Bitcoin vola su nuovo record oltre 70.000 dollari: quanto può durare il rally

La cryptovaluta ha toccato un picco di 70.170 dollari su alcune piattaforme di scambio dopo i dati sull'occupazione USA ma il momento è positivo per la cryptovaluta che potrebbe riservare altre sorprese positive ne 2024

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Redazione

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Pubblicato: 9 Marzo 2024 11:58

E’ di nuovo record storico per i Bitcoin che, nell’ultima seduta della settimana, ha sfondato anche il tetto dei 70mila dollari. Un livello mai raggiunto prima d’ora dalla cryptovaluta, che sembra destinata a non voler fermare io rally avviato negli ultimi mesi del 2023. Una performamce che poggia su una serie di fattori e che è destinata a proseguire portando ancora un alto il valore di  questo asset.

Le quotazioni del Bitcoin

In una giornata caratterizzata da una forte volatilità, il Bitcoin ha raggiunto, venerdì 8 marzo un picco di 70.170 dollari, per poi immediatamente ripiegare sotto tale livello e concludere sui 69mila, archiviando comunque un rialzo del 10% sulla settmana. Oggi la crypto scambia a 68.284 dollari, in leggero ribasso rispetto alla scorsa mezzanotte. La capitalizzazione di mercato ha raggiunto 1.342 miliardi di dollari.

Gli ETF e l’Halving

Fra i fattori che stanno spingendo il Bitcoin c’è il lancio di alcune serie di ETF su questo strumento finanziario, a lungo meditata dalla SEC, la Consob americana, che alla fine ha messo da parte tutte le sue perplessità e, forte della nuova regolamentazione del settore, ha dato il suo assenso. L’ETF sicuramente rende l’investimento in Bitcoin alla portata di tutti, non solo gli istituzionali, e quindi contribuisce ad alimentare la domanda.

L’atro elemento che ha innescato la corsa del Bitcoin è l’halving , un evento che si verifica ogni quattro anni, quando il valore della ricompensa pagata ai minatori pe ogni blocco si dimezza. Il primo halving è avvenuto nel 2012 (il lancio del Bitcoin risale al 2009) e l’ultimo sarà nel 2140, quando la quantità di Bitcoin raggiungerà quota 21 milioni e non ne verranno più prodotti.  Il prossimo halving è previsto per l’ultima settimana di aprile e, come accaduto sempre in queste occasioni, il mercato ha anticipato l’evento facendo salire il valore della cryptovaluta.

L’impennata di venerdì 8 marzo

In realtà, l’impennata di ieri è da attribuire ai dati sul mercato del lavoro USA, che ha saputo creare 275mila posti superando le attese,  ed all’audizione in settimana del Presidente della Fed Jerome Powell davanti al Congresso, che ha alimentato l’attesa di un possibile taglio dei tassi di interesse a giugno. La riduzione del costo del denaro infatti metterebbe sotto pressione il dollaro ed i rendimenti dei Treasury USA, avvantaggiando il Bitcoin in qualità di investimento alternativo.

Cosa ne pensano gli analisti

“La criptovaluta ha superato il suo status di nicchia, registrando un aumento fondamentale della domanda all’interno di un quadro normativo chiaro”, spiega Eric Demuth, co-founder e CEO di Bitpanda, aggiungendo “l’imminente Halving del Bitcoin, previsto per aprile, dovrebbe far salire ulteriormente la sua quotazione, in linea con i dati storici che indicano un supporto a lungo termine dei prezzi dopo i precedenti eventi di dimezzamento. In sintesi, osserviamo numerosi indicatori positivi per il 2024 che daranno una spinta al mercato delle criptovalute”.

Per spiegare se lìattuale rally può proseguire, Massimo Siano, Managing Director e Responsabile per il Sud Europa di 21Shares, fa riferimento ad un indicatore “on-chain” fondamentale, ovvero lo score MVRV Z. “Questo parametro – spiega l’esperto – fornisce informazioni sul posizionamento di mercato del Bitcoin, confrontando il suo valore di mercato attuale rispetto al suo valore realizzato (ottenuto attraverso il prezzo medio di tutti gli acquisti di BTC, tenendo conto del prezzo a cui ciascun Bitcoin è stato spostato l’ultima volta sulla blockchain e non del prezzo di mercato attuale). Storicamente, un “punteggio Z” elevato suggerisce una potenziale sopravvalutazione, mentre un punteggio basso suggerisce una sottovalutazione. Attualmente, lo MVRV Z si trova in un intervallo relativamente più basso rispetto ai livelli raggiunti da a marzo e a novembre del 2021, ciò implica che il Bitcoin è ancora visto come “un buon affare” dai player mercato”. “L’MVRV Z è comunque solo uno dei tanti strumenti a nostra disposizione – avverte Siano – e dovrebbe essere sempre confrontato con altri indicatori per prendere decisioni informate e ponderate. Infatti, con il 99,9% dell’attuale offerta circolante in positivo, potremmo potenzialmente aspettarci che il Bitcoin subisca delle vendite nel breve termine da parte di quegli investitori che vogliono garantirsi i profitti conseguiti. Tuttavia, noi di 21Shares riteniamo che a queste seguirà una continuazione del rally, in vista del tanto atteso halving, che avrà luogo il prossimo 18 aprile”.