Oro aggiorna massimi di tutti i tempi: effetto combinato Trump e Fed

Il prezzo dell'oro ha toccato un picco di 3.052 dollari l'oncia in risposta alle attese per le decisioni della Fed

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Redazione

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Pubblicato: 19 Marzo 2025 10:16

Nuovo strappo al rialzo per l’oro, che vola su nuovi massimi storici. Una costante ormai per il metallo prezioso che non fa che aggiornare i massimi da qualche tempo, in scia all’aggravarsi delle tensioni geopolitiche ed alla guerra commerciale avviata dal Presidente americano Donald Trump.

Il prezzo dell’oro si rafforza sopra i 3.000 dollari

Questa mattina, il valore dell’oro ha toccato un massimo di 3.052 dollari l’oncia, il picco di ogni tempo, per poi assestarsi sui 3.041,7 dollari/oz, attorno ai livelli della vigilia. La rottura del tetto dei 3.000 dollari risale alla scorsa settimana, quando il prezioso ha oltrepassato questo livello psicologico. La performance dell’ultima settimana fa segnare un +3% in linea con la performance mensile, mentre la differenza da inizio anno registra un +15%.

La corsa ai beni rifugio

Copiosi acquisti si sono riversati sull’oro in risposta al crac dei mercati, avvenuto la scorsa settimana, per le preoccupazioni di una recessione a livello globale. In qualità di asset rifugio per eccellenza, l’oro ha catalizzato deflussi dall’azionario e da altri mercati, anche quello degli asset digitali, che di recente si erano mosso in controtrend.

Le preoccupazioni per i dazi

Ad aggravare le preoccupazioni per una possibile recessione dell’economia Usa contribuisce la politica protezionistica messa in atto dal Presidente Donald Trump, che si traduce nell’imposizione di dazi nei confronti dei principali partner commerciali e nell’imposizione di dazi reciproci. Una politica che rischia di far impennare l’inflazione, legando le mani alla Fed, proprio mentre l’economia Usa finisce in recessione.

Riflettori sulle decisioni della Fed e delle altre banche

Si attende proprio questa sera la riunione della banca centrale americana, che sicuramente confermerà l’attuale livello die tassi. Più attenzione sarà riservata alle previsioni economiche aggiornate dello staff ed a quello che dirà il Presidente Powell in conferenza stampa.

Si prevede ampiamente che la Fed manterrà i tassi di interesse invariati al 4,5%, per contrastare la persistente incertezza che grava sull’economia statunitense a causa delle politiche di Trump. I funzionari della banca centrale americana, in vari interventi, hanno ripetutamente messo il punto sull’incertezza per le prospettive economiche a breve termine, che limita notevolmente il margine di manovra sui tassi d’interesse, mentre Trump porta avanti il suo programma.

In concomitanza con la banca centrale Usa si riuniscono la Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra, La prima ha annunciato u sostanziale nulla di fatto, anch’essa citando le incertezze a livello globale e le problematiche commerciali. ma anche la banca centrale inglese, che si riunirà più tardi, dovrebbe mantenere i tassi invariati più tardi nel corso della giornata.