Risparmio solo per metà delle famiglie, spese improvvise problema nel 25% dei casi

Quasi 1 italiano su 10 è povero e meno della metà dei cittadini riesce a risparmiare qualcosa. Aumenta tuttavia il numero di persone che si definiscono soddisfatte della propria condizione

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 29 Ottobre 2024 14:31

In Italia quasi la metà delle famiglie non riesce a mettere da parte risparmi: il dato del 2023 raccontava di appena il 48% di famiglie in grado di risparmiare, mentre nel 2024 la percentuale è calata al 46%. Solo un italiano su tre (il 34%) riesce a investire i propri risparmi (contro il 36% dell’anno scorso), mentre le spese improvvise pari ad almeno 1.000 euro rappresentano un incubo per il 24% degli italiani che non riuscirebbero a fronteggiare un imprevisto economico.

Soddisfatto il 64% degli italiani

I dati sono tratti dall’indagine “Gli italiani e il risparmio: 1924-2024: cento anni di cultura del risparmio”, redatto da Acri e Ipsos in vista della 100ª giornata del risparmio che si terrà il 31 ottobre.

Lo studio Acri-Ipsos è stato condotto su un campione di intervistati e mette in luce un miglioramento generale del tenore di vita delle famiglie, che si attesta su livelli superiori a quelli pre-pandemia: il 49% delle famiglie dichiara un tenore di vita migliorato o più facile rispetto al 2018.

Il 33% degli intervistati percepisce di avere una capacità di risparmio minore rispetto alle generazioni precedenti. Ciò viene imputato a un peggioramento delle condizioni macroeconomiche, soprattutto per quello che riguarda l’inflazione e il costo della vita (70%), ma anche per le condizioni lavorative contemporanee (60%) e per i cambiamenti negli stili di vita (60%).

Le persone che si dicono soddisfatte della propria situazione economica sono salite dal 56% al 64%.

Mentre cala la propensione all’investimento, resta per lo più stabile la tendenza a spendere denaro o a tenerlo a disposizione sul conto corrente: il dato riguarda il 63% degli italiani contro il 62% nel 2023 e, di nuovo, il 63% nel 2022.

Le spese impreviste

Solo 3 italiani su 4 sarebbero in grado di affrontano spese impreviste ricorrendo alle proprie risorse economiche. Il 76% delle famiglie è in grado di far fronte a spese non programmate pari a 1.000 euro. Il dato del 2023 si assestava al 77%. Il 38% si dice in grado di fare fronte a spese non programmate di 10.000 euro con risorse proprie (nel 2023 il dato era del 36%). Si tratta per lo più di persone residenti nel Nord-Est di età tra i 45 e 65 anni, in possesso di almeno una laurea, pensionati oppure appartenenti a classi direttive.

Gli investimenti

Circa due terzi degli italiani non investe e un terzo lo fa solo con una piccola parte dei propri risparmi. Fra chi investe aumenta la propensione a scegliere strumenti finanziari più rischiosi (9% contro il 7% nel 2023). La fiducia nei confronti di regole e controlli sale al 39% rispetto dal 36% nel 2023.

La povertà in Italia

Il 17% delle famiglie italiane dichiara di non riuscire a emanciparsi da una situazione di sopravvivenza o povertà. Il dato non riguarda solo disoccupati o inoccupati, ma anche chi un lavoro ce l’ha. Si tratta di persone che non hanno più risorse a cui attingere o spese da tagliare. Il numero di persone in povertà è a quota 5,7 milioni. Si tratta di quasi 1 su 10. Secondo il rapporto, il fatto che la povertà colpisca anche i lavoratori è “un effetto forse legato all’inflazione che ha colpito maggiormente chi non aveva possibilità di rivedere il proprio paniere di acquisto e alle condizioni contrattuali”.

Sale dal 15% del 2023 al 17% nel 2024 il numero di famiglie in difficoltà lavorative. Si tratta di persone che non riescono a trovare un lavoro che permetta di avere una adeguata condizione economica o che hanno sperimentato un peggioramento nelle proprie condizioni professionali.