Caricabatterie universale per tutti: la decisione dell’UE

Passo avanti dell'UE verso l'inserimento nella legge per il caricabatterie universale con standard USB-C per piccoli dispositivi elettronici, Apple è avvisata

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Ridurre la produzione di rifiuti elettronici grazie all’introduzione di uno standard per i caricabatterie della maggior parte dei dispositivi elettronici. È questo l’obiettivo dell’Unione Europea che ha ricevuto il parere favorevole degli eurodeputati.

Per il mercato interno dell’UE, i deputati della commissione hanno votato a favore della relazione presentata dall’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba che ha anche ricevuto mandato per avviare i negoziati con il Consiglio dell’UE e con la Commissione europea per l’approvazione di un testo finale.

Una volta concluse le trattative e approvata la legge, le aziende avranno 24 mesi di tempo per mettere in pratica le nuove regole.

La proposta del caricabatterie universale

La proposta prevede di imporre lo standard USB-C per i caricabatterie di smartphone, tablet, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console portatili per videogiochi e altoparlanti portatili venduti all’interno dell’UE. Secondo gli intenti, l’introduzione di un cavo di ricarica comune per tutti questi dispositivi permetterebbe di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti elettronici.

Sono però previste delle esenzioni, queste riguardano i dispositivi troppo piccoli per avere una porta USB-C, come ad esempio smartwatch, i fitness tracker e alcuni dispositivi sportivi

La maggior parte dei produttori utilizzano già lo standard USB-C per i propri dispositivi e quindi per loro non ci sarebbero problemi. Discorso diverso per i produttori che usano uno standard di ricarica proprietario per ricaricare i propri dispositivi, come ad esempio Apple che usa il formato Lightning per i suoi caricabatterie. Se l’obbligo dello standard USB-C diventasse legge, anche la casa di Cupertino dovrebbe adottare questo standard per continuare a vendere i suoi dispositivi in Europa.

Questa proposta fa parte di un più ampio sforzo dell’UE per affrontare il tema della sostenibilità dei prodotti, in particolare dell’elettronica nel mercato europeo e per ridurre i rifiuti elettronici. L’obiettivo è quello di estendere l’obbligo dello standard anche per i computer portatili.

I deputati hanno inoltre concesso tempo fino al 2026 alla Commissione europea per adottare uno standard universale anche per la ricarica wireless. Questo con lo scopo di prevenire la frammentazione in un mercato sempre più in espansione e non lasciare scappatoie aperte ai produttori.

Informazioni chiare sulla ricarica

I deputati vogliono anche imporre ai produttori di fornire informazioni chiare ai consumatori ed etichettature sui nuovi dispositivi sulle opzioni di ricarica, così come se un nuovo prodotto include o meno il caricabatterie. Questo aiuterebbe ad evitare confusione e faciliterebbe le decisioni di acquisto dei consumatori che spesso possiedono già diversi dispositivi e non sempre hanno bisogno di un caricabatterie aggiuntivo. Infatti, secondo un sondaggio, un consumatore su tre ha affermato di non avere nemmeno aperto il caricabatterie all’interno della confezione di un nuovo dispositivo.

Riduzione dei rifiuti

Secondo una recente ricerca, ogni anno vengono spediti in Europa mezzo miliardo di caricabatterie per dispositivi portatili che ogni anno generano tra le 11.000 e le 13.000 tonnellate di rifiuti elettronici. L’introduzione di un unico caricabatterie per i dispositivi elettronici porterebbe vantaggi per tutti.

Aiuterebbe l’ambiente perché favorirebbe il riutilizzo dei vecchi dispositivi elettronici, farebbe risparmiare denaro e ridurrebbe i costi inutili e i disagi sia per i produttori che per i consumatori.

L’opposizione di Apple

Apple si è già espressa contro i piani di adozione di un caricabatterie standard. Questo perché secondo la casa di Cupertino, imporre un unico connettore soffoca l’innovazione piuttosto che incoraggiarla, sempre secondo Apple, questo a sua volta danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo.