A causa dell’inquinamento l’aspettativa di vita scende di 2-3 anni

L'inquinamento atmosferico rappresenta una "minaccia significativa" per la salute globale delle persone, al pari dell'impatto dato dal consumo di tabacco o di alcol

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 14 Settembre 2023 11:48

Incrementando la riduzione dei livelli di PM2.5 al di sotto dei limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si potrebbe prolungare la durata media della vita a livello globale di 2,3 anni. Questo potrebbe portare a un guadagno stimato di circa 17,8 miliardi di anni di vita, che altrimenti sarebbero stati persi a causa di morti premature. Questo dato rivela l’importanza cruciale di affrontare il problema delle particelle sottili nell’aria.

L’impatto delle PM2.5 sulla speranza di vita globale è sorprendente: è sette volte maggiore rispetto a quello del virus dell’HIV, cinque volte maggiore rispetto agli incidenti stradali e più di tre volte maggiore rispetto all’abuso di alcool. Questa analisi è stata condotta dall’Università di Chicago e è stata pubblicata nell’ultimo aggiornamento annuale dell’Air Quality Life Index, un rapporto che valuta la qualità dell’aria a livello mondiale. Questi risultati mettono in luce l’importanza cruciale di migliorare la qualità dell’aria per la salute e la longevità della popolazione globale.

Inquinamento atmosferico in Asia meridionale: un grave problema di salute pubblica

L’Asia meridionale è la regione del mondo più colpita dall’inquinamento atmosferico. I livelli di inquinamento sono particolarmente elevati in India, Pakistan e Bangladesh, dove l’inquinamento da polveri sottili (PM2.5) può raggiungere livelli decine di volte superiori ai limiti raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica sono molto gravi. Le polveri sottili possono penetrare nelle profondità dei polmoni, provocando una serie di problemi respiratori, come asma, bronchite e polmonite. Possono anche causare malattie cardiache, cancro ai polmoni e ictus.

Secondo la stima EPIC, gli abitanti del Bangladesh, dove il livello medio di esposizione alle PM2.5 è stimato in 74 µg/m3, potrebbero guadagnare 6,8 anni di aspettativa di vita se la soglia di inquinamento fosse abbassata a 5 µg/m3, il livello raccomandato dall’OMS.

La capitale indiana, Nuova Delhi, è la “megalopoli più inquinata del mondo”, con un livello medio annuo di 126,5 µg/m3. L’inquinamento atmosferico a Nuova Delhi è dovuto a una serie di fattori, tra cui il traffico intenso, la combustione di combustibili fossili e la combustione di rifiuti.

L’inquinamento atmosferico è un grave problema di salute pubblica in Asia meridionale. È necessario adottare misure urgenti per ridurre l’inquinamento e proteggere la salute dei cittadini.

La lotta all’inquinamento atmosferico in Cina

La Cina, invece, ha “compiuto notevoli progressi nella lotta all’inquinamento atmosferico” iniziata nel 2014, ha dichiarato all’AFP Christa Hasenkopf, direttore dei programmi sulla qualità dell’aria dell’EPIC. L’inquinamento atmosferico medio nel Paese è diminuito del 42,3% tra il 2013 e il 2021, ma rimane sei volte superiore alla soglia raccomandata dall’Oms. Se questi progressi continueranno nel tempo, la popolazione cinese dovrebbe guadagnare in media 2,2 anni di aspettativa di vita, secondo l’EPIC. Questi dati evidenziano gli sforzi significativi compiuti dalla Cina nella lotta all’inquinamento atmosferico e la possibilità di miglioramenti futuri per la salute pubblica nel paese.

Disparità tra inquinamento atmosferico e risorse

In generale, le regioni del mondo più esposte all’inquinamento atmosferico sono quelle che ricevono meno risorse per combatterlo. Come spiega Christa Hasenkopf, esiste una profonda discrepanza tra i luoghi in cui l’aria è più inquinata e quelli in cui vengono impiegate più risorse a livello globale per affrontare il problema.

Mentre esistono meccanismi internazionali per combattere l’HIV, la malaria e la tubercolosi, come il Fondo Globale, che investe 4 miliardi di dollari all’anno in queste malattie, non esiste un equivalente per l’inquinamento atmosferico.

Eppure, l’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita media di una persona nella Repubblica Democratica del Congo e in Camerun più dell’HIV, della malaria e di altre malattie. Questa discrepanza evidenzia la necessità urgente di dedicare risorse globali alla lotta contro l’inquinamento atmosferico per proteggere la salute pubblica nelle regioni più colpite.

Inquinamento atmosferico: progressi e sfide

Il Clean Air Act, un programma federale negli Stati Uniti, ha contribuito a ridurre l’inquinamento atmosferico del 64,9% dal 1970, portando a un aumento di 1,4 anni nell’aspettativa di vita media degli americani. In Europa, la qualità dell’aria è migliorata negli ultimi decenni, seguendo la stessa tendenza degli Stati Uniti, tuttavia esistono ancora grandi disparità tra l’est e l’ovest del continente. Questi sforzi erano, tra l’altro, minacciati dall’aumento dei mega-incendi boschivi in tutto il mondo, causati dalle temperature più elevate e da siccità più frequenti legate ai cambiamenti climatici. Questi incendi provocano picchi di inquinamento atmosferico, come nel caso della storica stagione degli incendi in California nel 2021, che ha portato a un inquinamento atmosferico nella contea di Plumas cinque volte superiore alla soglia raccomandata dall’Oms. Inoltre, i recenti mega-incendi che hanno colpito il Canada nell’estate del 2023 hanno causato aumenti significativi dell’inquinamento nelle regioni di Quebec, Ontario e negli Stati Uniti orientali.

Inquinamento atmosferico: un’emergenza per i bambini

Un recente studio dell’UNICEF ha rivelato che nel 2019, oltre 5.800 bambini e adolescenti residenti in Europa e Asia centrale sono morti a causa dell’inquinamento atmosferico. L’85% di questi giovani non aveva nemmeno compiuto un anno di età.

Questi dati drammatici mostrano che l’inquinamento atmosferico è una grave minaccia per la salute dei bambini. I polmoni dei bambini sono più fragili di quelli degli adulti e sono quindi più vulnerabili agli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico.

L’inquinamento atmosferico può causare una serie di problemi di salute ai bambini, tra cui:

  • Infezioni respiratorie acute
  • Asma
  • Malattie cardiovascolari
  • Cancro

L’UNICEF ha affermato che è “cruciale” ridurre l’inquinamento atmosferico per proteggere la salute dei bambini. La riduzione dell’inquinamento atmosferico comporterebbe anche benefici per l’intera società, tra cui:

  • Riduzione dei costi sanitari
  • Miglioramento dell’apprendimento
  • Aumento della produttività
  • Ambiente più sicuro e pulito per tutti