Italia campione d’Europa per raccolta e riciclo di carta e cartone

Con oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici raccolti dai comuni, l'Italia, per il secondo anno consecutivo ha raggiunto l'obiettivo UE 2030

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 27 Luglio 2022 11:57

Il Ventisettesimo Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia presentato da Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica, conferma che l‘Italia è ancora una volta campione d’Europa per la sostenibilità. Questo risultato è frutto degli sforzi compiuti dagli ultimi governi per incentivare la raccolta differenziata e il riciclo, e dimostra che l’Italia è sulla buona strada per diventare un modello di sostenibilità a livello internazionale.

Nel 2021, oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiale cellulosico sono stati differenziati complessivamente in tutto il Paese. La crescita più̀ significativa si è registrata nel Sud Italia, con un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente. Messina è stata premiata come il comune più virtuoso d’Italia e ospiterà la presentazione dei dati nazionali.

L’economia circolare è un gioco di squadra

Il 2021 è stato un altro anno di successo per la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia: abbiamo superato i 60 kg per abitante, un traguardo importante che ci permette di guardare al futuro con ottimismo. Grazie all’azione coordinata di cittadini, Comuni e gestori, siamo riusciti a consolidare il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, attestandoci all’85%: un risultato che ci permette di superare l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2030. Continuiamo così a essere un esempio da seguire per il resto del mondo nel settore del riciclaggio e della sostenibilità.

Risultati frutto di un “dream team” affiatato, un gioco di squadra in cui Comieco opera da playmaker, ma dove ogni membro della squadra è chiamato ad un ruolo preciso da coprire per garantire la circolarità̀ del settore. Risultati concreti che sono la base per ulteriore crescita nei prossimi anni: i margini ci sono e non sono trascurabili. Solo con un grande impegno condiviso sarà̀ possibile raccogliere e avviare a riciclo 800.000 tonnellate di carta e cartone che ancora si stima finiscano nell’indifferenziato, con il duplice obiettivo di ridurre il gap del Sud con il Nord e sviluppare la raccolta sull’intero territorio nazionale.

I dettagli della raccolta differenziata

Il Rapporto delinea una situazione italiana caratterizzata da un andamento ovunque positivo, i volumi complessivi di raccolta comunale crescono di oltre 110.000 tonnellate, segnale importante dopo lo stop registrato con i dati del 2020.

Al Nord i dati mostrano come si sia tornati ai livelli 2019 recuperando completamente il passo falso del 2020. La raccolta cresce di 36mila tonnellate (+2%), con Liguria e soprattutto Emilia-Romagna a trascinare la ripresa. Quest’ultima, con oltre 88 kg/anno di raccolta pro-capite, si colloca anche in testa alla graduatoria a livello nazionale. Una menzione particolare per la Lombardia che con oltre 570mila tonnellate è il bacino regionale più rappresentativo in termini di volumi raccolti.

Il Centro, che nel passaggio da 2019 al 2020 era sceso di oltre 20mila tonnellate, fa registrare un +37mila ton (+4,5%) recuperando con gli interessi quando era stato perduto. Anche in questo caso il traino viene da un territorio che ha il riciclo nel proprio DNA. La Toscana, grazie alla ripresa dei flussi turistici ma anche a interventi sui servizi, contribuisce per quasi il 50% alla crescita d’area e con oltre 85 kg/ab si posizione al secondo posto nazionale della raccolta pro-capite.

Il Sud conferma anche nel 2021 l’aumento della raccolta differenziata di carta e cartone e il suo percorso di recupero nei confronti delle macroaree Nord e Centro con 38.000 tonnellate in più: una crescita del 4,3% , migliore di quanto fatto l’anno precedente. Il salto più consistente è quello della Sicilia che con +14mila tonnellate supera i 40 kg/ab per la prima volta nella sua storia, contribuendo per ben 1/3 alla crescita del Mezzogiorno e per il 13% alla crescita complessiva nazionale. Il modello però è quello della Sardegna che con oltre 60 kg/ab guida la classifica pro-capite al meridione ed è in linea con il dato medio nazionale. Se tutto il Sud raccogliesse come l’isola dei nuraghi si arriverebbe ad una raccolta complessiva di oltre 1,2 milioni di tonnellate rispetto alle 940mila attuali.

Il trend di crescita nazionale deve svilupparsi su un doppio binario: più̀ quantità, ma anche più qualità. Se, infatti, la raccolta del cartone presso le attività commerciali si conferma su standard di eccellenza (frazioni estranee = 0,79%), sul versante “famiglie” in media circa il 50% delle quantità gestite da Comieco necessita di una lavorazione industriale per il raggiungimento di livelli soddisfacenti, percentuale che al Sud arriva al 75%. Assicurare la migliore qualità già in fase di raccolta diventa quindi essenziale per migliorare l’efficienza e l’economicità lungo tutta la filiera del riciclo.

La raccolta convenzionata dall’accordo ANCI-CONAI

Anche se l’incertezza ha regnato ancora sovrana nella prima parte del 2021, gli operatori della filiera hanno puntato sul ruolo sussidiario di Comieco come garante del riciclo. A partire dalla seconda metà dell’anno, tuttavia, la richiesta interna ed estera di materiale e le crescenti quotazioni hanno invertito la tendenza. Molti convenzionati hanno quindi ridotto il ricorso a Comieco e riciclato al di fuori della convenzione una quota sempre maggiore della propria raccolta. La filiera, attraverso Comieco e il sistema delle convenzioni, si conferma comunque sussidiaria al mercato garantendo la circolarità del sistema.

Come dichiarato da Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco, attraverso le 983 convenzioni attive, nel 2021 Comieco ha corrisposto ai Comuni 218 milioni di euro, con un aumento del 44% rispetto al 2020, per la presa in carico e l’avvio a riciclo di oltre 2,5 milioni di tonnellate, pari a circa il 70% della raccolta differenziata comunale in Italia: il picco massimo di quantità gestite in tanti anni di storia.

Una crescita significativa (+67 milioni di euro rispetto al 2020) avvenuta in parte per i maggiori volumi presi in carico dal Consorzio, ma soprattutto per i nuovi corrispettivi per imballaggi (+24 milioni) e per le frazioni similari (+43 milioni) introdotti dal 1° maggio 2020 con l’entrata in vigore del quinto ciclo dell’accordo ANCI-CONAI, applicati per la prima volta nell’arco di 12 mesi. A questi vanno aggiunti oltre 46milioni di euro per i servizi di valorizzazione per un totale di risorse al territorio di 264 milioni di euro.

L’Italia conferma il suo record sulla sostenibilità

Lo scorso anno l’Italia ha raggiunto l’obiettivo dell’Unione Europea per il tasso di riciclaggio degli imballaggi cellulosici, grazie alle raccolte differenziate comunali e ai flussi di imballaggi intercettati presso aziende e grandi utilizzatori. Questo risultato è stato possibile grazie alla capillarità del sistema industriale del Belpaese, che si è rivelato resiliente anche in periodi difficili come quello della pandemia. Le realtà considerate più periferiche hanno contribuito in modo significativo alla tutela del territorio, dimostrandosi fondamentali per il Paese.