Stretta contro le recensioni false, arriva il nuovo disegno di legge contro la concorrenza sleale

La nuova legge contro le recensioni false rappresenta un passo importante per proteggere le PMI italiane, in particolare quelle che operano nel settore del turismo, da pratiche sleali che potrebbero minare la loro competitività

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 16 Gennaio 2025 12:37

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un importante disegno di legge, parte della legge annuale sulle PMI, che introduce misure per combattere il fenomeno delle recensioni false online. Si tratta di un passo significativo per la protezione delle piccole e medie imprese italiane, in particolare quelle del settore turistico, che spesso subiscono danni ingenti a causa di commenti ingannevoli pubblicati su piattaforme online.

Il problema delle recensioni false

Come sottolineato dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, le recensioni false rappresentano una forma di concorrenza sleale, che può danneggiare gravemente la reputazione di hotel, ristoranti, strutture termali e attrazioni turistiche. In pochi minuti, tastiere anonime possono danneggiare anni di lavoro e impegno, mettendo a rischio l’equilibrio economico di molte piccole imprese italiane.

Con la nuova legge, l’obiettivo è garantire che le recensioni siano veritiere e trasparenti, proteggendo sia le aziende che i consumatori, e creando un ambiente online più equo. “Grazie a questo intervento normativo, saranno effettivamente veritiere, e contribuiranno al successo delle aziende e alla fiducia dei consumatori”, ha dichiarato Santanchè.

Le principali novità del disegno di legge

Il disegno di legge sulle recensioni online stabilisce di fatto una serie di regole che mirano a rendere più sicuro il processo di scrittura delle recensioni.

Le nuove modalità, nel dettaglio, prevedono:

  • la verifica dell’identità del recensore, per cui solo i consumatori che possono dimostrare di aver effettivamente utilizzato un prodotto o servizio potranno lasciare una recensione;
  • una coerenza tra tempistica e pertinenza, ovvero le recensioni devono essere pubblicate entro 15 giorni dall’utilizzo del servizio o acquisto del prodotto e devono essere dettagliate e pertinenti;
  • il diritto di replica per le strutture recensite che avranno il diritto di rispondere alle recensioni e di richiedere la rimozione di quelle che siano false, ingannevoli, non veritiere o obsolete (fino a due anni);
  • il divieto di acquisto e vendita di recensioni, così come la loro manipolazione tramite incentivi o l’attribuzione a prodotti non pertinenti.

L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) stabilirà i codici di condotta per i gestori delle piattaforme online, mentre l’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) vigilerà sul rispetto delle normative e potrà sanzionare le violazioni.

Pro e contro del disegno di legge

Se da un lato la misura è stata accolta positivamente da molte associazioni, come Assoutenti, che appreza l’aumento della trasparenza nelle recensioni online, dall’altro lato ci sono anche voci critiche. Confesercenti, ad esempio, ha espresso delusione per l’approvazione della legge, giudicandola insufficiente rispetto alle aspettative.

Un altro punto critico riguarda la regolamentazione dei social network, dove influencer e micro-influencer spesso recensiscono ristoranti, locali, e altre attività in modo che può sembrare genuino, ma in realtà può essere frutto di accordi commerciali non sempre chiaramente esplicati. E a tal proposito, Assoutenti ha sollevato l’esigenza di regolamentare in modo più rigoroso anche quest’ambito, in cui le recensioni potrebbero non essere sempre trasparenti per il pubblico, in aggiunta alle regole già in vigore, per evidenziare anche in questi casi – come accade per qualsiasi post, video o contenuto sponsorizzato – la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile.