acquistare l’energia elettrica generata dai convertitori di energia delle maree di Minesto.

Nel dicembre 2020, Minesto ha raggiunto l’obiettivo di fornire elettricità alla rete delle isole Faroe dal sistema di aquiloni marini DG100 in Vestmannasund. Questo importante traguardo storico – la prima volta che un aquilone marino ha prodotto elettricità per la rete – è stato il risultato di un programma di installazione, collaudo e messa in servizio di successo durante l’estate e l’autunno del 2020.

Il progetto Deep Green Island Mode

Nel giugno 2019, Minesto ha ricevuto un contributo di 2,5 milioni di euro dal programma SME Instrument della Commissione Europea. Il finanziamento assegnato supporta l’installazione della tecnologia Minesto alle Isole Faroe insieme alla società di servizi pubblici SEV. L’obiettivo del progetto, chiamato Deep Green Island Mode (DGIM), è quello di installare le prime due unità di microgrid commercialmente valide in un ambiente di produzione.

Il successo della dimostrazione di DGIM costituirà il primo passo verso lo sviluppo di legami commerciali con le utility in tutta Europa, sia per i sistemi di microgrid su scala ridotta che come catalizzatore per l’adozione sul mercato di sistemi Deep Green su scala più ampia.

Il contesto

15 milioni di europei vivono nelle 2.400 isole abitabili che si trovano in Europa, con una media di circa 1.500 famiglie per isola. Come riconosciuto dalla Commissione europea, l’energia delle isole è costosa, inquinante, inefficiente e dipendente da forniture esterne, con impatti negativi significativi sulle emissioni, sulla competitività delle imprese e sull’economia.

Le alternative rinnovabili esistenti spesso non sono adatte a queste comunità, come l’energia eolica e solare, poiché l’energia che generano è imprevedibile e intermittente, il che rende difficile fare affidamento su di essa. Anche la tecnologia convenzionale per l’energia delle maree è spesso inadatta, in quanto richiede forti flussi di marea (oltre 2,5 m/s) che si verificano solo in alcuni specifici punti caldi del mondo. La tecnologia sviluppata da Minesto riesce però a superare tutti questi limiti.