È un’estate di grandi incognite dal punto di vista economico e finanziario quella del governo di Giorgia Meloni. Mentre la premier e i ministri si godono qualche giorno di vacanza a cavallo di Ferragosto – con un occhio alle ultime misure approvate in Parlamento (tra cui il tanto discusso decreto carceri) e l’altro rivolto a Parigi per i Giochi olimpici – inizia ad esserci grande curiosità in merito ai prossimi provvedimenti in materia che l’esecutivo dovrà approvare tra l’autunno e l’inverno.
Dalle parti del Mef corre un sentimento di disagio misto a preoccupazione per la mancanza di fondi di cui ha parlato di recente il ministro Giancarlo Giorgetti, conscio del fatto che le sanzioni per l’Italia relative al Patto di stabilità e gli effetti postumi di alcuni provvedimenti molto onerosi come il Superbonus edilizio renderanno la vita molto complicata alla maggioranza di centrodestra. Eppure, proprio in queste ore, è stato il viceministro Maurizio Leo ad aprire un nuovo fronte che riguarda l’Irpef per famiglie e imprese.
Nuovi sgravi Irpef, le parole del viceministro Leo e il rapporto del governo con i contribuenti
“In questi primi due anni alla guida del Paese abbiamo fatto il massimo con quello che avevamo a disposizione, senza avventurarci in pericolosi salti nel buio. Adesso dobbiamo trovare le risorse per gli sgravi dell’Irpef sul ceto medio, la fascia della popolazione che si sta impoverendo di più in rapporto ai salari e al costo medio della vita”. Con queste parole il viceministro dell’Economia Maurizio Leo è tornato ad annunciare un nuovo tentativo del governo di andare incontro a cittadini e aziende, preoccupati per le difficoltà che si prospettano per gli ultimi mesi dell’anno.
“Pagare meno, pagare tutti”. È questa la filosofia ribadita dall’esponente di Fratelli d’Italia, che in conferenza stampa ha ricordato ai cronisti i tredici decreti attuativi della delega fiscale – “più di uno al mese” – per scrivere una riforma del Fisco che rappresenti un buon compromesso tra la cura dei conti pubblici dello Stato e le sacrosante esigenze dei contribuenti”.
Il governo riuscirà a implementare gli sgravi dell’Irpef? Le previsioni del viceministro Maurizio Leo e le difficoltà dell’esecutivo
“Vedremo che spazio ci sarà per proseguire con la riduzione delle aliquote Irpef. Nel primo intervento ci siamo concentrati sulle fasce medio basse, puntando ad alleggerire il carico fiscale per chi tribola a mettere insieme stipendi dignitosi e non può permettersi spese extra durante l’anno. Ora però è il momento di fare un passo in più” ha spiegato Leo, confermando che “molto dipenderà dal successo del concordato preventivo biennale, che garantisce allo Stato un gettito immediato e permette ad aziende e lavoratori autonomi di sapere in anticipo quante tasse dovranno pagare nell’arco dei 24 mesi”.
Un percorso a ostacoli, dunque, verso una riduzione della tassazione anche per chi – ha proseguito Leo – “oggi guadagna tra i 35mila e i 50mila euro l’anno e si ritrova costretto a versarne oltre il 50% tra imposte e tributi. Una situazione insostenibile, su cui contiamo di intervenire sia con la riforma fiscale, sia con la Manovra di fine anno”.