La 69esima edizione della Guida Michelin, che si è tenuta al Teatro Grande di Brescia, è quella dei record per l’Italia, con il Bel Paese che accoglie due nuovi Tre Stelle e festeggia così l’incredibile risultato di 13 tristellati. A Cannavacciuolo e Bottura, solo per citarne alcuni, si aggiungono infatti Norbert Niederkofler e Fabrizio Mellino, eccellenze della cucina italiana che nel 2024 sfoggeranno le Tre ambite della Rossa che ha visto poi aumentare anche i bistellati e i ristoranti con una stellla. Ma quali sono gli chef che possono vantare l’ambito premio delle Tre Stelle e, soprattutto, quanto costa mangiare nei loro ristoranti?
Indice
Guida Michelin 2024, tante novità
L’edizione numero 69 della Guida Michelin celebra una gastronomia italiana ricchissima, piena di vitalità, promossa da molti giovani talenti e una ristorazione impegnata e sostenibile radicata in tutta la penisola. È, come detto, l’edizione dei record, perché ben due sono state le nuove Tre Stelle, ai quali si aggiungono ben 5 Due Stelle e 26 ristoranti che hanno ottenuto la prima Stella della più famosa delle guide gastronomiche.
Un riconoscimento importante, a lungo inseguito da molti chef e ristoranti che ogni giorno lavorano duramente non solo al piatto finito portato in tavola, ma anche all’esperienza culinaria che riesce, con una forchettata, a raccontare il piatto tra gusti e suggestioni.
Tra le novità importanti da segnalare quella degli 11 chef stellati con età uguale o inferiore ai 35 anni, quattro dei quali con età uguale o sotto i 30. Il premio speciale Young Chef Award per quest’anno va a Maicol Izzo di “Piazzetta Milù” (Castellammare di Stabia), che riceve anche due stelle per la Guida 2024.
Chi sono i Tre Stelle Michelin
E in tal senso a far festa sono i citati Norbert Niederkofler e Fabrizio Mellino, i due nuovi Tristellati italiani che con Atelier Moessmer a Brunico e i Quattro Passi a Nerano si aggiungono alla lista degli stellati italiani.
Per Niederkofler, tra l’altro, si tratta di una rivincita dopo che aveva perso le stelle conquistate con St. Hubertus a San Cassiano dopo la chiusura. Diversa invece la situazione di Mellino, con le Tre Stelle che tornano al Sud, addirittura dopo 15 anni in Campania.
Come detto, ben 13 sono i Tre Stelle Michelin in Italia, sparsi dal Nord al Sud.
- Villa Crespi, a Orta San Giulio di Antonino Cannavacciuolo;
- Piazza Duomo, ad Alba di Enrico Crippa:
- Da Vittorio, a Brusaporto di Vittorio, Enrico e Roberto Cerea;
- Le Calandre, a Rubano di Massimiliano Alajmo;
- Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio di Nadia Santini;
- Osteria Francescana, Modena di Massimo Bottura;
- Enoteca Pinchiorri, a Firenze di Riccardo Monco;
- La Pergola, a Roma di Heinz Beck;
- Reale, a Castel di Sangro di Niko Romito;
- Uliassi, a Senigallia di Mauro Uliassi;
- Enrico Bartolini al Mudec, a Milano di Enrico Bartolini;
- Atelier Moessmer, a Brunico di Norbert Niederkofler;
- Quattro Passi, a Nerano di Fabrizio Mellino.
Quanto costa mangiare in un Tre Stelle Michelin
Ma quanto costa andare a mangiare in un ristorante Tre Stelle Michelin? Il prezzo, ovviamente varia da ristorante a ristorante e di chef in chef.
A Villa Crespi, da chef Cannavaccuiolo, è possibile scegliere tra il menu “Traccia” dal costo di 190 euro a persona, “Itinerario dal Sud al Nord Italia” dal costo di 210 euro a persona, oppure “Mettici l’anima” dal costo di 240 euro a persona. Da Enrico Crippa ad Alba, a Piazza Duomo, col menu “Viaggio-Crippa”, da 8 portate a 290 euro si possono scegliere diversi abbinamenti con i vini. Un altro menu degustazione si chiama “Dedicato al tartufo bianco d’Alba” che costa 290 euro, ma il tartufo si paga a parte al grammo. Un altro menu è il “Nebbiolo grand tasting” che, oltre ai piatti dello chef, prevede 5 calici di vino per 580 euro. “Barolo… rarità” è invece il menu più costoso di tutti i tristellati italiani: il menu con sei calici di vino costa mille euro a persona.
Dai fratelli Cerea in “Da Vittorio” è possibile scegliere tra due menu: “carta bianca” da ben 16 portate che costa 350 euro o “Nella tradizione di Vittorio” da 8 portate al costo di 260 euro. Chef Alajmo di Le Calandre propone invece tre menu degustazione tutti a 295 euro e tutti da 8 portate: “Classico”, “Max” e “Raf”, così come lo stesso numero si può trovare da Nadia Santini di Dal Pescatore, con un menu della campagna di 5 portate 150 euro, il menu d’autunno di 7 portate 210 euro e il menu del pescatore di 10 portate 290 euro.
Da Massimo Bottura, Osteria Francescana, il menu varia di stagione in stagione, ma quello da 12 portate di solito costa 320 euro. Riccardo Monco, con Enoteca Pinchiorri, propone due menu degustazione, “Madre Terra” da 10 portate a 290 euro vini esclusi, oppure “Evoluzione”, sempre da 10 portate a 290 euro vini esclusi. La Pergola, di Beck, ha invece un menu da 10 portate a 320 euro, oppure 7 portate a 270 euro. Niko Romito con Reale propone invece un menu da 14 portate a 170 euro più 100 euro per l’abbinamento vini.
Gli ultimi due invece variano. Uliassi a Senigallia propone 5 menu degustazione, dal classico da 240 euro, all’easy classico 210 euro, passando per il lab 240 euro e il caccia 240 euro. Enrico Bartolini al Mudec, invece, propone 4 menu degustazione 2 Best of e 2 Mudec Experience tutti da 9 portate a 350 euro. Il pairing con il vino costa 250 euro.
Due e Una Stella, quanti chef
Non solo Tre Stelle, perché nella 69esima edizione della Guida Michelin sono stati anche tanti altri i ristoranti premiati. A un passo dalla gloria, infatti, ben cinque chef che si sono “accontentati” di Due Stelle.
- Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia
- Andrea Aprea, Milano
- George Restaurant, Napoli
- La Rei Natura, Serralunga d’Alba
- Verso, Milano
Con queste cinque new entry i ristoranti bistellati in Italia sono in totale 40.
Ben 26, invece, i nuovi Una Stella Michelin, che sommandosi ai già presenti nella Guida portano l’Italia ad avere ben 342 ristoranti con Una Stella. Di seguito le novità:
- Ada, Perugia
- Alici, Amalfi
- Orma, Roma
- Vignamare, Andora
- Horto, Milano
- La Coldana, Lodi
- Osmosi, Montepulciano
- Nin, Brenzone sul Garda
- Blu Furore, Furore
- Casa Mazzucchelli, Sasso Marconi
- Contrada Bricconi, Oltressenda Alta
- Sui Generis, Saronno
- VotaVota, Marina di Ragusa
- La Magnolia, Forte dei Marmi
- Saporium Firenze, Firenze
- Elementi, Torgiano
- Vite, Lancenigo
- Un piano nel cielo, Praiano
- Il marin, Genova
- Il fagiano, Fasano del Garda
- Crocifisso, Noto
- Cortile Santo Spirito, Siracusa
- Il visibilio, Castelnuovo Berardenga
- Dolomieu, Madonna di Campiglio
- Une, Capodacqua
- Wood, Breuil Cervinia