La Tassa sui Rifiuti (Tari) è una delle imposte più note, ma anche meno amate, dai cittadini italiani. Nonostante questo, è innegabile che svolga un ruolo cruciale nel mantenimento del decoro urbano e nella gestione efficiente dei rifiuti.
Ma dove si paga di più e dove invece questa tassa è più economica? Secondo un’indagine realizzata dal Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione delle Uil, il costo maggiore si registra a Pisa con 595 euro medi l’anno a nucleo, mentre a La Spezia risulta la tassa più bassa con 170 euro di Tari all’anno. Vediamo la classifica completa.
Pisa è la città con la Tari più alta
Come per molte altre spese, infatti, anche per la Tari si riscontrano differenze significative tra le diverse province italiane. L’indagine, condotta dal Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione della Uil, sotto la direzione del segretario confederale Santo Biondo, ha rivelato un aumento generalizzato di questa tassa in tutte le aree geografiche del Paese.
L’analisi prende in considerazione un nucleo familiare tipo composto da 4 persone, residenti in un’abitazione di 80 metri quadrati, con un reddito Isee di 25.000 euro. Per le città in cui è in vigore la tariffa puntuale (Tarip/Taric), l’indagine ha considerato i cosiddetti “svuotamenti minimi”, cioè i livelli minimi di conferimento dei rifiuti previsti per legge, al fine di uniformare il calcolo della Tari, con tariffe comprensive dell’Iva al 10%.
La classifica si basa sui dati delle delibere comunali sulle tariffe Tari (Dipartimento delle Finanze 2024) e sulle quote dei redditi netti familiari (Istat 2023, ultimo dato disponibile). Per quanto riguarda le province italiane, la città con il costo più elevato risulta essere Pisa, dove un nucleo familiare tipo deve versare in media 595 euro all’anno, seguita da Brindisi (518 euro), Trapani (511 euro), Genova (508 euro), Pistoia (504 euro) e Napoli 493 euro.
- Pisa 594,85 euro;
- Brindisi 518,23 euro;
- Trapani 510,98 euro;
- Genova 507,77 euro;
- Pistoia 503,80 euro;
- Napoli 492,90 euro;
- Reggio Calabria 486,85 euro;
- Barletta 484,64 euro;
- Siracusa 481,46 euro;
- Asti 480,55 euro;
- Media nazionale 337,77 euro.
La Spezia la più economica
Se da un lato troviamo città con costi particolarmente elevati, dall’altro lato ci sono realtà dove la Tari risulta decisamente più leggera per i cittadini. Tra le province con i costi più bassi, spicca La Spezia, dove un nucleo familiare tipo spende in media 170 euro all’anno. Seguono città come Belluno (186 euro), Novara (189 euro), Brescia (195 euro) e Ascoli Piceno (200 euro).
- La Spezia 170,34 euro;
- Belluno 186,20 euro;
- Novara 189,00 euro;
- Brescia 194,85 euro;
- Ascoli Piceno 199,92 euro;
- Trento 201,70 euro;
- Macerata 204,12 euro;
- Vercelli 204,96 euro;
- Udine 211,09 euro;
- Pordenone 214,00 euro;
- Media nazionale 337,77.
La Tari nelle città metropolitane
E le città metropolitane? In queste aree il costo della Tari presenta una notevole variabilità. Genova detiene il primato per la tassa sui rifiuti più onerosa, con una spesa media di 508 euro annui a nucleo familiare. Appena sotto troviamo Napoli (493 euro), Reggio Calabria (487 euro), Catania (475 euro) e Cagliari (450 euro). Tra le grandi città, Roma si piazza nella parte bassa della classifica con 326,04 euro di Tari, mentre Milano segue con 305,92 euro.
- Genova 507,77 euro;
- Napoli 492,90 euro;
- Reggio Calabria 486,85 euro;
- Catania 475,44 euro;
- Cagliari 449,79 euro;
- Bari 427,46 euro;
- Venezia 364,31 euro;
- Torino 357,24 euro;
- Palermo 344,60 euro;
- Firenze 326,17 euro;
- Roma 326,04 euro;
- Milano 305,92 euro;
- Messina 302,60 euro;
- Bologna 228,48 euro;
- Media nazionale 337,77.