Evasione, categorie e Regioni con più debiti verso il Fisco: partite Iva solo 1 su 8

Secondo lo studio della Cgia di Mestre sull'evasione fiscale, soltanto un debitore su otto è una partita Iva: al Centrosud il 58% di somme sottratte all'Erario

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 23 Febbraio 2025 08:00

Tra gli oltre 22 milioni di italiani con debiti con lo Stato, soltanto uno su otto è una partita Iva. È quanto emerge dall’elaborazione del Centro studi della Cgia di Mestre sui dati dell’evasione fiscale forniti dall’Agenzia delle Entrate.

Nell’analisi, gli esperti dell’associazione delle pmi sostengono che contrariamente al sentire comune, i lavoratori autonomi non sono la categoria di lavoratori con più evasori, ma anzi rappresentano la quota di contribuenti con meno problemi con il Fisco.

L’evasione fiscale

La Cgia di Mestre ha pubblicato uno studio sull’evasione fiscale in Italia sulla base dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, secondo cui, negli ultimi 20 anni, l’ammontare di tasse, contributi, imposte, bollette, multe non riscosse dal Fisco o da altri enti è pari a 1.274,5 miliardi di euro.

Di questo magazzino fiscale, soltanto il 7,9% rappresenta i debiti che possono essere recuperati, poco più di 100 miliardi, escludendo persone decedute, delle aziende non più in attività, dei nullatenenti e dei contribuenti già sottoposti ad azione cautelare/esecutiva.

Si tratta di 175 milioni di cartelle nella pancia dell’Erario, con un numero complessivo di crediti per 291 milioni. Come spiegato dagli analisti del Centro studi, inoltre, “gli avvisi di addebito e di accertamento esecutivo sono mediamente di importo molto contenuto: il 76 per cento dei singoli crediti, infatti, sono di importo inferiore a 1.000 euro e cubano complessivamente 59 miliardi di euro”.

Un’evasione fiscale che appare insormontabile, nonostante la rivendicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione sul “record assoluto” di debiti recuperati dal Fisco nel 2024: 26,3 miliardi di euro, con un incremento del 6,5% rispetto al 2023, a cui vanno sommati 7,1 miliardi riscossi per conto di altri Enti, per un totale di 2 miliardi in più in confronto all’anno precedente.

La quota di partite Iva

Nel nostro Paese, i contribuenti con debiti nei confronti dell’Erario sono circa 22,8 milioni, tra 3,6 milioni di persone giuridiche, come società di capitali, enti commerciali, cooperative ecc., e 19,2 milioni di persone fisiche.

Quest’ultima categoria è suddivisa in due sottoinsiemi: 16,3 milioni sono i lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di altre forme di reddito (da beni mobili, immobili, ecc.), mentre 2,9 milioni sono gli artigiani, commercianti o liberi professionisti, pari al 12,7% del totale.

Una quota che, come sottolineato dagli esperti della Cgia conferma “quanto sostenuto costantemente dagli Artigiani di Mestre: solo un debitore col fisco su otto è una partita Iva”.

Le Regioni con più evasione

L’elaborazione dell’associazione analizza anche al livello geografico le Regioni dove risiede il numero maggiore di debiti nei confronti del Fisco.

In valore assoluto, buona parte dell’evasione fiscale si trova nel Centrosud, con il 58% del totale dei 1.274 miliardi di evasione, pari a 739,3 miliardi di euro.

A guidare la classifica è però una regione del Nord, la Lombardia, con 259.350 milioni di euro, seguita dal Lazio con 226.720 milioni.

Se si considera il dato pro-capite, la regione della Capitale è in testa con 39.673 euro di debiti, con la Lombardia al terzo posto (25.904 euro) e la Campania seconda (27.264). Di seguito la classifica completa:

  1. Lazio – 39.673
  2. Campania – 27.264
  3. Lombardia – 25.904
  4. Molise – 20.469
  5. Marche – 20.078
  6. Emilia-Romagna – 19.742
  7. Calabria – 19.564
  8. Abruzzo – 19.542
  9. Liguria – 18.494
  10. Sicilia – 18.312
  11. Toscana – 17.814
  12. Puglia – 17.462
  13. Piemonte – 15.709
  14. Umbria – 15.415
  15. Veneto – 14.600
  16. Sardegna – 14.257
  17. Basilicata – 13.240
  18. Valle d’Aosta – 12.533
  19. Friuli-Venezia Giulia – 11.125
  20. Trentino Alto Adige – 6.964

Lo studio della Cgia si sofferma, infine, sulla valutazione di strumenti ideati come incentivi per i contribuenti nella lotta all’evasione, come il cashback e la lotteria degli scontrini, entrambi bollati dall’associazione come “flop“.