Il costo della vita e gli stipendi rivisti al ribasso ci spingono, ovviamente, a valutare attentamente i prezzi mentre si fa la spesa. Ciò non ci porta sempre a preferire il prodotto qualitativamente migliore.
Il valore di un bene si paga e questa regola vale per ogni settore. Se si parla di alimentazione soprattutto. Esistono però dei casi limite, che spingono a spalancare la bocca per la sorpresa. Un esempio calzante è il riso Kinmemai Premium. Probabilmente in tantissimi non lo hanno mai neanche sentito nominare, ma sappiate che è il riso più costoso al mondo: 104 euro al kg.
Riso Kinmemai Premium da record
Il fatto che il riso Kinmemai Premium sia il più costo al mondo è comprovato. Questi chicchi sono infatti entrati di diritto nel Guinness World Record. La sua produzione è controllata, dal momento che l’assoluta esclusività è parte della valutazione sul mercato.
Tutto nasce dalla Tokyo Rice Corporation, che mette in campo una particolare tecnologia di ammorbidimento. Si potrebbe pensare come in casi del genere si porti avanti una tradizione millenaria, ma non è così. Il metodo è stato sviluppato 17 anni fa e ha cambiato il mercato, almeno nella sua porzione al vertice.
Si tratta di una selezione esclusiva di riso, con chicchi relativi a cinque varietà giapponesi pluripremiate. Il tutto è raccolto a mano, per poi procedere a un lungo invecchiamento, pari a ben sei mesi.
Il prezzo non è giustificato però soltanto dal tipo di lavorazione. Occorre tener conto anche della qualità stessa del prodotto. Per 104 euro al kg, infatti, si può godere di ben altri valori nutrizionali rispetto alla media del riso bianco:
- lipopolisaccaridi (rinforzo per il sistema immunitario) – quantitativo sei volte superiore;
- fibre – quantitativo 1,8 volte superiore;
- vitamina B1 – quantitativo 7 volte superiore;
- calorie – 30% in meno.
A ciò si aggiunge un piacevole aroma e un sapore dolce, che ricorda quello della nocciola. Anche l’occhio però vuole la sua parte, il che ha spinto la Tokyo Rice Corporation a brevettare un processo di lucidatura unico. Gli addetti infatti procedono all’esclusiva rimozione dello strato di cera non commestibile.
Dove trovarlo in Italia
Considerando il grande controllo che l’azienda opera in relazione al riso Kinmemai Premium, è facile intuire come l’arrivo nei mercati esteri non sia stato preso alla leggera. Originariamente, infatti, questo prodotti di pregio era disponibile unicamente in Giappone. Le porte sono state poi aperte a Singapore e in seguito ad altri Paesi.
Detto ciò, non è di certo facile poterlo assaggiare. È invece molto semplice ritrovarsi truffati. Va da sé che in tanti tentino di replicare il prodotto, offrendo sconti e garantendo la stessa qualità. Spiace deludere gli appassionati, però, ma il Kinmemai può essere acquistato soltanto per vie ufficiali, in scatole ben curate contenenti 6 bustine da 140 g.
Chi volesse, potrebbe optare per una spedizione dall’estero. Il sito ufficiale dell’azienda riporta infatti le location precise dove poter essere certi di individuare il loro prodotto originale. Riportiamo le varie opzioni in Europa:
- Parigi – Kioko, ACE, Monpanier;
- Londra – Japan Centre;
- Madrid – Japan Centre;
- Barcellona – Tofu Catalan.
Con 104 euro al kg si paga dunque l’estrema qualità del prodotto, così come la tecnologia che c’è alle spalle, ma non solo. Si pagano anche gli stipendi di chi raccoglie i chicchi a mano. Entrate economiche ben superiori alla media. La Tokyo Rice Corporation pretende infatti soltanto i chicchi migliori. Al fine di ottenerli, è disposta a pagare circa 8 volte il prezzo normale, dando pieno valore alle ore trascorse nei campi.
Detto ciò, c’è chi si avvicina alla cultura nipponica e intende cimentarsi nella preparazione di piatti tipici. Per fare una splendida figura ci si può ritrovare a ordinare del riso Kinmemai Premium, sperando che dia pregio al proprio sushi.
Questa però è la ricetta per gettare dalla finestra un po’ di soldi. A questi chicchi manco l’amico necessario per il sushi. Si sposano meglio altri piatti, come suggerito dalla compagnia stessa.