Per il 78,9% degli italiani, acquistare una casa era più facile un tempo; ora è molto più difficile, con il costo della vita in aumento e l’inflazione. È quanto emerge dal 3° Rapporto Federproprietà-Censis “Agenda 2024-2030. La transizione abitativa: la casa possibile”, realizzato in collaborazione con Cdp Real Asset Sgr (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), Fimaa Italia e Locare srl.
Italiani favorevoli al Salva Casa
L’82,2% dei proprietari di casa ritiene che i costi di gestione e manutenzione siano ormai troppo elevati, una preoccupazione espressa dall’88,8% di chi ha redditi bassi e dal 75,6% di chi guadagna di più. Inoltre, il 69,3% teme un aumento delle tasse sulla casa, inclusa una possibile patrimoniale. A preoccupare è anche il calo del valore delle abitazioni: tra il secondo trimestre del 2014 e lo stesso periodo del 2024, il valore reale delle case è sceso del 16,8%.
Sul tema della Legge Salva Casa, che modifica il Testo Unico dell’edilizia e permette di sanare piccole irregolarità edilizie e costruttive, una buona percentuale di italiani la giudica positivamente, mentre il 31,3% ha un giudizio negativo e il 24,2% non ha un’opinione in merito. Circa il 37,9% degli italiani ritiene che questa legge possa essere vantaggiosa per l’economia e la società italiane, mentre il 32,4% non condivide questa opinione e il 29,7% rimane neutrale. Inoltre, il 26,7% afferma di aver effettuato piccole migliorie in casa che potrebbero beneficiare della semplificazione delle sanatorie previste dalla legge.
“Gli italiani, dunque, sono interessati e desiderosi di comprendere in che modo e in che misura la Legge Salva Casa possa effettivamente tradursi in disposizioni concrete e operative, capaci di apportare i benefici auspicati”, precisa il report.
Sulla Casa Green si chiede il supporto pubblico
Il 67,6% degli italiani considera ormai necessario ridurre il consumo energetico della propria casa (ad esempio, tramite cappotto termico, caldaie a basso impatto, ecc.) anziché una semplice scelta, mentre l’81,7% ritiene che tali interventi possano aumentare il valore dell’immobile. Il 44,7% dei proprietari di casa è disposto a investire in interventi di efficientamento energetico, mentre il 37,3% non lo è e il 18,0% è ancora indeciso.
Tuttavia, l’84,0% degli italiani teme che i costi degli interventi siano troppo elevati, un timore particolarmente forte tra il 88,3% di chi ha redditi bassi e l’81,3% di chi guadagna di più. Infine, l’88,2% degli italiani ritiene che le famiglie debbano ricevere supporto pubblico per affrontare le spese necessarie a rendere più sostenibile la propria abitazione, come peraltro prevista dalla direttiva Ue Case Green.
“Gli italiani, pur pronti a metter mano al proprio portafoglio, ritengono ineludibile una consistente mobilitazione di risorse pubbliche, senza la quale difficilmente si potrà avere una transizione energetica con il ritmo e il grado di diffusione di cui ci sarebbe bisogno”, scrive il report.
Gli effetti delle locazioni turistiche, affitti più alti e comuni meno vivibili
Il 37,2% degli italiani ritiene che gli affitti brevi per turisti abbiano un impatto negativo sulla vita sociale ed economica dei comuni italiani, mentre il 37,6% non è d’accordo e il 25,2% è indeciso.
Il 46,8% ritiene che le locazioni turistiche stiano peggiorando i luoghi che frequenta, mentre il 27,3% non condivide questa opinione e il 25,9% resta indeciso. Inoltre, il 44,4% ha osservato un aumento del valore degli affitti, legato alla crescente domanda di abitazioni per il mercato turistico.