L’estate del 2022 segna finalmente il ritorno dei grandi eventi dopo due anni di pandemia. E l’evento più sensazionale di tutti non poteva che arrivare dal re indiscusso dei live italiani: Jovanotti. Lorenzo trascina ancora una volta migliaia di italiani in spiaggia con il suo Jova Beach Party, che già nel 2019, alla sua prima edizione, è stato un evento assolutamente unico.
“Jova Beach Party è la mia idea di festa totale, dove la musica live, la consolle, la natura, la tecnologia, l’incontro di mondi, la cultura pop, gli artisti, il cibo buono ecc. sono gli elementi di una cosa nuova, unica al mondo e antica come il mondo: la festa” scrive sui social Lorenzo a pochi giorni dalla prima data del tour a Lignano Sabbiadoro.
“Ci hanno provato a definire JBP quelli che devono sempre definire le cose e dare dei nomi, a dire assomiglia a questo o a quest’altro ma non è vero, è una cosa unica, mitica, un salto senza rete ogni giorno diverso. Organizzare Jova Beach Party rasenta l’impresa folle, da tutti i punti di vista, ma quello che lascia nei cuori e quello che mette in circolo sul piano della consapevolezza ambientale e dei temi della sostenibilità è importante. A JBP va in scena la gioia, ci si diverte, è uno sport estremo vivere una giornata intera immersi in questa ‘cosa’”.
Una “cosa” che – chi l’ha già vissuta nel 2019 lo sa – è davvero sbalorditiva. Il Jova Beach Party è il primo grande evento itinerante al mondo che parla di ambiente. Jovanotti è sempre stato un passo avanti, e ha sempre difeso fortemente le sue posizioni che qualcuno chiamerebbe “terzomondiste” o “sostenibili”. Poco importa la dicitura: contano i fatti.
Jova Beach Party esiste per far stare bene le persone, dice Lorenzo. E per creare un nuovo modo di fare eventi e sensibilizzare anche chi, fino a poco fa, poteva considerarsi lontanissimo da qualsiasi forma di attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità. D’altra parte, il mondo si cambia così: con pensieri e azioni spiazzanti.
E il JBP spiazzante lo è alla massima potenza: è una scarica di adrenalina pura che va oltre qualunque immaginazione, provare per credere. Oltre alla musica, l’obiettivo del Jova Beach Party è lasciare il segno senza lasciare segni, attraverso un lavoro incredibile di tutela dell’ambiente, sviluppato con la collaborazione di diversi partner su ogni singolo segmento che riguarda l’organizzazione del più grande evento live italiano sulle spiagge.
RI-PARTY-AMO, il progetto sostenibile del Jova Beach Party
Il progetto ambientale del Jova Beach Party è stato ideato da Trident Music con WWF e i Comuni coinvolti: al Jova Beach tutti i partner e i fornitori sono coinvolti in un’ottica green. RI-PARTY-AMO è il progetto nato dalla collaborazione tra il Jova Beach Party, Intesa Sanpaolo e WWF Italia con l’obiettivo di pulire e recuperare 20 milioni di metri quadri di spiagge, laghi, fiumi e fondali in tutta Italia.
Nel 2019 è stato straordinario vedere la cura e la rapidità con cui, a concerto finito, la spiaggia è stata ripulita in pochissimo tempo. In tutte le tappe del tour un rito che si è ripetuto, alla perfezione.
Tutte le iniziative
Per dare un numero, solo nel Mediterraneo finiscono circa 230mila tonnellate di plastica ogni anno, l’equivalente di 500 container pieni di rifiuti plastici al giorno. Da settembre 2022, per un anno intero, sarà possibile partecipare a 24 grandi iniziative di mobilitazione e ad oltre 2mila attività che coinvolgeranno oltre 10mila volontari (le prime due mobilitazioni saranno il 18 e il 25 settembre 2022, e solo con queste si puliranno circa 2 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi e fiumi).
RI-PARTY-AMO è articolato in tre principali pilastri: la pulizia delle spiagge naturalmente, i progetti di ricostruzione naturale e attività di educazione che coinvolgono le generazioni più giovani.
Raccolta fondi
Grazie ad una grande campagna di raccolta fondi attiva sulla piattaforma di crowdfunding For Funding di Intesa Sanpaolo (ForFunding.it/Ripartyamo), ad oggi sono stati già donati circa 3 milioni di euro che saranno utilizzati per le operazioni di pulizia, per realizzare 6 macro azioni di ripristino degli habitat e per organizzare 8 incontri nelle università italiane e numerosi workshop nelle scuole, capaci di coinvolgere un totale di 100mila studenti.
Tra tutti coloro che avranno contribuito alla raccolta, 4mila persone avranno la possibilità di partecipare a due esclusivi concerti che Jovanotti terrà all’Atlantico di Roma e all’Alcatraz di Milano il 12 e il 14 novembre.
Ricostruzione di ambienti fragili
Ri-Party-Amo sarà anche un progetto pilota per mostrare come, attraverso opere di ingegneria naturalistica e restauro naturale, si possono produrre benefici ambientali permanenti in alcuni degli ambienti più fragili e degradati. Quattro gli habitat oggetto dell’intervento: zone umide, fiumi, laghi ed ecosistemi dunali.
Prime fra tutti le zone umide: elementi chiave del ciclo dell’acqua che svolgono un ruolo di collegamento ecologico di grande importanza, fra cui il controllo delle inondazioni. Poi ci sono i fiumi, che in Italia sono circa 1.200, di cui il 41% è ben al di sotto di un buono stato ecologico. Si aggiungono i laghi – solo il 20% in Italia è in buono stato – e le dune che, insieme alle coste sabbiose, sono ambienti fragili attualmente esposti a numerose pressioni e particolarmente minacciati.
Il bacino del Mediterraneo, ad esempio, è uno degli hotspot mondiali di biodiversità ma, allo stesso tempo, è una delle regioni del mondo maggiormente soggette ad una forte pressione antropica storica. Grazie a Ri-Party-Amo verranno ricostruiti alcuni ambienti naturali fortemente danneggiati attraverso 6 grandi opere di ingegneria naturalistica in altrettante aree, ripristinando gli habitat e migliorando la fruibilità da parte delle comunità locali.
Le aree in cui saranno collocati gli interventi sono gli habitat dunali di Torre Flavia (RM) e di Marina di Ravenna, le zone umide di Albenga (SV), le sponde e le aree limitrofe del fiume Seveso a Bresso (MI), il Bosco di Policoro (MT) e le dune di Castel Volturno (CE).
I progetti con i giovani nelle scuole
Il terzo pilastro di attività è l’educazione ambientale. 8 incontri nelle università italiane saranno organizzati da Intesa Sanpaolo e WWF Italia, in cui verrà presentato il progetto e la partecipazione al Jova Beach Party 2022. Ben 4mila giovani e studenti saranno coinvolti in workshop multidisciplinari e pratici sulle tematiche ambientali per confrontarsi con gli esperti e i volontari coinvolti nel progetto.
Vengono lanciate poi 20 borse di studio per il corso online “Il Manager della Biodiversità” per l’anno accademico 2022/2023, promosso dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Sostenibilità. Insieme alle borse di studio, il WWF Italia attiverà 4 esperienze di volontariato formativo presso la sede WWF di Roma, della durata di 6 mesi, per gli studenti più meritevoli.
Sarà finanziato anche uno speciale programma didattico per le scuole elementari e medie in tutta Italia, attraverso il coinvolgimento di 4mila classi, 100mila alunni e altrettante famiglie.
L’acqua al JBP
Organizzazione impeccabile, che abbiamo visto con i nostri occhi. Anche l’acqua minerale al Jova Beach Party viene venduta solo in lattine di alluminio grazie alla collaborazione con Acqua San Bernardo, per limitare la plastica monouso e massimizzare le quantità di alcuni materiali, come l’alluminio appunto, facilmente riciclabile.
Le bottigliette in PET che saranno utilizzate dai professionisti e dai lavoratori sono realizzate 100% R-PET e, una volta utilizzate, saranno avviate a riciclo per rientrare nel ciclo produttivo per essere trasformate in nuovi oggetti o abbigliamento.
Il packaging al JBP
I packaging del JBP sono progettati e realizzati da Seda International Packaging Group, multinazionale italiana leader globale negli imballaggi per uso alimentare e per la ristorazione che, dal 1964, fornisce le più innovative soluzioni di packaging sostenibile in carta per le maggiori aziende del settore alimentare.
In Italia oggi si ricicla oltre l’85% del packaging in carta utilizzato e questo permetterà anche ai prodotti in carta presenti nei villaggi JPB di avere tante altre nuove vite, diventando così sacchetti in carta, scatole, fazzoletti e tanto altro ancora.
La carta impiegata per produrre i packaging disponibili durante il tour, inclusi i bicchieri e i contenitori per il cibo, è certificata e proviene interamente da foreste europee gestite in modo sostenibile. Le foreste giocano un ruolo insostituibile nell’ecosistema ambientale europeo perché generano un effetto climatico positivo stimato in un assorbimento di 806 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, pari al 20% di tutte le emissioni fossili nell’Unione Europea.
L’utilizzo di materie prime certificate assicura la provenienza e la rintracciabilità dei prodotti a base di fibra e garantisce che per ogni albero utilizzato se ne ripiantano da 3 a 5.
La raccolta differenziata al JBP
Naturalmente non poteva mancare la raccolta differenziata a tappeto. Un esempio virtuoso di economia circolare, fatto di condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.
ERICA è il partner del Jova Beach Party che si occupa della gestione e produzione dei rifiuti durante i live. Tutti gli sponsor hanno inviato la tipologia e le caratteristiche tecniche del materiale che volevano utilizzare o distribuire, gadget compresi, in modo da concordare l’opportunità o no di cambiare l’oggetto a favore di un oggetto più eco-friendly e riutilizzabile, concordando poi il tipo di imballaggio finale che l’utente avrebbe ricevuto.
Dopo aver ridotto al massimo i rifiuti e mappato tutti i rifiuti immessi al JBP, sono stati raccolti in modo differenziato, attraverso l’installazione di eco-isole, anche grazie alla collaborazione con i consorzi di filiera come COREPLA, RICREA e CIAL.
Il cibo al JBP
Il Jova Beach party 2022 è anche food saving, insieme a Banco Alimentare. Come la scorsa edizione, ogni tappa prevede anche la presenza di attività di ristorazione e Banco Alimentare ha il compito di recuperare eventuali eccedenze di alimenti che alla fine di ogni evento dovessero risultare invendute e quindi potenzialmente sprecate.
A fine concerto i volontari Banco Alimentare scendono in spiaggia per ritirare dai food truck alimenti, frutta, pane eccedenti che verranno consegnati a strutture convenzionate che sul territorio offrono aiuto alimentare a persone e famiglie in difficoltà.