I governi europei sono stati indirizzati da Bruxelles in una direzione chiara. Occorre agevolare la transizione ecologica, permettendo ai cittadini di adeguare le proprie case, al fine di impattare meno sull’ambiente.
Ciò riguarda ovviamente tanti aspetti della vita quotidiana, come l’auto ad esempio ma, restando in ambito casalingo, ecco il bonus caldaia per il 2024, che garantisce una conveniente detrazione fiscale, che rappresenta una ghiotta opportunità. Considerando come la tendenza è quella di dire addio alla caldaia a gas, giocare d’anticipo potrebbe essere la mossa giusta.
Bonus caldaia 2024
Prima o poi tutti dovremo sostituire la caldaia a gas e guardare a soluzioni più sostenibili. Tempo fino al 2040, a dire il vero, ma considerando le agevolazioni garantite, viene da chiedersi perché non agire ora, per tempo.
Si parla di una detrazione che va dal 50 al 65% o, in alternativa, uno sconto immediato. Quest’ultima opzione, però, è garantita unicamente per coloro che hanno già operato questa sostituzione, entro il 17 febbraio 2023.
A dire il vero, non si tratta di bonus a sé. Sono infatti inseriti in alcuni bonus edilizi già esistenti. Ciò vuol dire che è possibile muoversi in questa direzione fin da subito, senza perdere tempo. Una sorta di autoregalo di fine anno, per sé e l’ambiente.
Di certo una sola sostituzione non farà la differenza ma rappresenta il giusto segnale. Fare la cosa giusta per l’ambiente, risparmiando, non sembra una cattiva idea. A ciò si aggiunge il fatto che in seguito, grazie al passaparola, sempre più persone potranno approfittare del bonus caldaia 2024, rendendo la propria casa più ecologica.
Analisi nel dettaglio
Parliamo nello specifico del bonus mobili ed elettrodomestici, che mette sul tavolo una detrazione pari al 50% del costo d’acquisto. Prevede però un tetto massimo di spesa di 8mila euro. Il bonus ristrutturazione riconosce invece tale agevolazione nel caso in cui l’impianto sia compreso nei lavori di costruzione di un immobile. Anche in questo caso la detrazione è pari al 50% ella spesa, con un tetto massimo di 96mila euro, tenendo conto della mole dell’intervento generale.
L’ecobonus, invece, aumenta la percentuale della detrazione, toccando quota 65%. Ciò vale però per l’acquisto e l’installazione unicamente di caldaie a condensazione con una classe A minima. A ciò, però, occorre aggiungere anche dei sistemi di termoregolazione di ultima generazione. Ciò vuol dire di classe 5, 6 o 7.
Altra chance d’accesso alla detrazione al 65% è data dall’installazione di termovalvole, che garantiscono una regolazione e misurazione del consumo dei singoli termosifoni. Un modo per riuscire a gestire in maniera più efficiente l’impianto presente in casa.
Come fare domanda
Sono tre le modalità per richiedere il bonus caldaia 2024. È possibile procedere attraverso la propria dichiarazione dei redditi, presentando il modello 730 o il modello PF, che sarebbe l’ex unico. L’importo detraibili dev’essere suddiviso in 10 quote annuali, il cui importo sarà necessariamente lo stesso per tutte. Nel calcolo delle spese occorre considerare anche gli ulteriori costi sostenuti per il cambio della caldia. Parliamo dunque delle spese inerenti il trasporto, così come quelle del montaggio e della rimozione della vecchia struttura.