Il termine IDEM, nel contesto dell’economia e della finanza, si riferisce all’Italian Derivatives Market, ovvero un mercato finanziario nel quale si negoziano dei contratti che, per loro natura intrinseca, derivano il proprio valore da attività o strumenti sottostanti. Nato nel 1994, questo mercato è gestito dalla clearing house, cioè la cassa di compensazione e garanzia, che ha il compito di stabilirne i margini, ovvero le somme che i partecipati versano come forma di garanzia della propria posizione, e assicurare il buon fine dei contratti assumendo il ruolo di controparte nelle operazioni.
IDEM, gli strumenti finanziari scambiati
Sull’IDEM vengono scambiati degli specifici strumenti finanziari, quali i futures e le opzioni. Entrando più nel dettaglio, i contratti scambiati su questo mercato interessano:
- i future sull’indice S&P/Mib;
- i mini future sull’indice S&P/Mib;
- quelli di opzione sull’indice S&P/Mib;
- quelli di opzione su azioni (ISO-α);
- gli stock futures.
La negoziazione sul mercato IDEM
Per quel che riguarda le negoziazioni che vengono svolte sul mercato IDEM, è importante sottolineare che queste possono essere svolte solo da determinati operatori autorizzati. Si tratta, più nello specifico di:
- agenti di cambio;
- SIM ed imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie;
- banche autorizzate;
- intermediari che rispettano i dettami previsti dall’articolo 107 del Tub, Testo unico bancario.
Le negoziazioni possono svolgersi all’interno di determinati orari previsti dal regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa italiana, ovvero dalle 8:00 alle 22:00. Ogni operatore ha facoltà, a seconda che assuma il ruolo di broker, dealer o broker-dealer, cioè agisca per conto terzi, per conto proprio o entrambe le opzioni, di presentare delle proposte che verranno ordinate in maniera automatica dal sistema seguendo un criterio di prezzo. Se quest’ultimo dovesse essere uguale in due proposte, si terrà conto della priorità temporale.