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La Borsa del 30 dicembre, Milano chiude sulla parità in una giornata sofferente per i mercati
Avvio in calo per le Borse europee in quella che per alcuni listini, Piazza Affari compresa, è l'ultima seduta dell'anno
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Europa soffre ma Milano chiude in parità
Le borse europee chiudono in territorio negativo nell'ultima seduta di scambi del 2024, caratterizzata da bassi volumi e un clima festivo. Nonostante le difficoltà, Piazza Affari riesce a recuperare terreno nel finale, terminando leggermente positiva con un +0,07%. Tra le altre principali piazze, Francoforte perde lo 0,38%, Londra lo 0,28%, e Parigi segna il calo più marcato con un -0,57%. Madrid, invece, chiude marginalmente positiva a +0,05%. Anche Wall Street segue lo stesso copione: il Dow Jones cede l’1%, avviandosi a registrare il peggior mese da aprile.
A Milano, le banche sono protagoniste della giornata, con Mps in testa (+2,32%), seguita da Bper (+1,42%) e Hera (+1,18%). Bene anche il settore utility, dove A2a guadagna lo 0,85% grazie al completamento dell’acquisizione degli asset di distribuzione elettrica di Enel nelle province di Milano e Brescia. Per Enel (+0,57%), il closing dell’operazione porta un impatto positivo sull’indebitamento finanziario netto di circa 1,2 miliardi di euro. In ribasso, invece, StMicroelectronics (-1,6%) e Interpump (-1,16%).
Fuori dal FTSE MIB, Poste Italiane cede lo 0,18% dopo indiscrezioni che confermano lo slittamento della privatizzazione del 14% del capitale societario, inizialmente prevista per il secondo semestre 2024, al prossimo aprile.
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Piazza Affari risale
Piazza Affari accelera dopo oltre due ore di scambi nell'ultima seduta dell'anno. L'indice Ftse Mib segna un guadagno dello 0,3%, raggiungendo i 34.263 punti, mentre lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi si restringe a 113,5 punti. Il rendimento del Btp decennale italiano scende di 1,4 punti, portandosi al 3,52%, mentre quello del Bund tedesco registra un calo di 0,3 punti, fissandosi al 2,39%.
Gli acquisti si concentrano su Mps, che guadagna l'1,92% dopo aver reintegrato il consiglio di amministrazione con cinque nuovi membri, in seguito alle dimissioni dei cinque consiglieri nominati dal Tesoro, la cui quota si è ridotta all'11%. Pochi i segni meno, limitati a Interpump (-0,79%), Prysmian (-0,68%), Buzzi (-0,61%), Azimut (-0,42%) e Saipem (-0,36%).
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Come sono andate le Borse nel 2024
Le Borse europee aprono quindi in calo nell’ultima seduta dell’anno per molti listini, inclusa Piazza Affari, mentre domani rimarranno chiuse anche Francoforte e Zurigo, con gli altri mercati operativi a regime ridotto. Nonostante la debolezza odierna, il 2024 si avvia a chiudersi in netto rialzo per gran parte delle piazze continentali: Milano segna un +12,6%, mentre Francoforte si conferma la migliore con un +19%. Parigi, invece, si distingue in negativo, con un calo di circa il 2,5%, che la porta verso il peggior anno dalla crisi dell’Eurozona del 2010-2011.
Con pochi dati macroeconomici di rilievo e volumi di scambio ridotti per via delle festività, gli investitori si concentrano già sul 2025, prestando attenzione alle politiche delle banche centrali e alla nuova amministrazione americana. Nel frattempo, il contesto geopolitico rimane teso: la guerra del gas russo torna al centro della scena con Gazprom che dal primo gennaio azzererà le forniture alla Moldavia e l’Ucraina che potrebbe bloccare il transito verso l’Europa. A seguito di queste dinamiche, i prezzi del gas scambiati ad Amsterdam registrano una lieve flessione dello 0,5%, attestandosi a 47,45 euro per megawattora.
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I titoli in rialzo e ribasso di oggi
Tra i titoli in evidenza sul listino principale, Banca Monte dei Paschi di Siena segna un aumento dello 0,36%, con il valore delle azioni a 6,676 euro. Segue Hera, in crescita dello 0,35% a 3,404 euro, mentre A2a registra un progresso più contenuto dello 0,14%, raggiungendo 2,13 euro. Chiude la lista Enel, che avanza dello 0,03%, attestandosi a 6,849 euro.
Tra i titoli in calo, Prysmian guida i ribassi con una flessione dell'1,09%, portando il valore delle azioni a 61,44 euro. Ferrari segue con una perdita dell'1,06% a 410,40 euro, mentre Interpump Group registra un calo dell'1,02%, scendendo a 42,72 euro. Leonardo apre in ribasso dell'1,00%, attestandosi a 25,64 euro, mentre Buzzi limita le perdite allo 0,89%, con le azioni a 35,62 euro.
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Spread a 114 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre la seduta in lieve calo, attestandosi a 114 punti base, in flessione rispetto ai 115 punti registrati alla chiusura di venerdì. Nonostante il restringimento del differenziale, il rendimento del BTp decennale benchmark segna un leggero rialzo, posizionandosi al 3,54%, rispetto al 3,53% della chiusura precedente.
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Milano apre in rosso
Le principali piazze europee aprono l’ultima seduta del 2024 sotto il segno dell’incertezza. A Francoforte, il Dax registra un calo dello 0,46%, mentre Parigi segue con il Cac 40 in ribasso dello 0,41%. Anche Londra avvia la giornata in territorio negativo, con il Ftse 100 che perde lo 0,38%. Milano, infine, mostra una flessione più contenuta, con il Ftse Mib in calo dello 0,29%.
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Attenzione a questi titoli
A Piazza Affari l’attenzione si concentra su diverse notizie rilevanti. Il Ministro della Difesa austriaco Klaudia Tanner ha scelto i jet Leonardo M-346FA come successori dei Saab J105Ö, ritirati nel 2020. L’Austria prevede di acquisire dodici velivoli in collaborazione con l’Italia, nell’ambito di un accordo tra i due governi.
Eni ha annunciato l’avvio della Fase 2 del progetto Baleine in Costa d’Avorio, che porterà l’output offshore a 60.000 barili di olio giornalieri e due milioni di metri cubi di gas associato.
Goldman Sachs ha poi aumentato la sua presenza in Unicredit, con una partecipazione del 5,78% del capitale, principalmente tramite strumenti derivati, secondo le ultime comunicazioni Consob.
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Si aspetta una Borsa europea in ribasso
I futures sull’Eurostoxx 600 segnalano un ribasso dello 0,35% alle 8:20 di lunedì 30 dicembre, nell’ultima seduta di borsa del 2024 e all’inizio della settimana che traghetta verso il nuovo anno. In Asia, i mercati hanno mostrato un andamento volatile, influenzati dalle preoccupazioni per il debito statunitense nuovamente vicino al limite e dall’attesa per l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.