Arriva una tassa sulle auto elettriche: ecco dove e perché

Secondo gli economisti del Fondo Monetario Internazionale la Norvegia dovrebbe imporre una tassa sulle auto elettriche di lusso 

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Redazione

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Secondo gli economisti del Fondo Monetario Internazionale la Norvegia dovrebbe imporre una tassa sulle auto elettriche di lusso per ridurre il costo complessivo dei generosi incentivi elargiti negli ultimi anni per incentivare i cittadini ad acquistare veicoli a batterie.

Il ‘paper’ del Fondo

La “raccomandazione” è contenuta all’interno di un paper di 25 pagine pubblicato la scorsa settimana. “Le nostre stime – si legge nel sommario del rapporto – suggeriscono che i risparmi sulle emissioni a livello familiare derivanti dall’acquisto di veicoli elettrici aggiuntivi sono limitati, con conseguenti elevati costi di abbattimento impliciti degli incentivi fiscali norvegesi relativi ai risparmi sulle emissioni”.

Al momento, infatti, nel Paese scandinavo non è previsto alcun tipo di prelievo fiscale per i modelli elettrici di fascia alta delle varie case automobilistiche come Porsche, Jaguar, Mercedes-Benz, Tesla o Audi.

La Norvegia ha previsto di vietare la vendita di auto a benzina e diesel entro il 2025, un obiettivo che è stato deciso di perseguire con una massiccia campagna di agevolazioni a favore delle auto a batteria nel corso degli ultimi anni. Nel 2020 il 54% di tutte le nuove auto vendute in Norvegia montava un motore elettrico, un record a livello globale, in aumento rispetto al 42% nel 2019 e che dieci anni fa risultava essere pari all’1%.

Una politica che però ha avuto ed ha un costo rilevante per le casse dello Stato. Il governo ha stimato per lo scorso anno una perdita per le entrate statali pari a 19,2 miliardi di corone norvegesi (più di 1,8 miliardi di euro) equivalente a circa 250.000 corone in media (più o meno 24mila euro) per ogni nuova auto elettrica venduta.

Ciò che ha fatto notare il Fondo Monetario Internazionale è che più costosa è l’auto, maggiori sono le imposte a cui lo stato rinuncia, dando così i maggiori sussidi impliciti alle famiglie ad alto reddito e aumentando anche il costo per tonnellata di emissioni di carbonio risparmiate. “La Norvegia potrebbe migliorare la destinazione dei suoi incentivi fiscali per aumentare il loro impatto ambientale”, si legge nel rapporto.

Cambiare i sussidi

Tra i miglioramenti suggeriti c’è quello di offrire sussidi per sostituire le auto a benzina e diesel, aggiungendo che la Norvegia dovrebbe anche considerare la possibilità di aumentare le tasse imposte sulle auto inquinanti. Gli economisti FMI hanno infatti sottolineato che i risparmi stimati in termini di emissione sono molto maggiori se i veicoli elettrici sostituiscono le auto con motori a scoppio.

“L’esperienza della Norvegia può anche aiutare a ispirare politiche simili in altri paesi mentre promuovono le proprie strategie nazionali di mitigazione del clima”, hanno concluso.