Nel momento in cui sostiene le spese connesse agli interventi agevolabili con il bonus ristrutturazioni, il convivente ha diritto ad accedere alle detrazioni fiscali. È possibile beneficiare delle varie agevolazioni anche quando l’immobile presso il quale sono state effettuate le opere è diverso rispetto a quello scelto per la convivenza.
Per poter beneficiare delle detrazioni connesse al bonus ristrutturazioni è necessario che lo status di coppia venga verificato nel momento in cui si attiva la procedura per avviare i lavori. E deve, inoltre, essere in corso anche nel momento in cui vengono sostenute le spese per le quali si chiedono le detrazioni.
Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa spetti ai conviventi delle coppie di fatto.
Indice
Bonus ristrutturazioni, come funziona per le coppie di fatto
Il bonus ristrutturazioni, almeno in linea di principio, spetta anche ai contribuenti diversi rispetto a quelli che detengono il possesso dell’immobile sul quale vengono effettuati i lavori edilizi. Possono accedere alle agevolazioni previste per il bonus ristrutturazioni i seguenti soggetti:
- i proprietari o nudi proprietari;
- quanti siano titolari di un diritto reale, come l’usufrutto, l’uso, l’abitazione o la superficie;
- i comodatari e i locatari;
- i soci delle cooperative divise o indivise;
- gli imprenditori individuali per gli immobili che non rientrano tra i beni strumentali o merce;
- i contribuenti che producono dei redditi in forma associata – come le società semplici o quelle in nome collettivo – per i quali vengono applicate le stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Bonus ristrutturazioni, i casi particolari
Nel momento in cui si soddisfano dei casi particolari, le agevolazioni previste per il bonus ristrutturazioni spettano anche ai futuri acquirenti. Per potervi accedere, i diretti interessati devono essere in possesso dell’immobile e provvedere ad eseguire gli interventi di ristrutturazione a proprio carico. È necessario che il compromesso di vendita risulti regolarmente registrato.
Hanno diritto ad accedere alle agevolazioni previste dalla normativa anche i familiari conviventi del proprietario dell’immobile. O di quello che risulti essere il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento. Stiamo, quindi, parlando dei seguenti soggetti:
- coniuge;
- parenti, purché siano entro il terzo grado;
- affini, ma entro il secondo grado.
I soggetti, che abbiamo appena elencato, hanno la possibilità di accedere alle agevolazioni previste dal bonus ristrutturazioni anche se la Cila – ossia la comunicazione di inizio lavori asseverata – risulti essere intestata unicamente al proprietario dell’immobile.
Nel momento in cui si dovesse verificare l’ipotesi appena menzionata, il soggetto che può accedere alle agevolazioni è lo stesso che sostiene le spese, che avrà la possibilità di recuperarne la metà nell’arco di dieci rate annuali dello stesso importo. Ricordiamo che per i costi che vengono sostenuti fino al prossimo 31 dicembre 2024 è prevista una detrazione al 50%. Complessivamente il limite massimo della detrazione è pari a 96.000 per ogni unità immobiliare.
Bonus ristrutturazioni, spetta anche al convivente
Ma torniamo alla domanda con cui abbiamo aperto l’articolo. La detrazione relativa al bonus ristrutturazioni spetta anche al convivente di una coppia di fatto? Il quesito è stato al centro di una domanda posta alla redazione di Fiscooggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate. In linea di principio la risposta è positiva. Anche se è necessario rispettare alcuni requisiti.
Le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio, in estrema sintesi, spettano anche ai familiari conviventi del proprietario dell’immobile o del detentore dello stesso.
È possibile ottenere le agevolazioni per le spese sostenute per gli interventi realizzati in un’abitazione nella quale la coppia convive. È possibile accedere al bonus ristrutturazione anche se l’abitazione dovesse risultare differente rispetto a quella considerata come principale dalla coppia. È necessario, ad ogni modo, rispettare il requisito della stabile convivenza, così come determinato dalla Legge n. 76/2016, con il quale si fa riferimento al concetto di famiglia anagrafica prevista dal Dpr n. 223/1989.
Lo status si può evincere:
- dai requisiti anagrafici;
- essere oggetto di una eventuale autocertificazione.
Le agevolazioni vengono confermate unicamente se lo status della convivenza sia verificato nel momento in cui si avviano le procedure o nel momento in cui hanno inizio i lavori. La convivenza, inoltre, deve essere confermata anche nel momento in cui vengono effettuate praticamente le spese.
L’importanza del pagamento con bonifico
Per accedere al bonus ristrutturazioni è importante che le fatture dei lavori siano pagate attraverso un bonifico bancario o un bonifico postale parlante, nel quale è obbligatorio che sia indicato:
- la causale del versamento, che deve essere la seguente: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione;
- la partita Iva o il codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento.
È possibile accedere al bonus ristrutturazioni anche quando i lavori sono stati pagati attraverso un finanziamento. In questo caso la società finanziaria dovrà effettuare il pagamento attraverso un bonifico, dove viene indicato il codice fiscale del soggetto per il quale si effettua il pagamento.
Nel caso in cui i lavori siano stati effettuati da dei piccoli condomini senza un amministratore, il pagamento deve essere effettuato sempre con un bonifico. Al posto del codice fiscale del condominio, è necessario inserire il codice fiscale del condomino che ha diritto ad ottenere la detrazione.
È importante ricordare, inoltre, che da quest’anno non è più possibile ottenere lo sconto in fattura o cedere il credito. Quindi per accedere alle agevolazioni è necessario portare in detrazione le spese sostenute direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi. Sarà possibile farlo alla prima scadenza utile: quindi per le spese sostenute nel 2024 con il modello 730 o il Modello Redditi Pf presentati nel 2025.
In sintesi
Anche i conviventi delle coppie di fatto hanno diritto ad accedere alle detrazioni previste con il bonus ristrutturazioni. Purché la convivenza sia certificata nei modi e nei tempi previsti dalla normativa.