Settimana negativa per il comparto immobiliare italiano, che fa peggio del settore a livello europeo. A livello nazionale, commentando i dati recentemente diffusi dall’Agenzia delle Entrate relativi al terzo trimestre 2025, Patrigest (Gruppo Gabetti), ha osservato come essi delineino “un mercato residenziale in piena accelerazione, confermando un andamento complessivamente molto positivo. Banche centrali in primo piano, soprattutto la Fed, mentre si attendono BCE, Banche d’Inghilterra e Banca del Giappone. Oltreoceano sono tornate a salire le domande di mutuo.
La FED taglia tassi d’interesse
Mercoledì il FOMC ha deliberato il terzo taglio consecutivo portando i tassi al 3,5%-3,75%, con nove voti favorevoli e tre contrari. Restano ampie le divergenze interne: Goolsbee della Fed di Chicago e Schmid di Kansas City avrebbero preferito tassi fermi, mentre il governatore Miran spingeva per un taglio da 50 punti base. Il Comitato ha segnalato un solo taglio previsto nel 2026, mentre le proiezioni su PIL e inflazione mostrano un’economia in leggero miglioramento. La Fed ha inoltre autorizzato nuovi acquisti di Treasury a breve per mantenere ampia la liquidità del sistema bancario.
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito all’annuncio tassi, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che, dopo sei tagli ai tassi negli ultimi due anni, la Banca centrale americana può ora permettersi di “fare un passo indietro e osservare” l’evoluzione dell’economia. “Valuteremo con attenzione i dati in arrivo”, ha aggiunto il presidente, rimarcando che la Fed è “ben posizionata per aspettare e vedere come si evolverà l’economia”. Powell ha riconosciuto divisioni interne sul futuro dei tassi: “Alcuni pensano che dovremmo fermarci qui e aspettare, altri che dovremmo tagliare di più l’anno prossimo”.
Il mese di dicembre prosegue con gli appuntamenti di altre Banche centrali. Guardando alla settimana prossima, è prevista la riunione della BCE dalla quale ci si aspetta una conferma dei tassi e nuove previsioni. Dalla Banca d’Inghilterra il calo del bank rate nell’incontro del 18 dicembre appare scontato, visto che la presentazione del Budget d’autunno ha rassicurato il mercato sulla tenuta dei conti pubblici e sulle coperture finanziarie della manovra. Più attenzione sulla riunione della Banca del Giappone, chiamata ad alzare i tassi il 19 dicembre.
I dati macro della settimana
Tornano ad aumentare le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 5 dicembre, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 4,8%, dopo il -1,4% registrato la settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è balzato del 14,3%, mentre quello relativo alle nuove domande è calato del 2,4%. Lo ha reso noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono aumentato al 6,33% dal 6,32% precedente.
Le novità dal settore
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato il mercato immobiliare in alcune delle realtà che campeggiano nella top ten di una recente classifica delle città per qualità di vita in base a determinati indici realizzata da Il Sole 24 Ore. Al primo posto risulta la città di Trento che, da sempre, vanta un’ottima qualità di vita. Nei primi sei mesi dell’anno i prezzi sono aumentati dello 0,9%. Nel centro storico ci sono immobili d’epoca costruiti nel 1700- 1800 che hanno prezzi medi di 4500-4800 € al mq. Acquistano prevalentemente investitori che destinano gli immobili a studenti universitari. Si possono toccare punte di 8000 € al mq se gli immobili affacciano su piazza Duomo.
Il capoluogo lombardo figura all’ottavo posto. Milano che, nella prima parte del 2025, ha messo in evidenza un aumento dei prezzi (+1,4%). I tempi di vendita si sono portati intorno a 84 giorni. In questa prima parte dell’anno abbiamo evidenziato una tenuta delle zone centrali dove si stanno rivolgendo anche acquirenti stranieri alla ricerca di soluzioni di prestigio. Le periferie, ancora una volta, hanno messo a segno un ottimo risultato grazie agli interventi di riqualificazione. Tra i quartieri in crescita si segnalano Corvetto, Santa Giulia e Rogoredo che beneficiano dei miglioramenti dovuti ai lavori per le Olimpiadi Invernali.
Secondo l’analisi di Abitare Co. – società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze -, che ha analizzato 58 località sciistiche rinomate italiane e 10 estere, nel 2025 il prezzo richiesto per l’acquisto di un’abitazione nuova o totalmente ristrutturata in Italia, situata in centro paese o vicino agli impianti di risalita, è di 5.250 €/mq (+5,5% rispetto a un anno fa). In Italia i valori medi più elevati si registrano nella veneta Cortina d’Ampezzo (15.000 €/mq), mentre all’estero ben tre località superano i 30.000 €/mq: due svizzere — Gstaad (30.700 €/mq) e St. Moritz (30.300 €/mq) — e la francese Courchevel 1850 (30.100 €/mq).
Commentando i dati recentemente diffusi dall’Agenzia delle Entrate relativi al terzo trimestre 2025, Luca Dondi dall’Orologio, Amministratore delegato di Patrigest (Gruppo Gabetti), ha osservato come essi delineino “un mercato residenziale in piena accelerazione, confermando un andamento complessivamente molto positivo. L’incremento dell’8,5% nelle compravendite rispetto allo stesso periodo del 2024 rappresenta un segnale chiaro di consolidamento della domanda e di una ripresa che interessa l’intero territorio nazionale”. Particolarmente significativa è “la performance dei comuni non capoluogo, che con un +9% superano la già rilevante crescita dei capoluoghi (+7,3%). Questa dinamica suggerisce un’evoluzione strutturale delle preferenze abitative, orientate verso contesti più accessibili e coerenti con nuovi modelli di vita e lavoro. A livello macro-territoriale, Nord Ovest e Isole registrano gli incrementi più marcati (+9,5%), a conferma di una tendenza diffusa e trasversale”. Nelle principali piazze urbane, “il quadro risulta eterogeneo: Milano continua a rappresentare un punto di riferimento per vivacità e attrattività, con un incremento dell’11,8% delle transazioni, mentre altri mercati urbani – come Bologna (-1,9%) e Firenze (-4,9%) – hanno registrato una leggera flessione, confermando come le specificità locali continuino a influenzare in modo significativo l’andamento complessivo. A conferma di un trend già rilevato, negli ultimi trimestri, l’usato traina questa fase espansiva (+10%), a fronte di una flessione delle nuove costruzioni (-9,6%)”.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare in Borsa ha vissuto una settimana negativa, facendo peggio dell’indice paneuropeo Stoxx 600 Real Estate (-2,2% su base settimanale).
L’indice FTSE Italia All Share Real Estate italiano mostra un decremento del 2,8%, sottoperformando rispetto all’indice di mercato FTSE MIB che registra un frazionale rialzo dello 0,19%.
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, positive Gabetti (+1,6%) e Risanamento (+1,0%) su base settimanale. Forti vendite invece su Next Re (-7,2%) e IGD (-3,9%). Giù anche Brioschi (-1,8%) e Aedes (-1,7%).