Le Borse europee chiudono in rialzo, Piazza Affari a +0,7% spinta da Diasorin e le banche

Si appiattisce la Borsa di Milano e pesano le vendite sull'energia con Eni che, a Piazza Affari, lascia sul terreno il 2,4%

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 28 Ottobre 2024 08:51Aggiornato: 28 Ottobre 2024 17:53

Questa diretta è stata chiusa alle 18 di lunedì. Qui le notizie in diretta di martedì 29 ottobre.

Piazza Affari conclude la prima seduta della settimana con una ripresa, chiudendo in rialzo dello 0,7% a 35.016 punti. Tra i listini europei, Parigi si distingue come il migliore, con un incremento del 0,9%, mentre Francoforte e Londra registrano rispettivamente +0,44% e +0,54%. In chiusura, lo spread tra BTp e Bund mostra un lieve calo, attestandosi a 120 punti base.

Nel mercato delle materie prime, prosegue il calo del petrolio, che scivola del 5% e si avvicina ai 68 dollari al barile, mentre il prezzo del gas cede tre punti percentuali, scendendo a 42 euro al megawattora.

Sulla piazza milanese, Diasorin mette a segno un significativo +2,55%, seguita da Banco BPM e Banca Popolare di Sondrio, entrambi in crescita del 1,7%. Al contrario, Iveco segna un ribasso del 2,46%, mentre Eni cede quasi due punti percentuali, risentendo del calo del prezzo del greggio.

Borse ore 12: Piazza Affari scende in negativo, si fanno sentire i negativi di Eni, Saipem e Iveco

Nonostante un buon inizio, alle ore 12 Piazza Affari va in negativo a -0,10%, con i cali di Eni e Saipem che iniziano a farsi sentire rispettivamente del
2,45% e dell’1,1%. Male anche Iveco Group, con una diminuzione del 1,92% e un prezzo di 9,842 euro, e Prysmian a -0,76%, con un valore di 67,48 euro. In positivo sempre le banche come Banca Popolare di Sondrio a +0,80% ma anche Hera, Nexi e Italgas.

Exor lascia sul terreno lo 0,9% mentre in Olanda la partecipata Philips (con il 17,51%) crolla ad Amsterdam (-17% circa a 24,6 euro per 23 miliardi di capitalizzazione); la raccolta ordini comparabile nel trimestre è diminuita del 2% a causa della contrazione della domanda in Cina, che ha portato il gruppo olandese a un aggiornamento delle prospettive di crescita delle vendite comparabili dello 0,5-1,5% per l’intero anno 2024.

Borse ore 9: positive le Borse europee, Milano è la migliore grazie ai titoli bancari

Le Borse europee aprono in territorio positivo, reagendo con resilienza all’attacco mirato di Israele contro l’Iran avvenuto nel fine settimana e all’esito delle elezioni in Giappone, con il Nikkei che segna un +1,8%. La settimana promette di essere densa di importanti dati macroeconomici. Milano segna un incremento dello 0,6%, avvicinandosi alla soglia dei 35mila punti. Anche Francoforte (+0,22%) e Madrid (+0,7%) avanzano, mentre Parigi guadagna lo 0,77%, mostrando forza nonostante il recente downgrade dell’outlook a negativo da parte di Moody’s.

Oggi tra i titoli con le migliori performance a Piazza Affari ci sono soprattutto i titoli bancari: le azioni di Banca Popolare di Sondrio crescono del 2,04%, seguite da Banco BPM con un aumento dell’1,81% e Banca Monte dei Paschi di Siena, in rialzo dell’1,78%, con Fitch che ha alzato il rating a BB+ con outlook positivo. Anche Bper Banca si mantiene positiva, registrando un incremento dell’1,44%, così come FinecoBank, che avanza dell’1,33%.

Intesa Sanpaolo e Mediobanca guadagnano rispettivamente l’1,26% e l’1,24%; per quanto riguarda la prima, è stato siglato ad Alessandria sabato un memorandum of understanding tra Cassa Depositi e Prestiti e Alexbank, la controllata egiziana del gruppo, per sostenere gli agricoltori egiziani che si inserisce tra le iniziative promosse dal Governo italiano nell’ambito del Piano Mattei. Per Mediobanca invece c’è attesa per la presentazione del bilancio.  Fuori dal paniere principale si distingue Maire Tecnimont, gruppo societario italiano attivo nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico, che ha confermato la guidance 2024 presentando ottimi dati e portando il titolo a registrare un +3,4%.

Tra i cali, Eni registra il maggiore ribasso con una flessione dell’1,73%, portando il valore delle sue azioni a 14,178 euro, annunciando che prevede di raccogliere 2,5 miliardi di euro di proventi netti da ulteriori cessioni che saranno completate il prossimo anno. Anche Prysmian apre in calo, con una perdita dello 0,50% e un valore di 67,66 euro per azione. Male anche Saipem a -0,59%.

Tutte le trimestrali in arrivo questa settimana

Questa settimana si preannuncia straordinaria anche per il settore microeconomico, con oltre mille società negli Stati Uniti pronte a presentare i loro risultati finanziari. Tra queste spiccano nomi illustri come Apple, Microsoft, Google, Amazon e Meta, che fanno parte del gruppo delle “magnifiche 7”. La scorsa settimana, Tesla ha battuto le attese, mentre Nvidia presenterà i suoi risultati il 20 novembre.

Nella scorsa settimana, la performance aggregata delle “magnifiche 7” ha registrato un incremento del 3,5%. Queste big tech stanno dominando il mercato e hanno spinto l’indice S&P 500 a raggiungere nuovi massimi storici. Attualmente, Apple guida la classifica delle capitalizzazioni di mercato con 3.521 miliardi di dollari, seguita da Nvidia con 3.471 miliardi e Microsoft a 3.181 miliardi. Google, Amazon e Meta seguono con 2.043 miliardi, 1.971 miliardi e 1.439 miliardi rispettivamente.

Grazie a un balzo del 22% nell’ultima settimana, Tesla ha superato nuovamente la soglia degli 800 miliardi di capitalizzazione, toccando i 864 miliardi. In totale, il valore di mercato di queste sette aziende ammonta a 16.500 miliardi di dollari, un valore superiore al Pil dell’area euro e venti volte quello delle società quotate a Piazza Affari.

Cala petrolio e oro dopo l’attacco di Israele all’Iran

Dopo la pausa della scorsa settimana, i principali indici di mercato mostrano segnali di ripresa, sostenuti dalla risposta moderata di Israele all’attacco missilistico dell’Iran, che fa sperare in assenza di un’escalation di violenze in Medio Oriente. Israele ha evitato di colpire i pozzi petroliferi, contribuendo a un forte ribasso del prezzo del petrolio (il Brent cede il 4,12% a 72,92 dollari al barile e il Wti a 68,66 dollari (-4,35%), mentre anche l’oro segna un rallentamento (2.751,40 dollari/l’oncia, pari a -0,09%).

A livello geopolitico, gli investitori sono particolarmente attenti alla serie di dati macroeconomici in arrivo nei prossimi giorni. Mercoledì saranno pubblicati i dati preliminari sul Pil dell’Eurozona e degli Stati Uniti. Giovedì, si attende l’annuncio sull’inflazione sia per l’eurozona che per l’America, oltre alla decisione della Banca del Giappone riguardo ai tassi di interesse. Infine, venerdì verranno resi noti i dati sul mercato del lavoro statunitense, con un’attenzione massima alle elezioni presidenziali del 5 novembre.

Spread a 121 punti

Lo spread tra BTp e Bund si mantiene stabile all’apertura, confermandosi a 121 punti base, in linea con la chiusura di venerdì, nonostante l’aumento generale dei rendimenti. Il rendimento del BTp decennale benchmark segna invece un rialzo, passando dal 3,50% del closing di venerdì al 3,55% all’avvio di seduta.

Borse europee attese in rialzo, in arrivo questa settimana le trimestrali delle big tech

Borse europee che si preparano ad aprire con il segno più, sostenute dall’entusiasmo sui mercati asiatici, con il Nikkei in forte rialzo dopo le elezioni politiche giapponesi, in cui il partito liberal-democratico al governo ha perso la maggioranza parlamentare per la prima volta dal 2009. Degna di nota è anche la promozione dell’Italia da parte di Dbrs Morningstar, che ha seguito Fitch nel migliorare l’outlook del Paese, passando da stabile a positivo. Una settimana che si preannuncia ricca di dati macroeconomici, visto che negli Usa questa settimana presenteranno le loro trimestrali aziende big come Apple, Microsoft, Google, Amazon e Meta, aziende che da sole valgono 20 volte Piazza Affari.

Per quanto riguarda Piazza Affari, attenzione oggi a Mps, con Fitch che ha alzato il rating di Monte dei Paschi a BB+ con outlook positivo, ma anche a Stellantis con il lancio della nuova Lancia Gamma che sarà prodotta nello stabilimento di Melfi a partire dal 2026 ed Eni che prevede di raccogliere 2,5 miliardi di euro di proventi netti da ulteriori cessioni che saranno completate il prossimo anno. Lo ha detto il Chief Transition & Financial Officer, Francesco Gattei.