Intesa Sanpaolo, prima banca italiana per asset, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con risultati oltre le aspettative ed ha annunciato una revisione al rialzo della guidance per il 2025.
I numeri dei nove mesi
I nove mesi di Intesa Sanpaolo chiudono con un interessi netti pari a 11.917 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 10.691 milioni dei primi nove mesi 2023. Le commissioni nette sono pari a 6.970 milioni di euro, in aumento del 7,9% rispetto ai 6.461 milioni dei primi nove mesi 2023. I proventi operativi si sono attestati a 20,4 miliardi di euro, in aumento dell’8,5%.
Il risultato della gestione operativa risulta in aumento del 14,2% a 12,5 miliardi di euro, mentre l’utile netto si attesta a 7,2 miliardi di euro, in crescita del 17,1% rispetto ai 6,2 miliardi dei primi nove mesi del 2023.
Solida posizione patrimoniale. A fine settembre 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nell’orizzonte compreso tra il quarto trimestre 2024 e il 2025.
Il rialzo della guidance 2025
La banca ha confermato che l’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede “a pieno ritmo”, con una prospettiva di utile netto per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro (con interessi netti a oltre 15,5 miliardi di euro) e per il 2025 a circa 9 miliardi di euro. Ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, ulteriori distribuzioni future da valutare anno per anno.
“L’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica“, ha spiegato il Ceo del Gruppo Carlo Messina, aggiungendo “il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023″”.
Ritorni per gli azionisti
La banca segnala un “significativo” ritorno cash per gli azionisti, pari a 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro concluso a ottobre 2024), di cui 3 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre.
Il CdA ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 17 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2024 (per un totale di 3.027 milioni di euro). L’acconto dividendi verrà messo in pagamento il 20 novembre 2024 (con stacco cedole il 18 novembre e record date il 19 novembre). L’acconto dividendi per azione, rapportato al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri, corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 4,3%.